Dal carcere in Brasile In una intervista alla tv franco-tedesca Arte
Battisti dalla cella in Brasile:
««L'Italia mi fa paura, non tornerò vivo»
L'ex terrorista rosso: «Ci sono cose che si possono ancora scegliere, come il momento della propria morte»

PARIGI - «Non andrò in Italia, non arriverò vivo in Italia, ho troppa paura. Ci sono cose che si possono ancora scegliere, come il momento della propria morte»: lo ha detto Cesare Battisti, l'ex terrorista rosso fuoruscito prima in Francia, poi in Brasile, dove è attualmente in carcere in attesa di sentenza sulla propria estradizione. Battisti è stato intervistato dalla tv franco-tedesca Arte.

L'INTERVISTA - «Non penso che lascerò scegliere la mia morte agli altri, all'ingiustizia del governo italiano» ha aggiunto Battisti, intervistato nella sua cella di Papuda, vicino a Brasilia. L'ex terrorista dice poi alla televisione Arte di vivere molto male la reclusione e ribadisce la sua innocenza: «dopo 30 anni - ha detto - mi mettono in prigione per crimini che non ho mai commesso. Non ho mai ucciso, ma ho fatto parte di un'organizzazione armata, ho fatto delle rapine, ero un militante qualunque e mi hanno fatto diventare un mostro, un assassino». L'intervista sarà trasmessa sulla rete franco-tedesca sabato prossimo alle 19.

NAPOLITANO - Sull'estradizione di Battisti si è espresso sabato scorso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Di recente ho dovuto mostrare rigore nei rapporti con i capi di Stato di Francia e Brasile per trattamenti incomprensibilmente indulgenti riservati a terroristi condannati per fatti di sangue e da lungo tempo sottrattisi alla giustizia italiana», così aveva detto il presidente riferendosi evidentemente ai casi di Marina Petrella e Cesare Battisti. Sui quali Napolitano ha aggiunto: «Spero che la mia voce sia ascoltata».

LA RUSSA - Il ministro della Difesa Ignazio La Russa è intervenuto per commentare dopo le dichiarazioni dell'ex terrorista rosso: «Quella di Battisti è una sfrontatezza senza limiti. Se davvero meditava il suicidio avrebbe potuto pensarci dopo gli omicidi da lui commessi».


11 maggio 2009



http://www.corriere.it/cronache/09_m...4f02aabc.shtml