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  1. #171
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    so che i tedeschi consideravano gli svizzeri dei fratelli degenerati, traditori della razza e venduti alle mollezza della plutocrazia democratica, dovrei avere un libro, dove il diplomatico svizzero a Budapest Carl Lutz, giusto delle nazioni e che salvo' 60.000 ebrei nelle case protette di Budapest a un certo punto venne preso a insulti dal plenipotenziario tedesco Edmund Veesenmeyer e anche da Adolf Eichmann
    Una cosa del genere.
    Hitler nel 1942 disse che « A uno Stato come la Svizzera, che non è che una pustola sulla faccia d’Europa, non può essere consentito di continuare. »
    Citazione Originariamente Scritto da Rusky Visualizza Messaggio
    Un mio Zio andò a lavorare in Svizzera (anni '60), in una fabbrica di motori ...marini. Lì incontrò una vedova con la quale ebbe una duratura relazione.
    Questa vedova aveva un figlio diciottenne soggetto al servizio di leva svizzero: aveva in casa tutto l'equipaggiamento, tra cui una mitragliatrice. Una mitragliatrice!
    "Se questo sistema fosse adottato in Italia il giorno dopo scoppierebbe la guerra civile!", mi diceva ridendo mio Zio, di sicura fede comunista...
    Periodicamente, una volta o due l'anno, questo ragazzo riceveva una telefonata: "Fatti trovare tra due ore all'angolo tra la xxxStrasse e la yyyStrasse. Passerà un camion a prenderti." Dopodiché spariva per quindici giorni, con mitragliatrice e con tutto...
    Per non parlare del sistema di fortificazioni....
    Se il Regio Esercito italiano avesse provato a passare per la Svizzera avrebbe fatto una figura rispetto alla quale la Campagna di Grecia sarebbe apparsa come una brillante vittoria.
    Mitragliatrici non saprei, a quanto ne so non faceva parte dell'equipaggiamento personale, ma all'epoca il "Fass57", benché chiamato fucile d'assalto, in effetti ne aveva l'aspetto, oltre a sparare proiettili decisamente potenti. La cartuccia 7.5x55 è la stessa che si usava nei fucili della seconda guerra mondiale (e che oggi si usa sulle mitraglitrici); se i sovietici per il Kalashnikov utilizzarono cartucce da fucile accorciate, in Svizzera non si fece manco quello.
    Dunque è possibile che quando diceva "mitragliatrice" tuo zio parlasse di questo:


  2. #172
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    Una cosa del genere.
    Hitler nel 1942 disse che « A uno Stato come la Svizzera, che non è che una pustola sulla faccia d’Europa, non può essere consentito di continuare. »

    Mitragliatrici non saprei, a quanto ne so non faceva parte dell'equipaggiamento personale, ma all'epoca il "Fass57", benché chiamato fucile d'assalto, in effetti ne aveva l'aspetto, oltre a sparare proiettili decisamente potenti. La cartuccia 7.5x55 è la stessa che si usava nei fucili della seconda guerra mondiale (e che oggi si usa sulle mitraglitrici); se i sovietici per il Kalashnikov utilizzarono cartucce da fucile accorciate, in Svizzera non si fece manco quello.
    Dunque è possibile che quando diceva "mitragliatrice" tuo zio parlasse di questo:

    Probabile...
    Sicuramente in Svizzera la presenza ebraica era forte, ma nel 1942 Hitler aveva ben altre gatte da pelare che non la Svizzera...

  3. #173
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Senza contare che tutta la Svizzera è condizionata dal suo sistema di autodifesa.
    Qualcuno ha mai fatto in auto il Passo della Furka, ad esempio?
    https://it.wikipedia.org/wiki/Passo_della_Furka
    Mai nome fu più azzeccato: l'ho fatto, ovviamente in estate, tre anni fa, snobbando il treno navetta, e mal me ne incolse, ho ancora i capelli dritti.
    Si chiude con la dinamite la galleria ferroviaria e da lì non passa più nessuno.

  4. #174
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Citazione Originariamente Scritto da Rusky Visualizza Messaggio
    Probabile...
    Sicuramente in Svizzera la presenza ebraica era forte, ma nel 1942 Hitler aveva ben altre gatte da pelare che non la Svizzera...
    Il fatto che ebbe altre gatte da pelare lo portò a rinviare l'invasione, in effetti. Ma anche in quegli anni si studiavano piani e preparativi. L'ultima pianificazione seria venne effettuata nell'inverno tra il 1943 e il 1944; l'invasione doveva scattare nell'agosto del 1944, per conquistare la Svizzera prima che gli alleati tentassero di sbarcare in Francia. Per fortuna andò come andò...
    Citazione Originariamente Scritto da Rusky Visualizza Messaggio
    Senza contare che tutta la Svizzera è condizionata dal suo sistema di autodifesa.
    Qualcuno ha mai fatto in auto il Passo della Furka, ad esempio?
    https://it.wikipedia.org/wiki/Passo_della_Furka
    Mai nome fu più azzeccato: l'ho fatto, ovviamente in estate, tre anni fa, snobbando il treno navetta, e mal me ne incolse, ho ancora i capelli dritti.
    Si chiude con la dinamite la galleria ferroviaria e da lì non passa più nessuno.
    D'estate faccio spesso i passi svizzeri. Su tutti i passi, nessuno escluso, ci sono fortini e bunker, e quando passo su uno di essi cerco di trovarli.
    Sul Furka in particolare (magari li hai visti, ma non credo, dalla strada si notano poco) ci sono questi:





    Bunker camuffati da cascina e torrette d'artiglieria camuffate da pietra.

    P.s.: se avevi i capelli dritti per il Furka, non fare mai il passo dell'Umbrail...

  5. #175
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    No, lì non li ho visti... da una parte guidavo, dall'altra ero troppo occupato a rassicurare mia moglie che è terrorizzata dai precipizi...

  6. #176
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Accadde oggi, ottant'anni fa.

    Il Consigliere Federale Rudolf Minger (Partito Agrario, oggi UDC), responsabile del Dipartimento della Difesa e a cui si deve il riarmo dell'esercito elvetico fin dal 1933 e l'elezione alla carica di generale di Henri Guisan, annuncia le sue dimissioni dal Consiglio Federale. Le sue dimissioni destarono molta sorpresa e una certa agitazione, dato che avvenivano in un momento difficile del periodo bellico, ma Minger stesso aveva deciso di ritirarsi poiché riteneva che la sua principale missione politica, ovvero organizzare il rafforzamento della difesa nazionale, fosse ormai completata.




  7. #177
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Accadde oggi, ottant'anni fa.

    - La "Lega popolare per l'indipendenza della Svizzera", raggruppamento di aderenti a Fronte Nazionale e Movimento Nazionale Svizzero, indirizza al consiglio federale una petizione in cui chiede la soppressione della libertà di stampa, l'uscita dalla Società delle Nazioni e l'allineamento della Svizzera alla nuova Europa a guida nazista. Firmata da 173 intellettuali e personalità della politica, dell'economia e dell'esercito, passerà alla storia come la "Petizione dei duecento".
    Nonostante all'inizio le autorità sembrassero bendisposte, alla fine la petizione verrà archiviata e l'elenco dei firmatari passato alla polizia affinché li tenesse sotto sorveglianza.

    - L'ingegnere agronomo Friedrich Traugott Wahlen presenta nel corso di una conferenza a Zurigo un piano da lui elaborato per l'espansione della superficie coltivabile svizzera e la riduzione della dipendenza dalle importazioni. Tale piano, presentato di sua iniziativa e senza prima informare i superiori o le autorità, avrà grande successo, e sarà ben presto condiviso, ognuno con la sua motivazione, da tutte le forze politiche e dalla popolazione.
    Passato dunque alla storia come il "Piano Wahlen", non verrà però realizzato appieno; si prevedeva di passare dai 180'000 ettari coltivati del 1940 a circa 500'000, ma si arrivò ad un massimo di 360'000 ettari. Nonostante ciò il piano fu un successo, dato che favorì la coesione sociale della popolazione (specie tra quella urbana e rurale), impegnata nel medesimo sforzo, e assieme ad un efficiente razionamento ridusse a livelli accettabili la dipendenza alimentare dall'estero; l'importanza del discorso di Wahlen e del suo piano verrà paragonata, sul versante economico, al rapporto del Grütli del generale Guisan e al ridotto nazionale.







    P.s.: Wahlen, oltre a divenire in seguito Consigliere Federale, fu nel 1958-59 anche vicedirettore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO).

  8. #178
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    [...]
    Il Consigliere Federale Marcel Pilet-Golaz riceve una delegazione del "Movimento Nazionale Svizzero" filonazista. In seguito, il leader del Movimento, Max Leo Keller, porrà un ultimatum in cui chiederà la nomina di due Consiglieri Federali filonazisti a capo del Dipartimento Politico (esteri) e del Dipartimento di Polizia, lo scioglimento dello Stato Maggiore dell'esercito, della Procura federale e della Polizia Federale. In caso contrario, minacciò di marciare su Berna con decine di migliaia di uomini. Alla prova dei fatti, però, il Movimento Nazionale poteva contare su poco più di 2'200 aderenti, uomini e donne.
    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    [...]
    - La "Lega popolare per l'indipendenza della Svizzera", raggruppamento di aderenti a Fronte Nazionale e Movimento Nazionale Svizzero, indirizza al consiglio federale una petizione in cui chiede la soppressione della libertà di stampa, l'uscita dalla Società delle Nazioni e l'allineamento della Svizzera alla nuova Europa a guida nazista. Firmata da 173 intellettuali e personalità della politica, dell'economia e dell'esercito, passerà alla storia come la "Petizione dei duecento".
    Nonostante all'inizio le autorità sembrassero bendisposte, alla fine la petizione verrà archiviata e l'elenco dei firmatari passato alla polizia affinché li tenesse sotto sorveglianza.
    [..]
    Accadde oggi, ottant'anni fa.

    Il Consiglio Federale decreta la messa al banco del "Movimento Nazionale Svizzero" e di qualunque altra organizzazione cerchi di sostituirlo. A quell'epoca contava circa 2'200 membri.
    L'8 novembre aveva fatto altrettanto con la "Società svizzera degli amici della democrazia autoritaria" (sic).

  9. #179
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    Una cosa del genere.
    Hitler nel 1942 disse che « A uno Stato come la Svizzera, che non è che una pustola sulla faccia d’Europa, non può essere consentito di continuare. »

    Mitragliatrici non saprei, a quanto ne so non faceva parte dell'equipaggiamento personale, ma all'epoca il "Fass57", benché chiamato fucile d'assalto, in effetti ne aveva l'aspetto, oltre a sparare proiettili decisamente potenti. La cartuccia 7.5x55 è la stessa che si usava nei fucili della seconda guerra mondiale (e che oggi si usa sulle mitraglitrici); se i sovietici per il Kalashnikov utilizzarono cartucce da fucile accorciate, in Svizzera non si fece manco quello.
    Dunque è possibile che quando diceva "mitragliatrice" tuo zio parlasse di questo:

    il fucile di assalto svizzero mod. 1957 (stg57) è in realtà un "fucile da battaglia" (classificazione americana), in quanto spara i proiettili a piena potenza, che sono nati a fine '800 quando un chimico francese ha inventato la nuova polvere da sparo potentissima e soprattutto che non produceva fumo.
    questi proiettili hanno armato per decenni tutte le armi d'ordinanza, comprese quelle svizzere. con la munizione 7,5x55 gli svizzeri hanno armato 3 generazioni di fucili, due di tipo schmidt rubin (1911 e 1931) che funzionano ad otturatore a trazione orizzontale (non come i mauser o simili che la leva dell'otturatore devi alzarla prima di tirarla indietro) e poi l'stg57. con la stessa munizione.
    il fucile pesa un botto, ma è una costosissima meraviglia precisissima, dato che l'esercito svizzero è piccolo e quindi i suoi soldati sono preziosi, addestrati a colpire il nemico da lontano con un'arma molto precisa. stando fuori dalla sua portata.

    al giorno d'oggi anche la svizzera ha adottato un'arma calibrata NATO, proiettili piccoli e poco potenti. ovviamente di qualità altissima, niente a che vedere con le armi americane o di altri paesi, tra cui l'italia.

    ci tengo a precisare che i fucili di fine 800-prima guerra mondiale sono le armi d'ordiannza più potenti, precise e costose mai date in mano ad un singolo soldato. dopo 120 anni sparano ancora e sono molto più precise della armi moderne. già nella seconda guerra mondiale la qualità era decaduta perchè le hanno "modernizzate" accorciandole un po' e producendole in massa con molte semplificazioni (ad esempio il nostro carcano 91 ha avuto la tacca di mira fissa invece dell'alzo graduato fino a 2000 metri). il motivo (reale) era che ormai a dominare la fanteria erano le mitragliatrici e quindi tutta l'azione si svolgeva attorno a queste armi, mentre il singolo fuciliere doveva solo servire l'arma di squadra. unica eccezione erano i marines americani che lavorano molto sull'addestramento al tiro e gli svizzeri che sono rimasti fedeli per altri 50 anni ai loro fucili da "orologeria".
    basta vedere come è fatto l'alzo di mira dello stg57.

  10. #180
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    Predefinito Re: Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera


 

 
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