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  1. #11
    Carpe Diem
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    Citazione Originariamente Scritto da nordista Visualizza Messaggio
    La piu' grande cazzatache abbia mai letto. Nel Maine, dove i bianchi sono oltre il 90% e i neri meno del 3%, Obama ha avuto i 2/3 dei voti, mentre in Georgia, Luisiana o Mississipi, dove i neri sono oltre l doppio della media nazionale, McCain ha avuto la maggioranza.

    -N-




    forse sarà successo quello che tu scrivi nel MAine ,
    forse in una contea fatta solo o quasi d bianchi la stragrande magg avrà votato x obama
    forse in un quartiere che conosci solo tu, tutti i bianchi avranno votato solo ed esclusivamente x obama

    mahhh......sarà , cmq , io preferisco i dati nazionali , che dicono 2 cose:

    il 95% degli afro-americani hanno votato x obama
    ( lo hanno votato a voto bulgaro x il colore della pelle
    e t sfido a dimostrare il contrario)

    il 92% dei voti d McCaine era di gente bianca
    in pratica , il partito repubblicano è il partito dei bianchi
    (e t sfido a negarlo)

  2. #12
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    Basta torture. Bravo Obama, ma come la mettiamo con l’Iran?

    L’America non tortura“, ha dichiarato ieri Obama rinfrancando chi ha sempre visto nell’America un baluardo di civiltà, saldamente ancorato ai valori della democrazia e della Costituzione. Quell’America è tornata. Bravo Obama, ma McCain, se avesse vinto, avrebbe fatto altrettanto. Entrambi sono convinti che la guerra al terrorismo non possa essere condotta violando i principi che l’America ha sempre proclamato di rispettare, proponendosi pertanto come un modello virtuoso per gli altri Paesi. La stragrande maggioranza dei detenuti di Guantanamo è risultata innocente, ma per molti mesi ha vissuto in condizioni orribili, da lager sovietico, senza assistenza legale, per molto tempo senza nemmeno il monitoraggio della Croce Rossa. Segregati, senza colpa. E nelle prigioni segrete della Cia è successo di tutto: sevizie orribili, alcuni prigionieri sono spariti nel nulla. Ma quanti di loro erano terroristi? Pochi.
    Obama (e McCain) sono convinti che la guerra ad Al Qaida debba essere risoluta ed energica, ma senza ricorrere a metodi tipici di una dittatura e non di una grande democrazia. La chiusura di Guantanamo e delle prigioni Cia ha anche una valenza politica, perché rafforza e precisa il messaggio di apertura al mondo arabo e all’Iran, con cui la Casa Bianca è pronta ad avviare “negoziati diretti senza precondizioni“, come spiego in questo articolo, mentre si rafforzano i segnali di un raffreddamento dei rapporti con Israele (anticipati su questo blog il 14 gennaio). Ieri ho parlato con alcuni esperti di Washington e, off the record, una fonte qualificata del governo americano mi ha fatto notare che Obama nel suo discorso di insediamento non ha citato Israele. E chi è il primo leader straniero con cui Barack ha parlato? Il palestinese Abu Mazen.
    Basta torture ed è un bene; ma anche meno Israele e più Iran, rapporti ancora più stretti con le potenze del Golfo persico e dunque mano tesa all’Islam fondamentalista sia sunnita che sciita. Scelta strategica lungimirante o clamoroso errore che contraddice i valori degli Usa, premiando regimi come l’Iran e l’Arabia Saudita che calpestano i diritti umani?
    http://blog.ilgiornale.it/foa/2009/0...amo-con-liran/

  3. #13
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    Medio Oriente, principe saudita: a rischio rapporti con Usa
    venerdì, 23 gennaio 2009 8.08


    LONDRA (Reuters) - Un membro della famiglia reale dell'Arabia Saudita ha detto oggi che il processo di pace in Medio Oriente e i rapporti tra gli Stati Uniti e il paese arabo potrebbero essere a rischio se Washington non cambia la sua linea sul conflitto israelo-palestinese.
    Israele ha quasi "ucciso la prospettiva di pace" con la sua offensiva a Gaza, ha scritto il principe Turki al-Faisal in un articolo pubblicato sul sito web del Financial Times.
    "A meno che la nuova amministrazione Usa non faccia dei passi decisivi per impedire ulteriori sofferenze ai palestinesi, il processo di pace, le relazioni tra Usa e Arabia Saudita e la stabilità della regione sono a rischio", ha scritto Turki, ex capo di intelligence saudita ed ex ambasciatore negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
    http://www.borsaitaliana.reuters.it/...DI-MIDEAST.XML

 

 
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