"Fare politica"

[Pieralvise]

Che vuol dire "fare politica"?
A me personalmente non è mai piaciuta come espressione.
Non nego che in passato, quando mi sono trovato in qualche gruppo organizzato e qualche altro aderente ha utilizzato queste parole, ho provato un malcelato fastidio.

[Diogene Laerzio]

Fare banchetti, volantinaggi, sit-in, cortei, manifestazioni, attacchinaggio notturno etc etc.

volente o nolente è questo.

[Pieralvise]

Fare banchetti, volantinaggi, sit-in, cortei, manifestazioni, attacchinaggio notturno etc etc.

volente o nolente è questo.

Va bene, ma già è roba noiosa e avvilente, se poi usi anche parole come "fare politica", con tutte le sue basse implicazioni democratiche...

[Ápeiron]

Va bene, ma già è roba noiosa e avvilente, se poi usi anche parole come "fare politica", con tutte le sue basse implicazioni democratiche...

In effetti "fare politica" proprio come locuzione puzza tanto di Circolo di Vienna e filosofia analitica britannica...

[Diogene Laerzio]

Va bene, ma già è roba noiosa e avvilente, se poi usi anche parole come "fare politica", con tutte le sue basse implicazioni democratiche...

Ma perchè secondo te che cos'è fare politica?

E detto questo sono d'accordo con te, ragion per cui non mi interessa + farla.
E avvilente è poco.

[Pieralvise]

L'espressione "fare politica" è estremamente negativa perchè accostabile a qualsiasi altro genere di azione il cui scopo è il solo guadagno personale.
Mentre militanza, oltre ad essere stile di impersonalità attiva, è azione finalizzata alla distruzione e alla costruzione di un nuovo ordine.
I parlamentari, gli iscritti dei partiti borghesi fanno politica, i nazional-rivoluzionari militano.

In linea generale potrei anche essere concorde.
Se non fosse che "militanza" nel corso dei decenni ha progressivamente acquisito il significato di "confuso e compulsivo agitarsi" (il terzo dogma modernista, per citare Zolla), e che comunque ha di fatto incorporato forme e modi (e talvolta mentalità) del "fare politica".
Personalmente prediligo il termine "milizia", per una serie di ragioni che sarebbe noioso esporre per esteso.

[NationalPOPARt!]

Va bene, ma già è roba noiosa e avvilente, se poi usi anche parole come "fare politica", con tutte le sue basse implicazioni democratiche...

noiosa e avvilente???


è la cosa piu meravigliosa del mondo! stare coi propri fratelli in mezzo a una strada, girarsi tutta la città, marciare uniti e compatti, ridere dopo al pub, fare la colla alla fontana de san giovanni, cazzeggiare in sezione...etc...

se non apprezzi sta vitas non capisci un cazzo...

[Pieralvise]

Ma perchè secondo te che cos'è fare politica?

Tentiamo una semplificazione:
Suddividiamo la "politica" in due categorie tipologiche; la prima è quella alta della "arte del governo".
La seconda è quella bassa della politica intesa democraticamente come compromesso sistematico, elezionismo, accaparramento del voto e piccoli maneggi (ma dico questo senza moralismi, vi includo tranquillamente l'attivismo sociale, l'apostolato umanitario, la partecipazione dal basso, il dialogo costruttivo, il reciproco rispetto tra eguali, il civismo virtuista), ovvero del "fare politica".

Questa seconda categoria, oggi, ha quasi completamente divorato la prima, tanto che "politica" nel significato più comune e immediato coincide col "fare politica".

Spero di essere stato il più possibile chiaro.

[Pieralvise]

noiosa e avvilente???


è la cosa piu meravigliosa del mondo! stare coi propri fratelli in mezzo a una strada, girarsi tutta la città, marciare uniti e compatti, ridere dopo al pub, fare la colla alla fontana de san giovanni, cazzeggiare in sezione...etc...

se non apprezzi sta vitas non capisci un cazzo...

Magari non capirò un cazzo, eh...

Ma per girare la città, cazzeggiare, andare al pub, cercare rogne con le zecche, girare dieci locali a serata e tutto il resto delle cose "gruppettare", non ho mica bisogno di iscrivermi ad un movimento politico.

D'altronde quello che hai delineato mi pare un tipico caso di prevalenza del mezzo sullo scopo, o meglio di mezzo che si fa esso stesso scopo, là dove il fine diventa sempre più indefinito.

A ciascuno il suo.

[NationalPOPARt!]

Magari non capirò un cazzo, eh...

Ma per girare la città, cazzeggiare, andare al pub, cercare rogne con le zecche, girare dieci locali a serata e tutto il resto delle cose "gruppettare", non ho mica bisogno di iscrivermi ad un movimento politico.

D'altronde quello che hai delineato mi pare un tipico caso di prevalenza del mezzo sullo scopo, o meglio di mezzo che si fa esso stesso scopo, là dove il fine diventa sempre più indefinito.

A ciascuno il suo.

non sono d'accordo il fine è almeno per necessità conquistare spazi, magari anche piccoli, ma poco alla volta senza tregua, il mezzo diventa piacevole proprio alla luce dello scopo e poi è indubbio che il legame che si crea tra i camerati di una sezione è qualcosa di particolare che ti porta ad avere una seconda famiglia, è una sorta di meraviglioso effetto collaterale