Fantaelezioni politiche 1994 2°Parte
Cosa avresti votato nel 1994?
Rifondazione Comunista/SinistraVerdeAutonomista - Paolo Ferrero
"Italia Progressista"/Democratici Repubblicani Radicali Liberali - Silvio Berlusconi
Italia Futura - Gianfranco Fini
Nuovo Centro/Democratici e Cristiani - Mino Martinazzoli
Mani Pulite - Leoluca Orlando
Partito dell'Amore e dei Pensionati - Moana Pozzi
Fronte Nazionale/Ordine Sociale - Pino Rauti
Lega Nazionale del Nord - Mario Borghezio
Fantaelezioni politiche 1994 2°Parte
Cosa avresti votato nel 1994?
Le elezioni politiche del 1992, sanciscono la definitiva rottura del Paese in due fronti che divisero la società a metà. Da un lato lo sconvolgente ed inaspettato risultato di Rifondazione Comunista/SinistraVerdeAutonomista di Paolo Ferrero che in alleanza con il Psd'az, la Vallée d'Aoste Autonomie Progrès Fédéralisme, i Verdi e altri movimenti della sinistra, federalisti ed autonomisti, prese il 24,24%. Ed anche in Parlamento, la pattuglia di parlamentari della Südtiroler Volkspartei di Luis Durnwalder, si aggiunsero alla coalizione ella Sva.
Dall'altro lato, per contrastare il pericolo di un "governo dei comunisti e delle sinistre di alternativa" il Partito Democratico di Silvio Berlusconi, (frutto di un alleanza tra Psi, Psdi e ex Pci) il Partito Repubblicano Italiano e il Partito Radicale si allearono il Parlamento e votarono la fiducia al Governo Berlusconi, sostenuto anche dall'appoggio esterno della Destra Nazionale di Gianfranco Fini e della Nuova Democrazia Cristiana di Giulio Andreotti.
Con il primo governo Berlusconi, parallelamente inizio anche un indagine giudiziaria condotta a livello nazionale. Dalle indagini emerse una sconvolgente diffusione della corruzione, della concussione e del finanziamento illecito ai partiti ai livelli più alti del mondo politico e finanziario italiano. Furono coinvolti ministri, deputati, senatori, imprenditori e pefino il presidente del consiglio in carica Silvio Berlusconi.
A seguito di svariati tentativi falliti del Governo verso una riforma della Giustizia che potesse bloccare l'operato della Magistratura, la Destra Nazionale ritirò l'appoggio esterno al Governo Berlusconi, e il Presidente della Repubblica, il socialista Francesco De Martino nel 1993 nominò un governo tecnico guidato dal politologo Giovanni Sartori fino alle elezioni politiche del 28 marzo 1994.
Durante il 2° Congresso della Lega Nord, svolto a Bologna e concluso il 6 febbraio del 1994, viene consumata una pesante scissione che divide il Partito in 3 Aree politiche e culturali. L'area della sinistra federalista guidata da Rosi Mauro (leader del Sindacato Padano ed ex sindacalista della UIL Metalmeccanici) che abbandona il Partito per aderire alla Sinistra Verde Autonomista. L'area della destra estrema e xenofoba, guidata da Mario Borghezio che fonda un nuovo partito la "Lega Nazionale del Nord". L'area maggioritaria è quella Riformista, guidata da Roberto Maroni che traghetta la ormai esanime Lega Nord nella coalizione "Italia Progressista", giornalisticamente detta anche "la coalizione delle mani sporche" un alleanza di Partiti che sostiene l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi, costruita in funzione anticomunista e antimagistratura composta dal Pri, dal Pd, dal Pli e dal Pr.
Mani Pulite
ORDINE SOCIALE con RAUTI, sperando in un'alleanza con Borghezio.
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
Moana.
Avrei fatto la campagna per Rauti, attaccato i manifesti e tutto, come veramente facevo nel '94, ma nelle urne si vota col cuore.
Dopo la svolta dell'Msi nell'ultimo congresso di Rimini del Marzo 1992, che vide gianfranco Fini costruire una nuova destra dal profilo conservatore europeo e liberale, la nuova formazione politica denominata "Destra Nazionale" conquistò il 15,15% dei consensi nelle elezioni politiche dello stesso anno.
L'appoggio esterno della Destra Nazionale in chiave anticomunista al 1°governo Berlusconi alla coalizione "Italia Progressista" causò la fuoriuscita dal partito dell'area della destra ancorata a principi legalitari, che sosteneva il pool di mani pulite cappeggiata dal magistrato Alfredo Mantovano e dai senatori Teodoro Buontempo e Mirko Tremaglia, e che aderiscono al gruppo parlamentare del Fronte Nazionale di Tilgher, ritrovando gli ex compagni di partito Storace e Alemanno, componenti dell'ex corrente interna dell'exMsi Patria e Reazione.
Alle elezioni del 1994 il Fronte Nazionale si presenta sotto il simbolo del cartello elettorale Fronte nazionale/Ordine sociale, un cartello fortemente incentrato a destra, ma a partire dalla lotta alla corruzione imperante e alla difesa dello stato sociale e candida Pino Rauti alla Presidenza del Consiglio.
Alle stesse elezioni, la Destra Nazionale compirà un ulteriore svolta moderata e democratica, iscrivendosi al Partito Popolare Europeo. Svolta che sancirà l'alleanza con il movimento politico Nuova Italia di Mario Segni, Alleanza Democratica di Willer Bordon e Ferdinando Adornato e esponenti della società civile come Giovanna Melandri di Legambiente. Questa nuova formazione politica si presenta sotto il simbolo di "Italia Futura" candidando Gianfranco Fini alla Presidenza del Consiglio.
Con Moana Pozzi ora e sempre !
Dopo l'insuccesso elettorale delle elezioni politiche del 1992, il Partito Pensionati guidato dal segretario nazionale Carlo Fattuzzo si allea con una nuova formazione politica legata al mondo dei diritti civili, il "Partito dell'Amore". Le istanze corporativistiche a difesa dei pensionati italiani si uniscono a dichiarati propositi di diffusione nella politica e nella società di rivendicazioni legate alla sessualità in senso libertario e libertino.
Al nuovo soggetto politico, che si presenterà alle elezioni politiche del 1994 sotto il simbolo del "Partito dell'Amore e dei Pensionati" oltre lo stesso Carlo Fattuzzo, si candidano nelle liste esponenti del mondo dello spettacolo e dei diriti civili quali Ilona Staller (nota Cicciolina), Virna Aloisio Bonino, (nota Barbarella), il noto imprenditore e Manager Riccardo Schicchi, Siberia Tyumen (nota Edelweiss) Emilia Cucciniello (nota Milly D'Abbraccio) e Mercedes Ambrus. Alla presidenza del consiglio venne candidata Anna Moana Rosa Pozzi (nota Moana Pozzi).