Elezioni in Sardegna, M5S fuori. “Grillo non concede l’uso del simbolo”
4 gennaio 2014:
I 5 Stelle non trovano l'accordo e lo staff di Casaleggio e dell'ex comico sembrano intenzionati a non permettere l'utilizzo del logo. Lo conferma anche Mario Puddu, primo cittadino del Movimento di Assemini. Delusione e rabbia tra gli attivisti. Alcuni di loro proclamano lo sciopero della fame
Domani è un altro giorno, ma anche l’ultimo. Lunedì 6 gennaio scade il tempo a disposizione per depositare il simbolo. E ancora non c’è l’accordo, o meglio, il via libera ufficiale da parte dello staff nazionale di Grillo e Casaleggio. E così il Movimento 5 Stelle, di ora in ora diventa più certo, non parteciperà alle elezioni regionali in Sardegna. Il voto è infatti previsto per il 16 febbraio, e ancora non esiste un candidato per la presidenza della Regione. Il motivo alla base di questa impasse apparentemente senza via d’uscita sono le divisioni fratricide in due gruppi che si sono rinforzate di riunione in riunione. Fino a oggi. Beghe locali, dunque, che dovrebbero essere risolte con il beneplacito di Roma.
La diplomazia dell’ultim’ora - Nessun comunicato, e forse nemmeno arriverà. Una sorta di silenzio-dissenso. Solo un fitto giro di telefonate tra attivisti ed esponenti del M5S. In queste ore è al lavoro la diplomazia dei parlamentari a 5 Stelle per trovare una mediazione dell’ultim’ora. Lavoro difficile – e pare – infruttuoso. In Sardegna vanno avanti, nel frattempo, gli incontri serrati fino all’ultimo tentativo dell’assemblea plenaria prevista per domenica 5 gennaio in un paese dell’Oristanese: un momento di partecipazione attiva e “rinascita”. E pensare che il Movimento alle ultime elezioni politiche era diventato, d’un solo balzo, la prima forza politica dell’isola, raggiungendo il 30 per cento dei voti (addirittura 37% nel Sulcis, roccaforte del centrosinistra). Un esordio di belle speranze con l’obiettivo regionale, quasi incubo bipartisan, che si è infranto sulla litigiosità.
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