LA VITTORIA DEL REFERENDUM PER LA NUOVA COSTITUZIONE IN BOLIVIA E' UNA VITTORIA DEL MODELLO DI PROGRESSO SOVRANISTICO E SOLIDARISTICO DI UNIDADE INDIPENDENTISTA E 28 DE ABRILI
“Qui finisce il passato coloniale. Qui finisce il neoliberismo. Qui finisce il latifondismo. Agiremo e governeremo come ci chiede il Popolo Boliviano, e il Popolo ha rifondato la Bolivia”. Queste le parole pronunciate dal Presidente Evo Morales due giorni fa, nelle ultime ore di domenica 25 gennaio, di fronte a milioni di boliviani in festa. Il processo anticolonialista, antiliberista e antimperialista avviatosi del Paese andino nel gennaio 2006 con l’insediamento del suo governo popolare, ha appena ottenuto, col trionfo del referendum per l’approvazione della nuova Carta costituzionale, la più grande vittoria di questi tre anni di battaglie per il diritto del Popolo Boliviano di poter disporre e godere delle proprie risorse e ricchezze naturali.
Con l’approvazione della nuova Costituzione che (analogamente a quella approvata in Venezuela nel 1999 in seguito all’insediamento del Presidente Hugo Chavez) sancisce i diritti finora calpestati delle masse popolari e indigene di gestione del proprio territorio, infatti, vengono poste le basi politiche e giuridiche per la rifondazione delle strutture economiche e sociali del Paese e, quindi, per un deciso passo in avanti del processo che, nei programmi del Governo rivoluzionario boliviano, dovrà portare al superamento dell’attuale modello capitalistico (che, specie in America Latina, e specie con la crisi finanziaria che dallo scorso anno ha colpito il mondo, sta dimostrando tutta la sua drammatica inadeguatezza nel soddisfare bisogni più basilari dell’uomo) e alla costruzione, per dirla come il Presidente Evo Morales, del “Socialismo Indigeno”.
Questo fondamentale e storico successo, è l’ultimo di una lunga serie di importanti vittorie che negli ultimi mesi hanno caratterizzato e arricchito la lotta dei Popoli dell’intera America Latina per la propria indipendenza integrale dalle ingerenze imperialiste, per una democrazia maggiormente profonda e partecipativa rispetto a quella classica liberale e per un modello societario alternativo a quello del capitalismo neoliberista: prima di tutto l’approvazione nello scorso settembre in Ecuador di una Costituzione nelle sue linee sostanziali e basilari analoga a quella boliviana, e che il Presidente Rafael Correa ha dichiarato dover fungere da base per la costruzione nel Paese del “Socialismo del XXI secolo”; inoltre le vittoria nello scorso novembre nelle elezioni amministrative di Venezuela e Nicaragua del PSUV (Partido Socialista Unido de Venezuela) e del FSLN (Frente Sandinista de Liberación Nacional), che conferma la tenuta della Rivoluzione Bolivariana dopo la battuta d’arresto subita nel referendum per la riforma costituzionale del dicembre 2007 (perso per pochi decimi percentuali) e della Rivoluzione Sandinista in seguito alla sua ripresa dopo un quindicennio nel gennaio 2007 con l’insediamento del Presidente Daniel Ortega; infine l’affermazione in El Salvador nelle elezioni legislative della scorsa settimana degli ex-guerriglieri del FMLN (Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional) che diventano così il primo partito del Paese e si presentano favoriti alle elezioni presidenziali del prossimo 15 marzo.
Questa ondata di successi di forze popolari tanto affini a Unidade Indipendentista e alla sua componente giovanile del 28 de Abrili, pur nella radicale differenza di contesto geopolitico, non può che essere di buon auspicio per tutti noi. Infatti i valori e i programmi di cui siamo portatori e che, a partire dalle elezioni del 15 e 16 febbraio e per gli anni a venire, proporremo al Popolo Sardo fino al conseguimento della sua totale emancipazione nazionale e sociale, si impongono pacificamente e si mostrano vincenti ed efficaci in un intero Continente: dal riconoscimento e la salvaguardia delle identità etniche e degli idiomi locali e “indigeni”, al diritto di autodeterminazione e sovranità dei popoli e delle nazioni; dalla valorizzazione e sostegno dei prodotti locali e delle loro peculiari e uniche forme di produzione, con decisi interventi pubblici di incentivazione, alla lavorazione interna delle materie prime con la conseguente opposizione a ogni tipo di depredazione esterna; dallo sviluppo di un modello di organizzazione socio-economica incentrato sull’uomo e non sul mercato, compatibile e funzionale alla tutela e alla strenua difesa dell’ambiente e dell’ecosistema, alla crescita qualitativa dei settori della sanità e dell’istruzione e del diritto di accesso gratuito a queste in ogni ordine e grado; dalla sperimentazione di innovative e originali forme di partecipazione democratica (che superino radicalmente il modello occidentale e “americanizzato” di democrazia basato sull’esclusione e la negazione del potere decisionale delle comunità e sulla delega di oligarchie politiche totalmente estranee ad esse), come l’utilizzo di referendum consultativi per le decisioni di maggior rilievo e importanza per la cittadinanza, alla netta opposizione al pensiero unico neoliberista, allo sfruttamento neocoloniale dei popoli, dei territori e delle risorse del Terzo mondo e delle “periferie” del Primo mondo (come la Sardigna) e alla guerra come strumento dell’imperialismo per difendere e rafforzare la sua supremazia a livello mondiale.
Quindi, rafforzati nella nostra convinzione che l’alternativa anticolonialista di società è possibile, e naturalmente coscienti che quella sarda dovrà avere forme originali, consone e in simbiosi col nostro tessuto nazionale, ribadiamo il nostro massimo impegno al suo conseguimento e ci appelliamo a tutti i giovani sardi, lavoratori precari e disoccupati, studenti e operai, pastori e impiegati, contadini e artigiani, pescatori e commercianti, affinché inizino da subito a contribuire al proprio riscatto nazionale e sociale, scegliendo e rafforzando alle elezioni del 15 e 16 febbraio Unidade Indipendentista.
EST ORA DE UNIDADE INDIPENDENTISTA!!!
EST ORA DE SA JUVENTUDI INDIPENDENTISTA!!!
Casteddu, 27 de Gennarju de su 2009
28 de Abrili – Juventude de Unidade Indipendentista
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28deabrili@tiscali.it