Pista prioritaria
Quali sono i quattro mori regalati al Cavaliere?
di
Paolo Maccioni
Si può dare una lettura enigmistica alla vicenda della consegna al cavaliere della bandiera coi quattro mori bendati, vicenda che si è consumata presso il preistorico “magazzino Losa”.
La bandiera dei quattro mori è il simbolo della Sardegna: alle marce ed ai concerti viene sventolata da chi tiene a sottolineare di essere sardo e vuole con orgoglio farsi riconoscere come tale. È l’adesivo che con altrettanto orgoglio gli emigrati isolani nel mondo attaccano sulla propria auto.
Forse non era proprio quella, forse la bandiera del partito si distingue da quella dell’Isola per il tipo di sottigliezza con cui l’esperto distingue una borsa firmata da una contraffatta.
Ma agli occhi di tutti i Sardi la bandiera quella è, in essa si riconoscono. Senz’altro i mori della bandiera in questione hanno lo sguardo puntato verso destra; di sicuro sono bendati. È pur vero che le bandiere per loro natura girano col vento. Ma quella consegnata era bella ripiegata.
Lussu non l’avrebbe fatto nemmeno sotto minaccia di partecipare al Grande Fratello.
La chiave enigmistica della vicenda me la fornisce uno specialista di anagrammi.
Anonimo, ma non per me, e da molti conosciuto come “l’anagrammista della trasmissione radiofonica Buongiorno Cagliari”. È lui ad avermi passato (e di ciò lo ringrazio) un anagramma che rivela il vero significato del nome di chi ha consegnato quella bandiera al galantuomo in questione. Efisio Trincas, fra i tanti anagrammi, produce l’efficace ed attualissimo: Santifico Sire.
Scrittore