Accadde oggi, ottant'anni fa.
A Zurigo, all'interno dell'Hallenstadion si svolge una manifestazione nazista di espatriati tedeschi. Doveva essere, nelle intenzioni del Dipartimento Politico federale che l'aveva autorizzata (per evitare guai diplomatici con la Germania), una manifestazione limitata e poco vistosa, tanto che impose alla stampa locale svizzera di non farne pubblicità, vietò alla popolazione di parteciparvi e vietò qualunque sfilata pubblica. Nonostante queste precauzioni, la manifestazione si trasformò rapidamente in un evento di massa; si presentano 12'000 tedeschi con insegne naziste, inquadrati come militari, e parlarono oratori arrivati apposta dalla Germania. Presenti furono anche Ernst Wilhelm Bohle, il capo dell'organizzazione estera del NSDAP, l'ambasciatore Otto Karl Köcher e Hans-Sigismund Freiherr von Bibra, l'addetto stampa nazista che un anno prima aveva lanciato minacce di morte agli editori svizzeri. Nei giorni successivi scoppiò la polemica, anche perché il Canton Zurigo era stato informato del raduno solo quando non sarebbe più stato materialmente possibile impedirlo, se non con un grave incidente. Le proteste politiche fioccarono, sia dal canton Zurigo che dai politici federali. Il capo del Dipartimento di Giustizia e Polizia, Eduard Von Steiger, ribadì le condizioni per approvare simili manifestazioni, ma aggiunse che da quel momento in poi sarebbe stata necessaria la sua approvazione, non solo quella del Dipartimento Politico.
Alla fine, le proteste dei Cantoni e dei partiti portarono ad un risultato; quella sarebbe stata l'ultima manifestazione tedesco-nazista di massa autorizzata su suolo svizzero.
Accadde... in questi giorni, ottant'anni fa.
10-27 novembre 1942
In risposta all'invasione alleata delle colonie mediterranee francesi, Germania e Italia occupano la parte meridionale della Francia, la Corsica e la Tunisia (Operazione Anton).
Con questa operazione viene anche tagliato l'ultimo collegamento ferroviario svizzero non direttamente controllato dall'Asse (la cosiddetta "breccia di Ginevra", verso la Francia di Vichy), isolando del tutto il Paese.
L'evento tra le altre cose rendeva in pratica carta straccia gli accordi economici stretti con gli anglo-americani dopo difficili negoziati, che nelle intenzioni sia della Svizzera che degli Alleati avrebbero dovuto ridurre la dipendenza economica elvetica dalla Germania.
https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Anton
Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera
11 novembre 1942
Ernst Schrämli, arrestato per spionaggio militare a favore della Germania il 5 gennaio 1942 e condannato a morte per alto tradimento, viene fucilato.
« Il soldato di fanteria Ernst Leisi osservava una sera un plotone di 20 soldati in marcia. Essi portavano la carabina, ma non lo zaino né l'elmetto, e pensava stessero andando ad una gara di tiro. Non era così. Erano membri dello stesso plotone dell'artigliere Ernst Schrämli. Agivano come plotone d'esecuzione e pochi minuti dopo avrebbero fucilato il loro commilitone. [...] Durante la guerra gli svizzeri avevano pronunciato trentatre condanne a morte per tradimento o spionaggio. [...] Se l'appello veniva respinto il traditore era immediatamente fucilato da un plotone d'esecuzione formato dalla sua stessa unità militare. »
Stephen Halbrook, "La Svizzera nel mirino"
Accadde... questo mese, ottant'anni fa.
- 12 dicembre
Bombardieri britannici, nel corso di un attacco contro Torino, sorvolano la Svizzera in più punti. Uno di essi sgancia diverse bombe incendiarie nei presi di Briga, causando un incendio boschivo. Un altro sbancia bombe a Sins, canton Argovia, incendiando diversi edifici. La contraerea svizzera apre il fuoco in varie occasioni.
http://raf.durham-light-infantry.ch/...cks/1940?id=41
- 29 dicembre 1942
Il gruppo politico filonazista "Opposizione Nazionale" viene messo fuorilegge.
La traduzione e‘ errata,
die nehmen wir auf den rückweg ein va tradotto cosi‘:
ce la prenderemo sulla via del ritorno,, cioe‘ dopo aver preso gli altri Paesi.
Quindi di conseguenza la suddetta neutralita‘ Svizzera sarebbe andata a farsi benedire come quella del Belgio e dell‘Olanda.
Era solo una questione di tempo secondo i piani del reich.
Gli uomini non diventano adulti, usano solo giocattoli piu' grandi.
Chi capisce il tedesco e guarda i canali tedeschi Zdf info o N-Tv trasmettono a continuamente film della I,II g.m. Interessantissimi, credo molto piu‘ informativi di Rai storia.
Anche senza capire il tedesco si vede il dramma di allora.
Gli uomini non diventano adulti, usano solo giocattoli piu' grandi.
Purtroppo il mio pessimo tedesco mi tiene alla larga da tali canali...
P.s.: un paio di video sul ridotto nazionale, le fortificazioni dell'esercito e i bunker, il primo in francese e il secondo in inglese.
Il primo tra l'altro mostra anche immagini ed equipaggiamenti più moderni di quelli della seconda guerra mondiale, come i carri armati Centurion e Pz-61.
Accadde... la settimana scorsa, ottant'anni fa.
- 20 marzo 1943
Eduard Dietl, già comandante delle truppe da montagna in Norvegia e specializzato in operazioni in ambienti invernali, riceve l'incarico di preparare l'invasione della Svizzera. I servizi segreti svizzeri verranno informati della pianificazione e dell'organizzazione di un'invasione dai loro informatori tedeschi, e la reazione darà vita al "März Alarm". L'invasione, se mai era stata decisa, era stata annullata vista l'evidente mancanza del fattore sorpresa, così si era creduto. Peraltro tale reazione elvetica rese evidente ai nazisti la presenza di talpe nella catena di comando tedesca, mettendo in pericolo gli informatori dei servizi segreti svizzeri, molti dei quali costretti a superare lunghi interrogatori della Gestapo.
In base a ricerche storiche, si può dire che si trattò di un falso allarme. Forse messo in piedi per mettere sotto pressione la Svizzera nel corso delle trattative economiche, oppure un'azione pianificata dai nazisti per cercare smascherare gli informatori tedeschi del servizio segreto svizzero.
Ancora oggi il "März Alarm" rimane un evento abbastanza misterioso e ben poco chiaro.
- 22 marzo 1943
Il Segretario di Stato USA Cordell Hull scrive questo commento a riguardo della fornitura di materiali sensibili alla Svizzera, destinati all'esercito. La Svizzera in quel periodo aveva richiesto una fornitura supplementare, fuori dagli accordi vigenti, per far fronte ad un maggior fabbisogno dell'esercito dovuto ad un periodo in cui la minaccia d'invasione andava crescendo. Hull sostenne la necessità di soddisfare la richiesta.
« Gli sviluppi della situazione militare rispetto all'Europa metteranno a dura prova gli alleati dell'Asse. A loro volta faranno maggiori richieste ai [Paesi] neutrali, che nel caso della Svizzera può includere il passaggio di truppe. Gli svizzeri ci hanno assicurato che qualsiasi richiesta di questo tipo sarà rifiutata e il paese resisterà con tutta la sua forza a qualsiasi tentativo di violare la neutralità svizzera.
È mia opinione che sia nostro interesse vitale che l’esercito svizzero venga mantenuto al livello più elevato possibile di preparazione ed efficienza militare. Finché le vie di rifornimento alla Svizzera resteranno aperte, si dovrà approfittarne per portare l’esercito svizzero al livello necessario per la difesa della Svizzera, senza riguardo ad alcun accordo di compensazione presente o prossimo venturo. »
Il testo completo può essere letto qui.
Accadde questo mese, ottant'anni fa.
Gli eventi del 1943 sono radi, per cui si può compattare un po'...
- 17/18 maggio 1943
Tre bombardieri britannici Mosquito fuori rotta attaccano gli stabilimenti Oerlikon e una vicina linea ferroviaria con alcune bombe. Un ulteriore ordigno verrà ritrovato il 12 luglio successivo e fatto brillare.
- 18 maggio 1943
Il Consiglio Federale emette un decreto con cui permette il ritito della nazionalità svizzera a "cittadini indegni". In tutto saranno in 29 a vedersi privati della nazionalità svizzera.
- 25 maggio
Il "Partito dei lavoratori e dei contadini" viene messo fuorilegge.