La blasfemia nel cuore della Chiesa Cattolica: sulla questione "negazionistica"
- Il Governatore del Veneto, Giancarlo Galan, dice che padre Floriano Abrahamowicz (chiare ascendenze giudaiche, perciò non imputabile di "anti-semitismo"), dopo le sue affermazioni dubbiose riguardo la questione del genocidio ebraico, dovrebbe abbandonare l'abito talare.
- Il rabbino israeliano David Rosen, per le affermazioni di monsignor Richard Williamson, definite "negazionistiche" e la revoca della scomunica ai lefevbriani, afferma che ci sono gravi lacune nel funzionalmento interno del Vaticano (sic) e che l'intera Chiesa Cattolica è contaminata (sic).
- Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il leader (formale) del Partito Democratico, Walter Veltroni, affermano che non si può negare il genocidio ebraico e che tale negazione e ancora più grave se opera di un sacerdote.
Questi sono tre esempi di personalità estranee alla Chiesa Cattolica, ma che si arrogano il diritto di fare
affermazioni lesive dell'autorità ecclesiastica. La
questione "negazionistica", che ha preso il posto sui giornali rispetto alla guerra israelo-palestinese, forse occulatamente, esonda, così, dall'ambito storico (attenzione! Indipendentemente che si creda o meno al genocidio ebraico. Questo è un punto molto importante) per trasfigurarsi in altro, diventando, come denunciano alcuni ormai da tempo, fede religiosa, spesso imposta per legge e con pene carcerarie, come, ad esempio, in Germania.
Ossia... l'Inquisizione...
Tale nuova fede è stata ribadita oggi dal portavoce vaticano,
Federico Lombardi, il quale ha affermato che
negare il genocidio ebraico è negare la Croce (sic).
Ossia, negare un evento storico, estraneo alla figura cristica, sarebbe negare la stessa figura cristica. Il tutto viene giustificato con l'idea che chi non riconosce il male scatenatosi durante la Seconda Guerra Mondiale, non può riconoscere la salvezza che viene da Dio. Ma, appunto, quello è un evento storico e
ogni evento storico viene, da sempre, dibattuto, compresa la presenza storica di Gesù Cristo. Questo, però, non scandalizza alcuno, mentre scandalizzano i dubbi su un momento storico del secolo passato.
Non potrebbe essere altrimenti:
il dio (unico... Quello della Moschea Blu di Istanbul...) dei nostri giorni non è Dio.