Leonardo Boff ,teologo della liberazione, ci spiega che i "lefebrviani" sono gli strumenti di un complotto reazionario di Benedetto XVI.
LEFEBVRIANI: BOFF, RATZINGER RISCHIA SCISMA DEI PROGRESSISTI Di Roberto Cattani
BELEM (BRASILE)- La revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani fa parte di un progetto conservatore di Papa Benedetto XVI, che potrebbe portare ad uno scisma in seno alla Chiesa cattolica: lo ha detto all'ANSA il teologo brasiliano Leonardo Boff, uno dei fondatori della Teologia della Liberazione, che partecipa a Belem al World Social Forum. "La concessione del perdono ai lefebvriani è sorprendente, e per molti settori della Chiesa addirittura scandaloso - ha detto Boff -. E' chiaro che fa parte della logica di Papa Benedetto XVI, che intende unificare la Chiesa conservatrice, tradizionalista, che prende le distanze dal Concilio Vaticano II, e per questo progetto, per lui, i lefebvriani sono alleati naturali". "Così - ha proseguito il teologo francescano - il Papa rafforza le sue posizioni e crea un'unità più monolitica della Chiesa, che non è un'unità aperta al dialogo, un'unità di comunione".
"Posso solo dire - ha aggiunto ancora Boff, che era stato condannato per le sue tesi progressiste da Ratzinger quando questi era prefetto della Congregazione della Fede - che ritengo deprecabile questo passo del Papa, anche perché ho il fondato sospetto che i lefebvriani non si accontenteranno di questa vittoria, passeranno presto ad esigere di più, fino ad arrivare ad una revisione del Concilio Vaticano II. E una cosa del genere, se si dovesse arrivare a tanto, potrebbe portare addirittura ad uno scisma nella Chiesa, perché il Concilio Vaticano II è universale, e una rottura con le sue conquiste è una rottura nel corpo della Chiesa".
http://www.ansa.it/opencms/export/si...875155979.html