Originariamente Scritto da
Halberdier
Sul Liechtenstein ho trovato ultimamente qualcosa di interessante (anche in riferimento al tuo thread
"Germania: niente nazismo con la monarchia"). Faccio un riassunto, dato che ci sono pezzi provenienti da un sacco di fonti diverse (oltre che mica tanto complete, data la piccola portata dell'evento).
La notte del 24 marzo 1939, approfittando della contemporanea assenza del Principe Francesco Giuseppe II e del Primo Ministro Josef Hoop, il Volksdeutsche Bewegung in Liechtenstein (VDBL), ovvero il raggruppamento filonazista del Principato, tenta (con l'appoggio delle SA e della Hitlerjugend del Vorarlberg) un colpo di Stato. Nel caso il piano fosse riuscito, i nazisti del Vorarlberg avevano già radunato, su iniziativa propria, circa 600 uomini armati per entrare nel Liechtenstein a "mantenere l'ordine" (va beh...). Il passo successivo sarebbe stata l'instaurazione di un regime filonazista e l'annessione al Reich. Ma il piano non era stato concordato con i vertici tedeschi, e le autorità della regione, venute a conoscenza della cosa, bloccarono l'ingresso dei volontari prima ancora dell'inizio dell'azione.
I golpisti decidono allora di agire da soli, con i pochi membri delle SA e della Hitlerjugend che erano riusciti ad arrivare nel Principato, occupando i ponti sul Reno e marciando su Vaduz, ma falliscono miseramente: i 20 rivoltosi che sorvegliano i ponti di Schaan sono costretti a barricarsi in un edificio da un centinaio di residenti armati di forconi e altri arnesi, per poi arrendersi ed andarsene. Gli altri (un'ottantina) verranno dispersi a Vaduz. Ci saranno una ventina d'arresti (la metà rilasciati poco dopo), tra cui Theodore Schaedler, leader del VDBL, inizialmente accusato di alto tradimento (reato che prevedeva la pena di morte) ma poi "graziato" ed esiliato. Altri ripareranno in Austria.
Intanto attorno al Principato accadono eventi "curiosi", anche se è abbastanza probabile che questi fatti non avessero legami diretti con il tentato golpe. Il 25 marzo la Svizzera mobilita le truppe di frontiera lungo il confine con la Germania, mentre il 26 i tedeschi concentrano forze militari nei pressi del lago di Costanza e nel Vorarlberg.
Pochi giorni dopo, all'inizio di aprile, una riunione a Schaan in cui si propugnava l'unione economica con la Germania viene interrotta dalla polizia del Liechtenstein.
Il 3 aprile la grande maggioranza degli aventi diritto di voto (circa il 95%, 2’492 su 2’610) firmano una petizione in cui si dichiara la propria fedeltà alla corona e si chiede la prosecuzione degli accordi economici con la Svizzera. Nei mesi successivi la Confederazione prenderà misure per aiutare l'economia del Liechtenstein.
Infine, alle successive elezioni parlamentari nel Principato il VDBL si dissolve nel nulla.