No, se invece di soffermarti a leggere solo I TITOLI dei giornali (fatti dai loro direttori "politici") tu leggessi il contenuto delle interviste e dichiarazioni ufficiali di Ahmadinejad capiresti che NON riguardano gli Ebrei ma solo la politica sionista.
Ti ricordo che Ahmadinejad ha accolto volentieri rappresentanze di Ebrei da tutto il Mondo, oltre al fatto che in Iran vivono molte loro comunita' senza problemi di sorta
Correggimi se sbaglio, ma la politica sionista è condotta da ebrei, che a loro volta sono eletti da ebrei.
Quanto al "tornarsene al paese d'origine", attualmente la maggioranza degli ebrei che vive in Israele ha come unico luogo d'origine Israele. Dove dovrebbero "tonarsene" costoro?
Su questo punto è Amnesty International a contraddirti:
***Minoranze religiose
I bahaiti hanno continuato a subire persecuzioni in tutto il paese a causa della loro religione. Almeno 13 bahaiti sono stati arrestati in almeno 10 città e sono stati oggetto di vessazioni e pratiche discriminatorie, come il diniego di accesso a un'istruzione superiore, a prestiti bancari, e al pagamento delle pensioni. Nove cimiteri bahaiti sono stati profanati.
Ad agosto e a novembre, scontri in cui sono rimasti coinvolti sufi hanno causato decine di feriti e, a novembre, oltre 100 arresti. A settembre, una coppia, un cristiano convertito che aveva sposato con rito islamico una donna cristiana, secondo quanto riferito, è stata fustigata a Gohar Dasht a causa della loro fede.
Rapporto Amnesty 2008
Se la politica sionista è condotta da ebrei è perchè il sionismo è una ideologia strettamente connessa al popolo ebraico ed ancora più strettamente da Israele che è uno stato basato su concetti di appartenenza etnica e messianici (dicendo quello che hai detto comunque dai ragione alla tesi che sostiene che il sionismo sia una ideologia razzista). Che discorso sarebbe questo. Pensa invece che a Vienna la comunità ebraica ortodossa prega tre volte al giorno per la distruzione (fisica non solo politica) dello stato di Israele.
In Iran c'è una delle comunità ebraiche più grandi dell'Asia e non mi risulta abbiano mai avuto problemi.
I bahaiti non vedo cosa centrino visto che si parla della minoranza ebraica, altrimenti posto i rapporti di Amnesty sulla politica di Israele nei confronti della minoranza araba. Se hai fonti serie (ho visto altre fonti postate da te e lasciano davvero il tempo che trovano) su persecuzioni di ebrei in Iran postale. QUando aprirai una discussione sui bahaiti parleremo dei bahaiti.
Poi riprendendo altri interventi tuoi Hamas non è figlioccio dell'IRan visto che Hamas nasce dai Fratelli Musulmani ed è sunnita, l'Iran è sciita. Se Ahmedinejad fosse ebreo il problema sarebbe più per Israele e per i suoi alleati politici visto che uno dei cavalli di battaglia contro l'Iran ed Ahmedinejad è l'antisemitismo (però poi aiuterebbe i palestinesi che sono semiti ma vabbè). E aggiungo che per Hamas se Ahmedinejad sia ebreo o meno non è importante, più volte Hamas ha sottolineato come il discorso di resistenza sia politico e nazionale. Hamas ha più volte fatto distinzione tra antisionismo ed antiebraismo e si è spinta a rilasciare documenti ed interviste in cui specificava che considererebbe nemico qualsiasi popolo anche musulmano tentasse di invadere ed occupare la Palestina.
L'articolo è del luglio 2007 e potrebbe anche essere fasullo. Tuttavia, se l'Iran è una teocrazia islamica, come può esserci posto per religioni diverse dall'Islam? E comunque, come possono i fedeli di una religione non-islamica avere gli stessi identici diritti di coloro che sono di fede islamica? Un minimo di dubbio è impossibile non averlo...Vita di un ebreo a Teheran
Sono circa 25 mila gli ebrei in Iran, divisi più che altro tra Teheran, Isfahan, Shiraz e Kherramshar, altri 50 mila sono spariti nel nulla negli ultimi venticinque anni e nessuno sa o vuole dire dove siano finiti, ma il sospetto che siano stati fatti sparire è molto forte, percepibile. Un anonimo ebreo che abita a Teheran e che è in contatto con alcuni parenti in Israele parla dell’attuale situazione per gli ebrei in Iran e lo fa conoscendo bene i rischi ai quali va incontro se si scoprisse che ha detto certe cose.
Per molti anni gli ebrei iraniani non hanno avuto particolari problemi specie nei lunghi anni della guerra con l’Iraq anzi erano molto apprezzati per il coraggio che dimostravano. C’erano reparti particolari composti da soli ebrei che combattevano nelle missioni più rischiose al pari dei pasdaran ed erano molto temuti dall’esercito iracheno.
Ma dopo l’avvento di Ahmadinejad è cambiato tutto e il clima per molti di loro è mutato radicalmente. Specialmente dopo che il presidente iraniano ha negato pubblicamente la Shoah e ha dichiarato di voler distruggere Israele. Da quel momento gli ebrei iraniani sono costantemente sotto l’occhio vigile dei servizi di sicurezza iraniani che non perdono occasione per accusarli di spionaggio o dei reati peggiori.
Già quando c’era l’Ayatollah Khomeini e nonostante lo stesso Khomeini impartì ordini precisi di rispettare le persone di religione ebraica facendo una chiara distinzione tra ebrei e sionisti, i bambini a scuola imparavano slogan contro Israele, ora quegli slogan gli vengono imposti deridendoli e spesso accusandoli di essere figli di “cani sionisti” e “traditori”. In molti casi i bambini non vogliono più andare a scuola. Le scuole ebraiche che fino a poco tempo fa erano tollerate oggi sono diventate il punto di sfogo degli estremisti e una ad una sono costrette a chiudere.
La situazione non cambia per gli adulti, spesso fermati e portati alla centrale di polizia “per accertamenti”, accusati di fare la spia per Israele e spesso incarcerati senza nessuna prova. Chi non vuole avere problemi ha dovuto fare dichiarazioni, rese pubbliche, di odio verso Israele e il sionismo, dichiarazioni estorte sotto la minaccia di ritorsioni.
La gente comune li tratta bene, non li discrimina se nelle vicinanze non c’è nessuno, ma come l’ombra di un poliziotto gira l’angolo cambiano completamente atteggiamento per non correre il rischio di essere accusati di essere “amici degli ebrei”, accusa che comporta serie conseguenze.
In definitiva la situazione degli ebrei in Iran è molto dura da sopportare e loro stessi sono molto confusi sul da farsi. Alcuni di loro hanno scelto la via della fuga ma non se ne è saputo più niente, altri sono rinchiusi da qualche parte con l’accusa di tradimento, altri ancora stanno pensando di far valere i propri diritti, con tutto quello che comporta questo in Iran.
Il bello è che si sentono iraniani prima ancora di sentirsi ebrei e per questo la storia pesa molto. Le voci sempre più ricorrenti di un attacco israeliano all’Iran poi contribuiscono a peggiorare ancora di più la situazione. Venticinquemila ebrei è una piccola comunità dove tutti si conoscono o sono imparentati ma la situazione fa si che anche una semplice riunione di famiglia sia diventata una scusa per il regime di lanciare accuse di cospirazione. Decisamente non è una bella vita quella di un ebreo a Teheran.
Secondo Protocollo
Il Sionismo non può essere una ideologia razzista perché non esiste una razza ebraica, l'Ebraismo è una religione, è un fatto culturale non genetico, infatti in Israele puoi trovare tranquillamente gente con tratti somatici Asiatici, africani, nordeuropei e arabo-mediterranei tutti quanti anche se tutte quelle persone si dichiarano ebree, addirittura molti di quei ebrei alle prime generazioni neanche sapevano parlare l'ebraico come una parte dei nuovi arrivati dall'ec Unione Sovietica o come anche gli ebrei delle comunità arabe che parlavano arabo o un dialetto arabo-ebraico che comunque era per il 90% una lingua araba.
Oltre a questo c'è un 20% di cittadini Israeliani arabi musulmani discendenti di quelli che duranta la guerra del '48 non se ne sono andati dalle loro case e rimasti lì hanno avuto la cittadinanza israeliana.
Nel 1948 erano 150 mila, oggi ne rimangono 40 mila, il perché se ne siano andati credo che sia evidente.In Iran c'è una delle comunità ebraiche più grandi dell'Asia e non mi risulta abbiano mai avuto problemi.
E chi se ne frega di chi sia figlioccio Hamas? è sempre un gruppo di esaltati fondamentalisti con la scimitarra in pugno e il Corano dall'altra parte, stessa pasta di Bin Laden, dei luridi Sauditi, dei straccioni barbuti dell'Iran.Poi riprendendo altri interventi tuoi Hamas non è figlioccio dell'IRan visto che Hamas nasce dai Fratelli Musulmani ed è sunnita, l'Iran è sciita. Se Ahmedinejad fosse ebreo il problema sarebbe più per Israele e per i suoi alleati politici visto che uno dei cavalli di battaglia contro l'Iran ed Ahmedinejad è l'antisemitismo (però poi aiuterebbe i palestinesi che sono semiti ma vabbè). E aggiungo che per Hamas se Ahmedinejad sia ebreo o meno non è importante, più volte Hamas ha sottolineato come il discorso di resistenza sia politico e nazionale. Hamas ha più volte fatto distinzione tra antisionismo ed antiebraismo e si è spinta a rilasciare documenti ed interviste in cui specificava che considererebbe nemico qualsiasi popolo anche musulmano tentasse di invadere ed occupare la Palestina.
E non mi tirare fuori la storia che l'Arabia Saudita sia alleata degli USA anche perché se non fosse per il petrolio quei luridi li avrebbero ributtati a calci nel deserto a vendere cammelli dato che sono loro la vera centrale del terrorismo mondiale.
Ah il giorno che gli Abrams entreranno alla Mecca, il petrolio sarà finito o sostituito da altre fonti e quei luridi della più lurida famiglia reale che ci sia al mondo buttati nel deserto a mangiare serpenti e scorpioni sarà veramente il giorno in cui da allora nessun straccione barbuto non oserà più anche solo azzardarsi muovere un dito o soffiarsi il naso.
Tanto lecchini e falsi sono quella gente quando non hanno più il bastone.
Secondo il quotidiano Forward, che ha sede a New York, una campagna per persuadere gli Ebrei iraniani ad emigrare in Israele ha indotto solo 152 di questi 25000 Ebrei a lasciare l'Iran dall'ottobre 2005 al settembre 2006, e pare che la maggior parte di questi sia emigrata per ragioni economiche, non politiche.
Per rinforzare questi tentativi - e presumibilmente per evitare l'imbarazzante incongruenza del sostenere l'intento genocida dell'Iran mentre migliaia di Ebrei vivono felicemente a Tehran - Israele sta ora sostenendo la mossa da parte di donatori ebrei di garantire a ciascuna famiglia ebrea iraniana 60000 dollari per stabilirsi in Israele, oltre ad una serie di incentivi finanziari già esistenti che vengono offerti agli immigranti ebrei, compresi prestiti e mutui a basso costo.
L'annuncio è stato accolto con disprezzo dalla Società degli Ebrei Iraniani, che ha rilasciato una dichiarazione che la loro identità nazionale non è in vendita. "L'identità degli Ebrei iraniani non è commercializzabile per nessuna somma di denaro. Gli Ebrei iraniani sono tra i più antichi Iraniani. Gli Ebrei iraniani amano la propria identità e la propria cultura, pertanto le minacce e questa mossa politica immatura di attrazione non otterranno i loro scopi di cancellare l'identità degli Ebrei iraniani".
Più importante del benessere delle famiglie ebree iraniane, sembra che sia il valore degli Ebrei iraniani come strumento di propaganda nella battaglia di Israele per persuadere il mondo che la coesistenza con il mondo musulmano è impossibile. Per coloro che vogliono ingegnerizzare uno scontro tra civiltà , l'eredità ebraica di 3000 anni in Iran non è qualcosa di cui far tesoro, ma solo un altro ostacolo per la guerra.
Jonathan Cook
Fonte: http://commentisfree.guardian.co.uk
Link
07.08.2007
http://www.comedonchisciotte.net/mod...ticle&sid=1039
Il Sionismo non può essere una ideologia razzista perché non esiste una razza ebraica, l'Ebraismo è una religione, è un fatto culturale non genetico, infatti in Israele puoi trovare tranquillamente gente con tratti somatici Asiatici, africani, nordeuropei e arabo-mediterraneiProva a fare ciò da cristiano o da musulmano.Lo Stato di Israele, che attualmente ha più di sette milioni di abitanti, riconosce fino ad oggi il diritto di qualsiasi ebreo del mondo di emigrare in Israele, semplicemente richiedendolo, e di ricevere la cittadinanza non appena arrivato.