Comunico ufficialmente le mie dimissioni da membro del direttivo di POL della Libertà, l'uscita dal partito e la mia immediata adesione a Progetto Liberale.
Mi dispiace dover fare questa scelta ma ieri sera si è verificata una situazione veramente vergognosa, l'ennesima orchestrata da Ronnie, che mi ha fatto decidere in tal senso.
Non ho più assolutamente voglia di stare in un partito con una persona che non stimo affatto e che ritengo veramente ossessionato da questo gioco, a tal punto da non rendersi nemmeno più conto delle meschinità di cui si rende protagonista.
Nella scorsa settimana fino a ieri pur di bloccare qualsiasi tentativo di novità nel gioco e nel partito, sostenute da tanti giocatori, ha messo in fila una serie di violazioni incredibile per cercare di far passare la sua linea come totalitaria nel partito.
La scorsa settimana appena ha avuto le avvisaglie di una piccola presa di posizione per il dialogo e il rinnovamento nel partito e una ben più vasta unione di opinioni e intenti in Camera ha incominciato a usare senza alcuna legittimità il nome del PDL quando scriveva le sue opinioni e i suoi comunicati.
Sapendo di scrivere sciocchezze colossali si difendeva usando il plurale, dicendo noi del PDL, dimostrando la sua vigliaccheria nel non prendersi le assolute responsabilità di quello che asseriva.
E' arrivato a fare un comunicato (una barzelletta in realtà) a firma PDL sul quale non aveva consultato nessuno, né i dirigenti di più alto grado né il direttivo. E il bello è che aveva pure detto che in realtà si era consultato con segretario e presidente salvo poco dopo scoprire, dalle parole di Gianfranco, che tutto questo non era affatto vero.
Molti nel partito, compresi i probiviri si sono accorti di questa palese violazione del partito: un coordinatore (che fino ad adesso nel partito aveva dimostrato solo negligenza) che decideva la linea del partito sostenendo in un misto di comicità e tragicità che il gioco era stupendo, non in crisi, che aveva bisogno solo di piccolissime modifiche. Tutto questo condito con l'arroganza delle sue poltrone presenti e passate in Camera, la cui ostentazione fa veramente ridere tenuto conto che si tratta di un gioco. Evidentemente sono le massime soddisfazioni a cui può aspirare in generale.
Dopo questa violazione, e la richiesta dei probiviri di poter giudicare quanto accaduto, si è riunito il direttivo.
Direttivo tenuto in chat in cui si sono presentati lui, Defender, io e Meridionale (a conferma di una scarsissima presenza di veri giocatori nel PDL). Il segretario praticamente non ha aperto bocca, Defender leggiucchiava e io mi dovevo sorbire le centinaia di parole inutili e le vagonate di autolodi ridicole di Ronnie.
Per cercare di venire a un accordo, cercavo a fatica di esporre le mie idee per arrivare a un compromesso al ribasso. Dopo un'ora di litigate, ormai esausto dalle parole vuote del presidente dei presidenti, gli dicevo di scrivere un comunicato.
Dicevo anche chiaramente che comunque non lo avrei firmato in quella sede e che lo avrei valutato la mattina seguente, aggiungendoci eventuali modifiche o integrazioni (e Defender diceva chiaramente che andava bene)
Ronnie, alquanto seccato, pretendeva la firma immediata ma alla fine si è arreso. Uscivo dalla chat senza che su quel comunicato ci fosse stato alcun voto.
Il giorno dopo, come promesso, ho mandato le mie modifiche e integrazioni. Tenete conto che erano poche proprio perchè ero disposto al compromesso e a mostrare finalmente una certa unità nel partito. Le mando, sicuro dell'approvazione, a Defender, Ronnie e al segretario.
Nel pomeriggio Gianfranco si dimette.
Poco dopo le dimissioni Ronnie si fa vivo e mi dice chiaramente che le cose rispetto a ieri erano cambiate, che nella nuova situazione non accetta modifiche, che il giorno precedente per puro opportunismo aveva fatto sembrare vicino un compromesso, che non voleva far vedere che aveva dovuto cedere qualcosa, che con le dimissioni di Gianfranco ora poteva puntare direttamente al partito, che non aveva più bisogno di pacificazione, che se mi fossi sottomesso a lui sarebbe stato meglio per me.
Ovviamente gli ho fatto sapere che senza quelle modifiche non lo avrei firmato e pensavo si chiudeva tutto lì visto che con le dimissioni di Gianfranco si apriva una nuova fase.
Però ieri sera Ronnie prega Defender di postare il comunicato dicendogli che c'è l'accordo. Defender, spero per ingenuità, lo posta fidandosi.
Ovviamente come avete visto, faccio sapere che io non l'ho firmato e che non è mai stato votato. Quindi c'è stata l'ennesima incredibile violazione.
Tutto il resto lo potete vedere in questo topic
http://www.politicaonline.net/forum/...=491648&page=6
Ronnie nega tutto nonostante le cose siano evidenti e si inventa accordi, mie accettazioni, voti mai esistiti. Insomma vergognose bugie.
Contatto il segretario che mi dice chiaramente che anche a lui Ronnie aveva detto che c'era l'accordo sul suo testo e che quindi poteva postarlo.
Il segretario mi dice che non è d'accordo con Ronnie, che non è stata una cosa giusta ma pensa sia meglio lasciar perdere e parlarne in congresso, dove sicuramente, se mi fossi fidato di lui, avremmo potuto ridimensionarlo.
Io dico che il congresso non mi interessa e che chiedo, tenuto conto delle palesi violazioni a senso unico, un intervento del segretario in quel topic con una critica (anche minima) a Ronnie.
Ovviamente non c'è stata, non so se per paura o amicizia di anni verso Ronnie.
Una mancanza di coraggio a mio avviso che danneggia forse definitivamente l'immagine del segretario che a un occhio esterno sembra completamente impotente di fronte alle malefatte del coordinatore
Stamattina il segretario mi prospetta il prossimo congresso dove già vi anticipo che non cambierà assolutamente nulla. Il peggio che può succedere a Ronnie è rimanere nella sua carica.
Ma il caro Stalin potrebbe benissimo puntare alla massima carica.
In ogni caso il partito è in profonda crisi, tanti iscritti e pochissimi giocatori ed è portatore di una visione retrograda del gioco, dove l'unico che può e deve divertirsi è lo stesso Ronnie.
Una politica di immobilismo, dovuta ai diktat del coordinatore.
In camera oltre a Ronnie non c'è nessuno, tranne l'ottimo Perplesso, che spero possa rendersi conto della situazione indecente nel partito e che meriterebbe molto più spazio visto che i suoi interventi in camera sono apprezzatissimi da tutti (oltre ad avere idee molto condivisibili)
Nel partito mi dispiace in particolare per Valerio, persona che stimo molto, che non gioca per i miei stessi motivi e che vorrebbe giustamente che la politica non fosse rinchiusa nel gioco (dove tra l'altro non è nemmeno protagonista) ma uscisse nella realtà.
E mi dispiace anche per MariaVittoria che già si è presa gli insulti del Ronnie qualche giorno fa e che ha sempre dato contributi ottimi per quanto ho potuto vedere.
E' molto probabile che Ronnie arrostirà qualsiasi presa di posizione diversa da lui, il partito continuerà forse ad avere tanti voti (tutti pvt) ma non esisterà in Camera.
E il PDL sarà sempre più solo nell'arco politico.
In ogni caso ho deciso di lasciare il partito per evidente incompatibilità con chi non rispetta le regole e sa solo insultare tutti, in un misto continuo di volgarità e stupidità.
Non voglio stare in un partito dove le violazioni delle regole e le offese continue di una singola persona vengono minimizzate
Non voglio stare in un partito dove i massimi dirigenti oltre a zittire il dibattito interno non fanno, rimandando le decisioni e i giudizi sulle palesi violazioni.
Non capisco questa smania di coprire certe vergogne quando ormai la frittata era fatta.
Dirigenti che poi professano il cambiamento, richiedono espressamente la fiducia (sia Ronnie che Meridionale continuavano a dirmi di fidarmi di loro, ecco i risultati) ma poi probabilmente muoveranno solo le cariche tra le stesse persone.
Spero comunque che dal prossimo congresso ci sia una spinta di novità e che Ronnie sia messo all'angolo (se non escluso definitivamente come merita). Vi ricordo che quando venne nel partito diceva che ormai era stanco della politica, che veniva con massima umiltà e che si sarebbe occupato solo del lato giuridico
Invece aderisco convintamente a Progetto Liberale, dove ci sono persone che stimo convintamente (in primis supermario), dove c'è e ci sarà democrazia interna, dove potrò condividere le mie idee sul gioco e sui miei valori sapendo che sono condivise, dove c'è un interessante dibattito interno. Insomma un partito dove ci sono persone serie e non come Ronnie e rispetto delle opinioni altrui. Spero che andando nel loro partito si vada verso la grande unità dei liberali. Vado in un partito che era stato quasi semidistrutto da Ronnie (cosa che farà anche nel PDL) ma si sta riprendendo alla grande, puntanto sui valori, un programma ideologico di qualità e una voglia chiaramente espressa di rinnovamento del gioco.
Ringrazio per la solidarietà i tantissimi forumisti che pubblicamente e in privato hanno sostenuto le mie posizioni e hanno chiaramente capito da che parti venivano le violazioni, gli insulti e il gioco sporco.
Newborn
ex prurito fastidioso del PDL