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  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Scusa apoliticos, ma non riesco ad afferrare il senso dell'ultima frase. Me la spieghi?
    La Rivoluzione Francese ha introdotto con violenza in ambito politico i valori della dissoluzione che da allora hanno pian piano demolita l'europa cristiana nella cultura .
    Ma non possiamo dire che l'ancienne regime era la destra o la conservazione perchè ne avevano solo le vestigia . Le monarchie europee erano diventate
    delle aristocrazie sclerotiche intese a salvaguadare il potere di alcune caste di sangue blu senza nessun ideale . Avevano la veste ma non avevano l'anima della conservazione . Ovvero avevano perso i valori della giustizia ,la cosa capitale . Andavano rovesciate o con un' opera profetica di riforma oppure con l' opera demolitrice e satanica dei rivoluzionari . La monarchia francese andava demolita ma con questo non significa che dovevano trionfare i valori della rivoluzione .
    Nel racconto biblico vediamo che Dio chiama nabukodonosor "mio pastore" e " anche "Ciro " , mio pastore . Questi hanno servito la giustizia di Dio contro il popolo che deteneva la "legge" , giacche quella legge l'avevano dimenticata . Poi anche i pastori saranno puniti ,ma dopo aver servito .

  2. #22
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    Cari amici, il vostro eloquio mi affascina, ma io diffido molto della filosofia e il prefisso meta- mi lascia sempre molto perplesso. Anche il pensiero materialsta di Hobbes era metastorico, anche Locke aveva una sua metafisica.
    Non nego che esista una verità assoluta, ma sono convinto che questa possa essere solo intuita con la fede e non con la speculazione filosofica. Anche la filosofia della storia mi lascia molto perplesso.

    Detto questo, voglio rimarcare anche che il mio conservatorismo nasce sul terreno della politica, che è l'arte del possibile. In più, posto che non mi sento assolutamente un relativista, non ho paura di dire che un conservatore può benissimo essere un non cristiano (ad es. un ebreo) e un cristiano essere benissimo un non conservatore. Né ho l'arroganza di dire che Dossetti, solo perché non conservatore, non fosse un buon cristiano, o che Disraeli, solo perché non cattolico, non fosse un buon conservatore.

    Immaginate di sedervi e di pensare un pezzo dove volete trasfondere le vostre più intime convinzioni (senza peraltro avventurarsi in speculazioni filosofiche): ecco che può nascere Spirito Tradizione e Libertà.

    Immaginate, invece, di scrivere pensando all'agone politico. Da conservatori che vogliono parlare a persone che si sentono di destra parlate della nostra cara nazione e di dove si sta dirigendo o del valore metastorico e della pienezza dei tempi.

    Quanto al concetto di nazione come concetto rivoluzionario e di sinistra, permettetemi una risposta di pancia:
    Anni fa chi era di sinistra sputava sulla nazione e non rispettava la nostra bandiera, preferendo quella dell'URSS o quella della Cina, e alla "retorica" nazionale preferiva le magnifiche sorti e progressive e universaliste del socialismo scientifico.

    Cerchiamo di non commettere oggi lo stesso errore, altrimenti in nome del "vero" cristianesimo e dell'universalismo ci troveremo a sputare sulla bandiera italiana, associandola ad un complotto massonico, e a venerare la bandiera di qualche altro stato, ditemi voi quale.

    Caro Florian, sul fondamento laico del concetto di nazione non saprei dirti. So solo che la mia nazione, quella concreta, nasce ben prima del Risorgimento, e che durante quest'ultimo fu realizzata l'unità e l'indipendenza di qualcosa che già esisteva, e che quest'opera fu sì diretta da uomini che non furono conservatori, ma grazie al sangue di tanti compatrioti che combatterono in buona fede. Poi, se vogliamo vedere il complotto capitalista e massonico, diamoci al marxiano materialismo dialettico e Amen.

    Detto questo, da buon burkeano non nego che il modello organizzativo statale che si diede il Regno d'Italia fu centralizzatore ed egualitarista, di ispirazione napoleonica. Sapessi che sofferenza, per un ammiratore del common law, assistere a quell'edificio costruttivista che è il diritto amministrativo italiano, con i suoi vari TAR e Consigli di Stato!!

    Però il sistema napoleonico fu importato per essere innestato su sistemi giuridici che già avevano subito, nel corso del '700, l'influsso dell'illuminismo, anche ad opera di nostri conterranei come il Filangieri. Ma lo stesso potrebbe dirsi del sistema amministrativo asburgico del lombardo-veneto, che fu sì più federalista, ma mantenendo un impianto razionalistico.

    In ogni caso, lo Stato nazionale ottocentesco è una cosa. La nostra cara Nazione è tutta un'altra cosa.

    Detto tutto questo, sarò irrazionale, ma ...giusto o sbagliato... è il mio Paese.

    con stima

    SC

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da straight con Visualizza Messaggio
    Cari amici, il vostro eloquio mi affascina, ma io diffido molto della filosofia e il prefisso meta- mi lascia sempre molto perplesso. Anche il pensiero materialsta di Hobbes era metastorico, anche Locke aveva una sua metafisica.
    Non nego che esista una verità assoluta, ma sono convinto che questa possa essere solo intuita con la fede e non con la speculazione filosofica. Anche la filosofia della storia mi lascia molto perplesso.

    Detto questo, voglio rimarcare anche che il mio conservatorismo nasce sul terreno della politica, che è l'arte del possibile. In più, posto che non mi sento assolutamente un relativista, non ho paura di dire che un conservatore può benissimo essere un non cristiano (ad es. un ebreo) e un cristiano essere benissimo un non conservatore. Né ho l'arroganza di dire che Dossetti, solo perché non conservatore, non fosse un buon cristiano, o che Disraeli, solo perché non cattolico, non fosse un buon conservatore.

    Immaginate di sedervi e di pensare un pezzo dove volete trasfondere le vostre più intime convinzioni (senza peraltro avventurarsi in speculazioni filosofiche): ecco che può nascere Spirito Tradizione e Libertà.

    Immaginate, invece, di scrivere pensando all'agone politico. Da conservatori che vogliono parlare a persone che si sentono di destra parlate della nostra cara nazione e di dove si sta dirigendo o del valore metastorico e della pienezza dei tempi.

    Quanto al concetto di nazione come concetto rivoluzionario e di sinistra, permettetemi una risposta di pancia:
    Anni fa chi era di sinistra sputava sulla nazione e non rispettava la nostra bandiera, preferendo quella dell'URSS o quella della Cina, e alla "retorica" nazionale preferiva le magnifiche sorti e progressive e universaliste del socialismo scientifico.

    Cerchiamo di non commettere oggi lo stesso errore, altrimenti in nome del "vero" cristianesimo e dell'universalismo ci troveremo a sputare sulla bandiera italiana, associandola ad un complotto massonico, e a venerare la bandiera di qualche altro stato, ditemi voi quale.

    Caro Florian, sul fondamento laico del concetto di nazione non saprei dirti. So solo che la mia nazione, quella concreta, nasce ben prima del Risorgimento, e che durante quest'ultimo fu realizzata l'unità e l'indipendenza di qualcosa che già esisteva, e che quest'opera fu sì diretta da uomini che non furono conservatori, ma grazie al sangue di tanti compatrioti che combatterono in buona fede. Poi, se vogliamo vedere il complotto capitalista e massonico, diamoci al marxiano materialismo dialettico e Amen.

    Detto questo, da buon burkeano non nego che il modello organizzativo statale che si diede il Regno d'Italia fu centralizzatore ed egualitarista, di ispirazione napoleonica. Sapessi che sofferenza, per un ammiratore del common law, assistere a quell'edificio costruttivista che è il diritto amministrativo italiano, con i suoi vari TAR e Consigli di Stato!!

    Però il sistema napoleonico fu importato per essere innestato su sistemi giuridici che già avevano subito, nel corso del '700, l'influsso dell'illuminismo, anche ad opera di nostri conterranei come il Filangieri. Ma lo stesso potrebbe dirsi del sistema amministrativo asburgico del lombardo-veneto, che fu sì più federalista, ma mantenendo un impianto razionalistico.

    In ogni caso, lo Stato nazionale ottocentesco è una cosa. La nostra cara Nazione è tutta un'altra cosa.

    Detto tutto questo, sarò irrazionale, ma ...giusto o sbagliato... è il mio Paese.

    con stima

    SC
    Gentile Straight con ,rispondo solo alla prima parte del tuo post perché a me più pertinente .Se come cristiani parliamo di politica allora non dobbiamo andare alla ricerca di altre verià metastoriche o filosofiche astruse col sincretismo che alla fine lei propone . Non dobbiamo spendere la nostra vita nella collaborazione e la ricerca o nell’attesta di capire le verità filosofiche ultime sulla vita dell’uomo . Noi uomini di buona volontà già conosciamo la verità politica , cioè le regole di convivenza e non dobbiamo ancora scoprirle ; sono nella ragione umana e sono nella rivelazione al Siani . Si tratta di un’ idea di giustizia , verità metastorica ,che di volta in volta bisogna incarnare nelle varie epoche se siamo uomini di buona volontà. La giustizia ( politica ) dettata dalla ragione viene confermata dalla rivelazione (Sinai ) . Stop . Non dobbiamo fare nessuna ulteriore ricerca che non stiamo nell’ambito scientifico . Il resto riguarda la salvezza e la fede e a noi questo ci interessa poco sul piano politico . Si ,perché esiste anche un altro discorso sulla giustizia tra Dio e l’uomo che riguarda la fede e il vangelo ma a noi direttamente non interessa . L’ascesi e il sacrificio di espiazione che propone il vangelo riguarda i peccatori individuali e pubblici e la Chiesa unica mediatrice ma non chi guarda alla sfera sociale e il bene comune naturale . Non dobbiamo mai invadere il campo dell’’altro anche se partiamo da una idea unica di Dio , anzi di morale .Hobbes riteneva che esisteva una legge naturale universale , valida per tutti gli uomini della terra ,perché vedeva a cosa erano ridotti i cristiani con le guerre di religione , come nelle scienze esistevano i principi di matematica alla base di tutte le scienze . Ognuno aveva la sua fazione e la sua cultura da difendere e non si poteva andare avanti cosi in europa . Però fece un grande errore di prospettiva e di interpretazione ; identificò la legge naturale universale nell’uomo con i suoi istinti ferini . Ecco che, quindi ,proporrà una politica per regolare questi istinti naturali che lo trascinerebbe nella legge della giungla . Altre menti eccelse poi proporranno altre soluzioni politiche e pratiche .La morale si ricaverà con ragionamenti logici della mente per la convivenza come anche l’dea di Dio . Ma la legge naturale identificata con quella della giungla avrà bisogno del supporto scientifico del darwinismo ma anche del marxismo . Alla base del marxismo c’è la legge della giungla di Darwin . L’uomo non è altro se non i suoi istinti quindi bisogna premunirsi ( con la rivoluzione , con il proletariato unito) essendo questa la radice dell’uomo . Noi non possiamo fare lo stesso errore di questi perché dobbiamo partire da un idea universale valida per tutti non potendo identificare il singolo uomo , specialmente come essere sociale , con i suoi istinti bestiali e trovare il sistema per regolarli . Quindi cosa possiamo dire che sia la DESTRA ?Per me è quell’idea di giustizia divina (ma anche umana) che tenta di incarnarsi nei vari meandri della vita dell’uomo perché l’uomo non ci arriva subito ; quell’ azione degli uomini che tantano di stabilire una giustizia tra gli uomini . Un idea che valorizza tutti i valori divini e umani , ma che non si identifica mai in assoluto con nessuno di essi .

  4. #24
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    La ringrazio molto per la risposta, Apoliticos. Tuttavia, non sono riuscito a cogliere fino in fondo quello che lei ha scritto. Ho letto la sua risposta due volte, ma proprio non riesco a venirne a capo. Mi scusi.

    L'unica cosa che mi sento di dire a mia discolpa, è che non intendo fare del sincretismo.

    Un appello a Florian. Caro conterraneo, forse di qui a qualche tempo deciderò di intraprendere la lettura di "Napoli Spagnola" del tuo beniamino De Tejada.
    Potresti gentilmente postare gli indici dei tre volumi?

    Grazie mille.

    SC

  5. #25
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    Ecco gentile Straigh con , adesso sono riuscito a trasformare in grassetto l'editor , spero ci capisca qualcosa con un ulteriore sforzo . ciao




    Gentile Straight con ,
    rispondo solo alla prima parte del tuo post perché a me più pertinente .
    Se come cristiani parliamo di politica allora non dobbiamo andare alla ricerca di altre verià metastoriche o filosofiche astruse col sincretismo che alla fine lei propone . Non dobbiamo spendere la nostra vita nella collaborazione e la ricerca o nell’attesta di capire le verità filosofiche ultime sulla vita dell’uomo . Noi uomini di buona volontà già conosciamo la verità politica , cioè le regole di convivenza e non dobbiamo ancora scoprirle ; sono nella ragione umana e sono nella rivelazione al Siani . Si tratta di un’ idea di giustizia , verità metastorica ,che di volta in volta bisogna incarnare nelle varie epoche se siamo uomini di buona volontà. La giustizia ( politica ) dettata dalla ragione viene confermata dalla rivelazione (Sinai ) . Stop .
    Non dobbiamo fare nessuna ulteriore ricerca che non stiamo nell’ambito scientifico . Il resto riguarda la salvezza e la fede e a noi questo ci interessa poco sul piano politico . Si ,perché esiste anche un altro discorso sulla giustizia tra Dio e l’uomo che riguarda la fede e il vangelo ma a noi direttamente non interessa . L’ascesi e il sacrificio di espiazione che propone il vangelo riguarda i peccatori individuali e pubblici e la Chiesa unica mediatrice ma non chi guarda alla sfera sociale e il bene comune naturale . Non dobbiamo mai invadere il campo dell’’altro anche se partiamo da una idea unica di Dio , anzi di morale .

    Hobbes riteneva che esisteva una legge naturale universale , valida per tutti gli uomini della terra ,perché vedeva a cosa erano ridotti i cristiani con le guerre di religione , come nelle scienze esistevano i principi di matematica alla base di tutte le scienze . Ognuno aveva la sua fazione e la sua cultura da difendere e non si poteva andare avanti cosi in europa . Però fece un grande errore di prospettiva e di interpretazione ; identificò la legge naturale universale nell’uomo con i suoi istinti ferini . Ecco che, quindi ,proporrà una politica per regolare questi istinti naturali che lo trascinerebbe nella legge della giungla . Altre menti eccelse poi proporranno altre soluzioni politiche e pratiche .
    La morale si ricaverà con ragionamenti logici della mente per la convivenza come anche l’dea di Dio . Ma la legge naturale identificata con quella della giungla avrà bisogno del supporto scientifico del darwinismo ma anche del marxismo . Alla base del marxismo c’è la legge della giungla di Darwin . L’uomo non è altro se non i suoi istinti quindi bisogna premunirsi ( con la rivoluzione , con il proletariato unito) essendo questa la radice dell’uomo .
    Noi non possiamo fare lo stesso errore di questi perché dobbiamo partire da un idea universale valida per tutti non potendo identificare il singolo uomo , specialmente come essere sociale , con i suoi istinti bestiali e trovare il sistema per regolarli .
    Quindi cosa possiamo dire che sia la DESTRA ?
    Per me è quell’idea di giustizia divina (ma anche umana) che tenta di incarnarsi nei vari meandri della vita dell’uomo perché l’uomo non ci arriva subito ; quell’ azione degli uomini che tantano di stabilire una giustizia tra gli uomini . Un idea che valorizza tutti i valori divini e umani , ma che non si identifica mai in assoluto con nessuno di essi .

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da straight con Visualizza Messaggio
    Un appello a Florian. Caro conterraneo, forse di qui a qualche tempo deciderò di intraprendere la lettura di "Napoli Spagnola" del tuo beniamino De Tejada.
    Potresti gentilmente postare gli indici dei tre volumi?

    Grazie mille.

    SC
    Caro SC per il momento non posso aiutarti in quanto i suddetti volumi non sono ancora nella mia biblioteca. De Tejada è una scoperta recente per il sottoscritto, che di lui finora ha letto solo La Monarchia Tradizionale...

  7. #27
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    gentile straight lei dice che non ha l'arroganza di dire se Dossetti non era un buon cristiano , pero ha l'arroganza di fare di tutta un eraba un fascio sul piano idelogico , il che è grave .

    A NOI NON CI INTERESSA AFFATTO DI DIRE SE DOSSETTI ERA UN BUON CRSTIANO O NON LO ERA , son cavoli suoi , però quando affermava che un popolo e l’italia in particolare son fondati sul lavoro ,bhe ha sbagliato completamente prospettiva . Ha portato alla rovina molti ! Ecco da dove nasce il suo relativismo e il suo sincretismo ; per lei alla fine tutto fa brodo . Oves et boves, tutti possono dare il loro contributo alla nazione perchè la verita , quella sta in cielo e non sulla terra .Il contributo materiale ci puo essere da parte di tutti ma non idelogico .
    Ma noi qui non stiamo parlando tanto di verità quanto di destra come giustizia e non possiamo liquidare i valori fonadamentali rilegandoli in una non conoscenza . Noi partiamo da valori metastorici, già dati, sicuri e certi ,che dobbiamo solo calare nella nostra realtà quotidiana, perchè l'uomo alla fine non è solo carne ,non è lavoro, ma sangue e spirito .

  8. #28
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    Gentile Apoliticos,
    credo che il suo nome non nasca dal caso. Forse lei non intende la politica come arte di composizione del conflitto tra esseri imperfetti.
    Per il resto non so. Non conosco bene le sue idee.

    Le mie idee sulla giustizia sono espresse nell'articolo Spirito Tradizione Civiltà, linkato in una delle mie risposte in questa discussione.

    Posto che probabilmente entrambi crediamo nell'idea di un diritto superioire, ciò che forse ci distingue è il fatto che per lei il diritto naturale è una serie di precetti conoscibile mediante la corretta esegesi dei testi biblici, precetti che una volta conosciuti, dovranno poi essere applicati alla realtà in via deduttiva.

    Per me invece il diritto naturale può essere solo intuito e scoperto nel caso concreto.

    Quanto all'illazione secondo la quale io penserei che tutti possono contribuire alla nazione, mi permetta di dissentire e di chiederle di non farmi dire cose che non ho detto.
    Nel mio articolo Destra Italiana Possibile? mi riferivo al contributo dato da culture politiche che si rifanno alla destra italiana e che spesso si combattono.
    Per me fusionismo a destra vuol dire mettere insieme quelle culture. Confusionismo vuol dire metterci dentro culture (come quella liberal-socialista) che con la destra non hanno niente a che fare.

    Quindi, ci certo non mi sogno di dire che Dossetti abbia dato un contributo significativo alla nazione, come pure non l'hanno dato Gramsci e Togliatti.
    Ci mancherebbe altro! Per chi mi ha preso?
    Con l'esempio di Dossetti volevo solo dire che essere cristiano non implica essere necessariamente conservatore e conservatore non implica essere necessariamente cristiano.

    Tra l'altro lei mi conferma (e sono pienamente d'accordo con lei) che un cristiano (Dossetti) può "portare alla rovina molti" proprio perché non conservatore.

    Infine, se lei conoscesse meglio quanto scrivo, saprebbe bene che sono un ferreo nemico del materialismo e dell'utilitarsimo. pertanto concordo con lei nel ritenere che l'uomo "non è solo carne ,non è lavoro, ma sangue e spirito".

    La saluto cordialmente.

    SC

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da straight con Visualizza Messaggio
    Gentile Apoliticos,
    credo che il suo nome non nasca dal caso. Forse lei non intende la politica come arte di composizione del conflitto tra esseri imperfetti.
    Questa mi sembra un'idea hegeliana della politica ed io non posso accettarla in quanto, se gli esseri sono imperfetti, le idee possono essere vere o false. Dunque se uno crede nell'esistenza di una Verità non può in alcun caso essere liberale. Questo lo ammetteva anche Hayek, quando diceva che una Verità assoluta renderebbe inutile il perseguimento della libertà.
    E' il pensiero liberale a creare la politica moderna a cui gli uomini della Vera Destra sono costretti a partecipare per senso del dovere e non per intrinseco piacere.

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da straight con Visualizza Messaggio
    Gentile Apoliticos,
    credo che il suo nome non nasca dal caso. Forse lei non intende la politica come arte di composizione del conflitto tra esseri imperfetti.
    Per il resto non so. Non conosco bene le sue idee.

    Le mie idee sulla giustizia sono espresse nell'articolo Spirito Tradizione Civiltà, linkato in una delle mie risposte in questa discussione.

    Posto che probabilmente entrambi crediamo nell'idea di un diritto superioire, ciò che forse ci distingue è il fatto che per lei il diritto naturale è una serie di precetti conoscibile mediante la corretta esegesi dei testi biblici, precetti che una volta conosciuti, dovranno poi essere applicati alla realtà in via deduttiva.

    Per me invece il diritto naturale può essere solo intuito e scoperto nel caso concreto.

    Quanto all'illazione secondo la quale io penserei che tutti possono contribuire alla nazione, mi permetta di dissentire e di chiederle di non farmi dire cose che non ho detto.
    Nel mio articolo Destra Italiana Possibile? mi riferivo al contributo dato da culture politiche che si rifanno alla destra italiana e che spesso si combattono.
    Per me fusionismo a destra vuol dire mettere insieme quelle culture. Confusionismo vuol dire metterci dentro culture (come quella liberal-socialista) che con la destra non hanno niente a che fare.

    Quindi, ci certo non mi sogno di dire che Dossetti abbia dato un contributo significativo alla nazione, come pure non l'hanno dato Gramsci e Togliatti.
    Ci mancherebbe altro! Per chi mi ha preso?
    Con l'esempio di Dossetti volevo solo dire che essere cristiano non implica essere necessariamente conservatore e conservatore non implica essere necessariamente cristiano.

    Tra l'altro lei mi conferma (e sono pienamente d'accordo con lei) che un cristiano (Dossetti) può "portare alla rovina molti" proprio perché non conservatore.

    Infine, se lei conoscesse meglio quanto scrivo, saprebbe bene che sono un ferreo nemico del materialismo e dell'utilitarsimo. pertanto concordo con lei nel ritenere che l'uomo "non è solo carne ,non è lavoro, ma sangue e spirito".

    La saluto cordialmente.

    SC
    Gentile straigt con ,
    ho letto il suo articolo linkato e mi confermo nella convinzione che lei mentre dice , poi si contraddice necessariamente perché mentre afferma il diritto naturale essere certo ,forse oggettivo,anche se intuito nelle cose, poi tutto viene svanito nella libera interpretazione che ne fa l’uomo attraverso la sua intuizione delle cose . Ecco, l’uomo che si frappone con la sua libera interpretazione , rappresentano proprio quelle sabbie mobili che ci separano tra noi e da Dio e sono il dramma della dottrina attuale della Chiesa . Il diritto naturale che Hobbes riteneva fosse quell’elemento universale che potrebbe accomunare
    l’uomo , “come i principi di matematica per le scienze” , ma che lui a torto poi identificava con gli istinti dell’uomo ; il suo spirito di conservazione e di dominio ; non va solo intuito nelle cose , ma trasferito con l’ azione umana . San Paolo dice nei primi due capitoli della lettera ai romani che i pagani lo conoscono , mentre i giudei ce l’hanno per rivelazione . “ L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia “, poiché ciò che di Dio si può conoscere , è loro manifesto. Dio stesso lo ha loro manifestato. “ …. Sei dunque inescusabile chiunque tu sia …”
    (Rom cap. 1 ) .
    Si tratta della stessa giustizia e stesso diritto naturale che poi nella vita sociale ,perché in politica l’uomo lo dobbiamo vedere solo nel suo aspetto sociale , questo diritto si trasforma secondo le categorie storiche e antropomorfiche di una razza e di una regione ,ma è sempre lo stesso in sostanza, cioè incarna una giustizia divina . E’ Dio che lo ha rivelato anche ai pagani creando l’uomo . Quando l’uomo vive da solo o con il solo gruppo famigliare , non ha bisogno di nessun diritto scritto perché bastano le norme del patriarca …. o del lucumone della zona che stabilisce delle regole orali di convivenza senza proclamarle .

    Lei poi dice infatti con le parole di Agostino che :
    “Il Male nelle cose politiche è l’arbitrio; è l’atto che, discostandosi dal diritto naturale, nelle parole di Sant’Agostino assume il carattere di una violenza “.
    Però non si accorge che è proprio la divisione che mette questa intuizione del diritto nelle cose a dividerci tra noi .
    In breve se la sintesi del diritto naturale è la rivelazione del sinai , allora cosa vuole ancora intuire di diverso nella situazione storica ?
    Io sto parlando di diritto e non di rispetto del folklore popolare dei popoli e delle loro tradizioni nei costumi quando convivono in gruppi sociali . Se sappiamo cosa sia la giustizia , oggi come si spiega che ogni cristiano , ogni gruppo politico di destra o di sinistra se ne va per la sua strada ? Allora si vede che non abbiamo chiaro cosa sia il diritto oggettivo e universale in partenza .
    Un saluto .

 

 
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