La Storia gli darà ragione.
ma Arkan chi, l'ex capo ultrà della Stella Rossa? e su che basi lo si dovrebbe considerare un eroe della cristianità? lo chiedo senza malizia....
Uhm, ho molte riserve su quest'uomo...
Come dice UgoDePayens nel teatro balcanico molto sangue è stato versato, molti crimini sono stati compiuti...
"Eroe della Cristianità"? Lascio a Dio il giudizio finale su tutti gli uomini, ma in vita per essere eroi cristiani bisogna comportarsi come -ad esempio- Madre Teresa di Calcutta, o ancora compiere battaglie, ma politiche, come Correa de Oliveira...
Questa è la mia opinione, eh, ma se Giò potesse approfondire le vicende legate al personaggio in questione sarebbe meglio, per poter esprimere giudizi più ragionati.
Al di là del discorso su Arkan, sinceramente mi spaventa che su un forum di destra si venga ad escludere l'opzione guerriera come tratto di nobiltà in senso cristiano.
Il Miles Christi è tale anche - e forse soprattutto - se usa la 'spada'.
Andando nello specifico su Arkan, bisognerebbe rendersi conto che sul Kosovo e la Serbia vi sono state non poche mistificazioni sui presunti crimini serbi.
Ad esempio, nessuno sa che in Kosovo la NATO ha favorito una vera e propria pulizia etnica....anti-serba.
Vi sono numerosissime testimonianze di chiese e monasteri cristiano-ortodossi distrutti dai terroristi dell'UCK, che si autofinanziano con il narcotraffico, così come di eccidi spietati compiuti contro la popolazione serba.
Non parliamo poi della Bosnia, in cui le milizie paramilitari serbe hanno combattuto una vera e propria guerra contro le organizzazioni terroriste islamiche fondamentaliste finanziate dall'Arabia Saudita e dall'Iran per proteggere le enclavi serbe.
E fra i capi di queste milizie vi fu proprio Arkan, assieme a Radovan Karadzic e Ratko Mladic.
La verità su Srebrenica è ancora lungi da emergere completamente.
SOLIDARIETÀ alle enclave SERBE del KOSOVO
A distanza di nove anni dall’intervento umanitario dell’Onu, il cui fine era la pacificazione dell’antica terra serba di Kossovo e Metohija garantendo un’esistenza pacifica per la popolazione serba e l’autonomia politica per la minoranza albanese, i fatti si sono evoluti diversamente.
I guerriglieri dell’UCK - signori della guerra - si sono lasciati dietro una pesante fardello: antichi monasteri e chiese rase al suolo, cimiteri distrutti e profanati, villaggi bruciati, donne violate e bambini assassinati. A tale genocidio è seguito un esodo della popolazione serba, sfollata e costretta a sopravvivere, aspettando una giustizia che è sempre più un miraggio.
Siamo testimoni impotenti dinanzi a una pulizia etnica avallata dalla comunità internazionale tramite un silenzio complice. La popolazione serba rimasta in Kossovo testimonia la volontà di non arrendersi dopo un millennio di partecipazione alla storia e alla cultura dell'Europa, vivendo in situazione di costante pericolo e in condizioni di precarietà.
Donne e bambini costretti in villaggi come fossero in oasi protette, circondati da popolazioni ostili e sotto il rischio costante di aggressioni, che risulterebbero fatali, a cui si oppone di fatto spesso solo qualche sparuto presidio dell’Onu.
Solidarité Kosovo è un’organizzazione non governativa nata in Francia, che si prodiga al loro sostegno, raccogliendo fondi e materiale che porta direttamente in loco organizzando apposite missioni umanitarie (l’attività svolta è visibile al sito www.solidarite-kosovo.com).
L’associazione ha recentemente dato vita alla sua filiale italiana che promuove una campagna di raccolta in previsione della prossima missione umanitaria nel dicembre 2008.
L’obbiettivo è raccogliere giocattoli e vestiario per i bambini (0 -15 anni) e incentivare i versamenti in denaro da effettuarsi direttamente sul conto indicato nel sito stesso (alla pagina ‘aider’ ). Un dono, un piccolo atto di solidarietà, che può infondere grande gioia nei bimbi che lo ricevono, facendoli sentire meno soli, ma anche un incoraggiamento ai genitori a farli crescere nelle terre dei loro avi, secondo le proprie usanze.
Aiutarli non è solo un dovere morale o un obbligo verso il sofferente, ma un pegno per future generazioni europee, per dire che ancora ci siamo e ci saremo, nonostante i soprusi, a prescindere dalla violenza.
Aiutaci ad aiutarli!
e-mail solidaritekosovoitalia@yahoo.com
fonte: http://radovanlibero.splinder.com/
Giò,però non hai ancora risposto nello specifico in che modo tu consideri Arkan come eroe della cristianità
E chi ha negato la possibilità del miles Christi armato e difensore della Fede fino allo stremo?
No, anzi! C'è una lunga schiera di Santi guerrieri (da San Giorgio a San Giacomo matamoros, da Santa Giovanna d'Arco a San Luigi IX, e così via), e ci sono una serie di ordini militari di cavalieri-monaci, a cominciare dai Templari.
Ma nessuno di costoro, mi pare, si è mai sentito autorizzato a prendersela con civili inermi e con intere comunità.
Affrontare in battaglia un nemico armato è onorevole e, a determinate condizioni, giusto e sacrosanto. Combattere una guerra civile che si tinge delle tinte fosche dello scontro ETNICO e del genocidio, invece, non ha nulla di onorevole e senz'altro nulla di giusto o Santo.