Pil: Istat, Sud 'zavorra' d' Italia
Il Pil ai prezzi di mercato per abitante, misurato dal rapporto tra Pil nominale e numero medio di residenti nell'anno, aumenta del 3,0% a livello Italia
Sud 'zavorra' d'Italia. Tutte le aree geografiche della penisola nel 2007 hanno registrato una crescita del Pil superiore alla media nazionale (1,5%). Unica eccezione è il Mezzogiorno, che si è fermato allo 0,7%. I dati sono contenuti nei 'Principali aggregati dei conti economici regionali' relativi all'anno 2007, diffusi dall'Istat. Nel Nord-Ovest la crescita è stata dell’1,6% mentre nel Centro ha raggiunto l'1,7% e al Nord-Est l'1,9%. Il Pil ai prezzi di mercato per abitante, misurato dal rapporto tra Pil nominale e numero medio di residenti nell'anno, aumenta del 3,0% a livello Italia. Tale andamento è il risultato di una dinamica differenziata tra le ripartizioni geografiche: la crescita è pari al 3,2% nel Nord-Ovest, al 3,3% nel Nord-Est, al 2,4% nel Centro e al 2,6% nel Mezzogiorno.
I valori assoluti relativi alle ripartizioni centro-settentrionali risultano, comunque, più elevati di quelli del Mezzogiorno: 31.246 euro nel Nord-Ovest, 30.765 euro nel Nord-Est e 28.574 euro nel Centro, contro i 17.552 euro del Mezzogiorno. Passando all'approfondimento fatto dall'Istituto di statistica sulle diverse aree, emerge la crescita al Nord-Ovest è spiegata principalmente dall'andamento dell'attività dei servizi, settore nel quale il valore aggiunto in termini reali registra un incremento del 2,2%, a fronte di dinamiche più contenute nel settore industriale (+0,5%) e di una flessione del valore aggiunto nel settore agricolo (-0,2%). La spesa delle famiglie per consumi finali aumenta dell'1,3%, un risultato analogo al dato nazionale.
La crescita più elevata si registra al Nord-Est (+1,9%), grazie al buon andamento del valore aggiunto nell'agricoltura (+3,6%), nel terziario (+2,2%) e nell'industria (+1,6%). Al centro la crescita del Pil (+1,7%) è determinata dai risultati positivi nei tre settori economici: il valore aggiunto risulta in aumento nell'agricoltura dello 0,5%, nell'industria dell'1,5% e nei servizi del 2,0%. Nel Mezzogiorno, a livello settoriale, la crescita del valore aggiunto è sempre inferiore a quella del Centro-Nord (+0,7% nell'industria, contro +1,1% e +0,9% nei servizi, contro +2,2%). Mentre nel settore agricolo si registra addirittura un calo (-2,2%, contro +1,5% del Centro-Nord).
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