Facebook, arriva il 'cerca segreti' su web

[Alessandro]

Facebook, arriva il 'cerca segreti' su web
Ho perso la verginità, odio il mio capo, ho copiato il compito: sono alcune delle frasi rivelata da Openbook

di Michele Cassano

ROMA - Ho perso la verginità, odio il mio capo, non dirlo a nessuno, ho copiato il compito. Sono alcune delle frasi che consiglia di digitare il nuovo sito Openbook, un vero e proprio 'cerca segreti' ideato da tre ingegneri di San Francisco per dimostrare le carenze nel controllo della privacy da parte di Facebook.

Basta digitare una o più parole ed ecco apparire i post inviati negli ultimi giorni che le contengono. Messaggi nati nel social network, ma che ora circolano liberamente sul web. A differenza del motore di ricerca interno di Facebook, lo strumento scova le informazioni rese pubbliche dalla società di Mark Zuckerberg e compagni attraverso le applicazioni lanciate il 21 aprile, che aprono la comunità al resto del web e che hanno scatenato una valanga di critiche. "Il nostro sito è solo una parodia, ma lo scopo è serio - scrivono i programmatori di Openbook - Vogliamo che Facebook faccia tornare private le informazioni di cui dispone, per far sì che questo sito e altri come questo non funzionino più". L'elenco delle ultime ricerche compiute dimostra che la caccia alle informazioni più intime e personali è cominciata.

Spesso le rivelazioni sembrano scritte apposta per essere divulgate al massimo, oltre volte l'impressione è che gli utenti non siano perfettamente consapevoli del destino finale delle conversazioni in rete e gestiscano le proprie comunicazioni in modo non molto diverso rispetto alle e-mail. "Il punto - scrivono i creatori di Openbook - è che Facebook non esplicita con chiarezza quali informazioni diventeranno pubbliche". Districarsi tra le norme della privacy di Facebook non è affatto semplice, tanto che recentemente il New York Times ha calcolato che l'informativa del colosso Internet contiene 5.830 parole, 1.287 in più della Costituzione americana e che per rendere i propri dati almeno parzialmente privati occorre cliccare su 50 impostazioni e 170 opzioni. L'Electronic Frontier Foundation ha pubblicato invece un prospetto che mostra come dal 2005 ad oggi sia peggiorata la politica della privacy di Facebook.

Gli attacchi a Zuckerberg, 26 anni appena compiuti, ormai si moltiplicano. Il Business Insider, ad esempio, pubblica una conversazione tra il fondatore di Facebook ed un amico che dimostrerebbe la sua totale indifferenza nei confronti della privacy. Lo stesso blog a marzo accusò Zuckerberg di aver rubato le idee e i codici di un progetto universitario molto simile, HarvardConnection, diventato ConnectU, per il suo tornaconto. Sono diversi ormai i siti che consigliano di cancellare il proprio profilo sul social network. Uno di questi ha indetto il Quit Facebook Day, invitando a staccare la spina il 31 maggio, ma al momento non pare aver riscosso grande successo.

La stragrande maggioranza dei 400 milioni di utenti sembrano non avere nessuna intenzione di lasciare la community a dispetto dei dubbi sollevati. Un capitale che fa gola a molti e che quattro ragazzi americani promettono di intaccare. In pochi giorni sono riusciti a raccogliere una certa notorietà e fondi sufficienti a lanciare il progetto Diaspora: un social network, che nascerà a settembre e che si propone come l'anti-Facebook proprio perché garantirà agli utenti pieno controllo sui propri dati personali.

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Ma non abbiamo sempre detto che è impossibile cancellare il proprio profilo da fb?

:gratgrat:

[Rexal]

Ma se alla gente piace sputtanarsi online (e lo sanno che si stanno sputtanando) ma perchè rompere i coglioni?

[Amalie]

Ma se alla gente piace sputtanarsi online (e lo sanno che si stanno sputtanando) ma perchè rompere i coglioni?

sono daccordo :sofico:

[Rexal]

sono daccordo :sofico:

sto anche io su facebook, ma non mi metto a sputtanare la mia vita quotidiana neanche con gli amici. C'è qualche foto, ma per il resto è solo cazzeggio. Mi pare che la gente lo usi come se fosse un blog in cui dire quando si sta preparando il caffè, quanto hanno scopato l'altra sera, se sono stati sgridati dalla mamma.

Io non mi metto a parlare del mio capo, delle mie cose private in una pagina col mio nome e cognome. So cosa posso pubblicare e cosa non posso pubblicare. Di sconosciuti (non conosciuti personlamente, intendo) ne ho una decina al massimo, ma so che di loro, comunque, mi posso fidare.

Ci sono poi i cretini che usano male lo strumento, questo non significa che debba ogni volta sentirmi dire che la privacy su FB è utopia. Lo so già da tempo e quindi mi adeguo.

[Fenris]

Questi soloni anti-Facebook hanno rotto i coglioni. Ormai lo sanno anche i sassi che quello che si scrive là è almeno in parte pubblico, le opzioni sulla privacy sono tante proprio perchè sono dettagliate e ognuno è libero di scegliere (in modo chiaro e semplice) se mostrare o non mostrare ogni singolo dettaglio di ciò che compone il proprio profilo, si tratta di un mezzo di comunicazione sia individuale del tutto rivoluzionario (con un clic istantaneo invito 200 amici alla mia festa di compleanno senza spendere una lira, invece che mandando 200 sms mettendoci mezza giornata e spendendo 20 euro), sia, novità assoluta, di massa ma a disposizione di chiunque, a differenza di TV, radio e giornali. Nessuno è disposto a rinunciarci a queste condizioni, se ne dovrebbero fare una ragione. E' inutile che continuino a dire "cancellatevi, cancellatevi, cancellatevi perchè la vostra privacy è a rischio", ormai sarebbe come dire "buttate via il telefonino perchè ve lo intercettano". La risposta del 99% di chi ne fa uso sarebbe "sticazzi".

Basta usare un minimo di criterio quando si scrive su Facebook e si evita qualsiasi problema. Chi scrive questi articoli parte dal presupposto che la gente sia deficiente e incapace di autotutelarsi, ma non capisce due cose:

1) Non tutti lo sono e molti ne sono perfettamente capaci.

2) Gli altri si mettono nei casini da soli anche senza Facebook.

Quindi basta rompere i coglioni, una volta per tutte.

[Wasabi]

sto anche io su facebook, ma non mi metto a sputtanare la mia vita quotidiana neanche con gli amici. C'è qualche foto, ma per il resto è solo cazzeggio. Mi pare che la gente lo usi come se fosse un blog in cui dire quando si sta preparando il caffè, quanto hanno scopato l'altra sera, se sono stati sgridati dalla mamma.

Io non mi metto a parlare del mio capo, delle mie cose private in una pagina col mio nome e cognome. So cosa posso pubblicare e cosa non posso pubblicare.

Ci sono poi i cretini che usano male lo strumento, questo non significa che debba ogni volta sentirmi dire che la privacy su FB è utopia. Lo so già da tempo e quindi mi adeguo.

Quoto in tutto e per tutto.

[Amalie]

sto anche io su facebook, ma non mi metto a sputtanare la mia vita quotidiana neanche con gli amici. C'è qualche foto, ma per il resto è solo cazzeggio. Mi pare che la gente lo usi come se fosse un blog in cui dire quando si sta preparando il caffè, quanto hanno scopato l'altra sera, se sono stati sgridati dalla mamma.

Io non mi metto a parlare del mio capo, delle mie cose private in una pagina col mio nome e cognome. So cosa posso pubblicare e cosa non posso pubblicare. Di sconosciuti (non conosciuti personlamente, intendo) ne ho una decina al massimo, ma so che di loro, comunque, mi posso fidare.

Ci sono poi i cretini che usano male lo strumento, questo non significa che debba ogni volta sentirmi dire che la privacy su FB è utopia. Lo so già da tempo e quindi mi adeguo.

i ho due profili :sofico: e cmq anche in quello reali dove ho solo persone che conosco personalmente (amici e parenti) non scrivo cose private e troppo personali...... si leggono delle robe in giro per non parlare poi delle foto alla mercè di tutti :giagia:

[Amalie]

Questi soloni anti-Facebook hanno rotto i coglioni. Ormai lo sanno anche i sassi che quello che si scrive là è almeno in parte pubblico, le opzioni sulla privacy sono tante proprio perchè sono dettagliate e ognuno è libero di scegliere (in modo chiaro e semplice) se mostrare o non mostrare ogni singolo dettaglio di ciò che compone il proprio profilo, si tratta di un mezzo di comunicazione sia individuale del tutto rivoluzionario (con un clic istantaneo invito 200 amici alla mia festa di compleanno senza spendere una lira, invece che mandando 200 sms mettendoci mezza giornata e spendendo 20 euro), sia, novità assoluta, di massa ma a disposizione di chiunque, a differenza di TV, radio e giornali. Nessuno è disposto a rinunciarci a queste condizioni, se ne dovrebbero fare una ragione. E' inutile che continuino a dire "cancellatevi, cancellatevi, cancellatevi perchè la vostra privacy è a rischio", ormai sarebbe come dire "buttate via il telefonino perchè ve lo intercettano". La risposta del 99% di chi ne fa uso sarebbe "sticazzi".

Basta usare un minimo di criterio quando si scrive su Facebook e si evita qualsiasi problema. Chi scrive questi articoli parte dal presupposto che la gente sia deficiente e incapace di autotutelarsi, ma non capisce due cose:

1) Non tutti lo sono e molti ne sono perfettamente capaci.

2) Gli altri si mettono nei casini da soli anche senza Facebook.

Quindi basta rompere i coglioni, una volta per tutte.

poi non so se avete notato... se un vostro amico commenta una foto di qualcuno altro che le ha invece rese private seguendo il link accedete ugualmente a quell'album che contiene la fotorepapelle: alla faccia della privacy

[Rexal]

poi non so se avete notato... se un vostro amico commenta una foto di qualcuno altro che le ha invece rese private seguendo il link accedete ugualmente a quell'album che contiene la fotorepapelle: alla faccia della privacy

sappiamo anche questo, e quindi?

[Amalie]

sappiamo anche questo, e quindi?

molti non lo sanno per questo sicandalizzano