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  1. #1
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    Predefinito Un segnale dall'Inghilterra

    http://www.corriere.it/economia/09_gennaio_30/protesta_lavoratori_inghilterra_guido_santevecchi_ ff0a355c-eed2-11dd-ba39-00144f02aabc.shtml


    le tute blu: «Ci rubano il lavoro»
    Inghilterra, lavoratori in piazza contro gli operai italiani
    Protesta contro un'azienda che ha inviato nel Lincolnshire tecnici specializzati provenienti dal nostro Paese
    DAL NOSTRO INVIATO
    LONDRA - Migliaia di operai britannici sono scesi in sciopero per protestare contro altri lavoratori: italiani. È successo che una azienda italiana, la Irem, ha vinto regolarmente una gara d'appalto per costruire un nuovo impianto ad alta tecnologia in una raffineria della Total nel Lincolnshire, Nord dell'Inghilterra. Una commessa da 200 milioni di sterline. Ma nel cantiere la Irem ha portato un nucleo di tecnici specializzati venuti dall'Italia e da altri Paesi europei. Mercoledì le maestranze della Total hanno cominciato a protestare, sono scese in sciopero sostenendo che gli italiani "rubano i nostri posti"; hanno organizzato picchetti e issato cartelli con la scritta "British jobs for British workers": questa frase, Lavori britannici ai lavoratori britannici, era stata lanciata l'anno scorso dal primo ministro laburista Gordon Brown .


    LA PROTESTA - Sono arrivati i cronisti dei giornali locali, di qualche tabloid londinese pronto a montare sulla storia degli «stranieri ladri di lavoro». Si sono mossi anche i sindacati, per sostenere che la Total avrebbe dovuto dare la preferenza alle aziende e alla manodopera del posto, già colpita dalla crisi. La compagnia francese ha risposto che la società italiana si è portata i suoi tecnici perché aveva bisogno di gente esperta e che nessun locale è stato licenziato, quindi non c'è stato proprio nessun furto di posti. Comunque lo sciopero va avanti ormai da tre giorni e si sta allargando ad altre regioni della Gran Bretagna: da North Killingholme, villaggio nel Nord dell'Inghilterra citato sulle carte geografiche solo perché' lì c'è la grande raffineria della Total teatro dello scontro, la protesta si è diffusa al Galles e anche alla Scozia. Da caso locale, è diventata la prima notizia dei tg della Bbc. Il ministro dell'Ambiente Hilary Benn è intervenuto per dire che gli inglesi «hanno il diritto di ricevere una risposta» dal governo.

    SCANDALIZZATI - «Noi chiediamo solo che Gordon Brown mantenga la sua promessa: British jobs for British workers», gridano le tute blu inglesi, gallesi e scozzesi che sono unite da scioperi di solidarietà in una mezza dozzina almeno di impianti. Nessuna solidarietà per i circa trecento italiani venuti con la Irem e che sono alloggiati su una nave. I fotoreporter li hanno scrutati con i loro teleobiettivi per catturare immagini degli "usurpatori": qualcuno di loro ha reagito mostrando il dito medio o con il gesto dell'ombrello. I tabloid hanno finto di scandalizzarsi di fronte alla maleducazione.

    MODELLO WIMBLEDON - Però, nessuno a Londra sembra ricordare quello che gli studiosi chiamavano il "Modello Wimbledon": gli inglesi mettevano a disposizione il campo e poi imprese straniere e grandi gruppi internazionali erano invitati a giocare per rendere sempre più grande l'economia di Londra. Come con il torneo di tennis, vinto da tempo immemorabile da giocatori stranieri. Tutti felici, fino a questa crisi che riaccende anche la xenofobia.

    Guido Santevecchi 31 gennaio 200

  2. #2
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    Question

    Questa protesta proprio non la capisco.

    La Irem ha vinto regolarmente la gara d'appalto e ha tutto il diritto di portare i tecnici che vuole (Si parla di tecnici specializzati).. che siano siciliani o di Nordkapp non fà differenza.
    Mica hanno ottenuto questo lavoro emigrando clandestinamente in Inghilterra

    D'altro canto bisogna anche capire i lavoratori inglesi che, con i venti di crisi che soffiano più che mai, penso siano discretamente "agitati".

  3. #3
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    Predefinito

    in inghilterra mettono un tetto sui lavoratori autoctoni da assumere (a favore delle masse allogene) e poi se la prendono con ditte europee? modello di anti-società in assoluto

    http://euro-holocaust.splinder.com/p...#more-19723650

  4. #4
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    Predefinito

    Si vede che le tensioni etniche suscitate in GB da leggi innaturali, e represse fino ad ora, cercano di sfogarsi sui 300 tecnici italiani specializzati andati lì per il tempo di una commessa....
    Tanto se a dire qualcosa contro i musulmani, i neri e l'immigrazione in genere ecc...si rischia in Inghilterra di essere garrotati sulla pubblica via, a dire di tutto contro gli itagliani non si rischia niente, anzi si fa anche bella figura

  5. #5
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    Ma come... fino a un secondo fa i siciliani erano africani, musulmani travestiti, etc. ...e ora tutti a difenderli ("ditte europee, italiani")

    Scherzo...

    Io penso che quando c'è la crisi economica pesante scatta il meccanismo dell'homo homini lupus.
    Nessuno è più amico di nessuno.
    Forse la crisi economica porterà alla disgregazione degli stati nazionali europei... la Bretagna, la Lombardia, la Catalogna andranno per fatti loro...
    Ma non basterà... scoppieranno le guerre anche tra Milano e Brescia, e tra Varese e Bergamo....
    Si va verso un nuovo Medio Evo.
    Lotte tra contee, tra valvassori e valvassini sempre più piccoli e chiusi.
    Il potere pubblico degli stati nazionali, la forza egemonica verrà meno, stritolata come in una morsa dalle istanze localistiche dal basso e dall'UE dall'alto.
    E' inutile pensare alla Padania o ad altri progetti di stati medi o medio-grandi.
    Non si salverà nessuno.
    La frantumazione sarà totale.

    Tra qualche secolo si ricomincerà con le aggregazioni.... un nuovo Impero multinazionale paragonabile al Sacro Romano Impero o all'Impero austroungarico... poi nuove nazioni....

    No, non è proprio tempo di Padania, ma di Lombardia, di Venezia, di Piemonte, Emilia, Toscana... ognuna per fatti suoi...

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da McGiron Visualizza Messaggio
    D'altro canto bisogna anche capire i lavoratori inglesi che, con i venti di crisi che soffiano più che mai, penso siano discretamente "agitati".
    Già.
    E il gesto dell'ombrello e quello del dito medio
    ha contribuito ad agitarli ancor di più.

  7. #7
    Non si fitta ai terroni.
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    I terroni se ne stiano in terronia. Solidarietà agli inglesi.

  8. #8
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    In Inghilterra è nata la industria manifatturiera.

    Oltre due secoli or sono vi fu una rivolta nel comparto tessile, perché le macchine portavano via il lavoro manuale. Pertanto meno necessità di mano d’opera, diminuzione della paga oraria.

    La rivolta era la contestazione contro il padrone, perché rappresentava il capitale che permetteva l’avvento delle macchine.
    Iniziava così la lotta tra l’uomo ed il capitale il quale opera per accantonare il cittadino che lavora.

    Oggi con questo piccolo avvenimento in Inghilterra inizia inconsapevolmente una situazione di porsi in modo completamente diverso verso la realtà.

    Non la lotta contro il capitale ma la lotta verso chi si sostituisce nel campo lavorativo.

    Non più una lotta tra due forze il lavoro ed il capitale. Ma vi è un passo avanti, una lotta etnica verso chi invade.

    Ossia non lotta contro il terzomondista che ad un cero punto non da fastidio perché non diventerà mai specializzato, ed al massimo, se diventa specializzato, viene assorbito dal limbo tritatutto del terziario.

    Qui è la lotta tra due etnie che sono da un punto di vista produttivo pressoché similari.

    E’ un segnale.

    L’etnismo non è morto, e si sostituisce alla lotta di classe
    Tutto il disegno di dividere i cittadini in classi va a farsi benedire, la classe formalizzata dalla ideologia viene sostituita dalla etnia.

    Finché tutti credevano ad uno sviluppo infinito allora il vecchio concetto di lotta di classe poteva anche servire, ma in una crisi enorme, irreversibile e duratura per un lunghissimo periodo, allora prende il sopravvento il concetto etnico, anche se mascherato.

    Un primo timido accenno alla lotta di etnia. E’ di questo che la partitocrazia ha paura.
    Perché alle condizioni attuali è un processo irreversibile.

  9. #9
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    apoggio pieno e incondizionato alle tute blu britanniche (scioperano anche gallesi e scozzesi non solo inglesi).

    Il lavoro prima va dato agli abitanti della propria comunità-popolo..poi agli altri.

    Questo non è razzsimo ma una cosa normale...in Veneto prima il lavoro ai veneti poi agli immigrati e italiani.

    WSM

  10. #10
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    Predefinito

    Questa a torto o ragione è la prima bolla che esplode.
    Potrebbe morire sul nascere.

    Ma se vogliono salvare la ricchezza virtuale devono mantenere la crisi.
    Altrimenti potrebbe crearsi il panico verso le banche.

    Ma se la crisi si sviluppa e si incancrenisce, allora crolla la diga.

    Non per nulla il nostro Ministro degli interni, appartenente al partito che più ha fatto per la immigrazione onde seguire il disegno della globalizzazione, si mette a cercare di combinare qualcosa anche se molto svogliatamente.

    Il ministro va al rallentatore perché forse continua a sperare nella fede palladiana che ispira il suo partito, e attende che qualcosa succeda per salvare il sistema partitocratrico creato dalla globalizzazione.

 

 
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