Seconda guerra mondiale e paesi neutrali : I parte la Svizzera

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Accadde questo mese, ottant'anni fa.

- 6 luglio 1943
Vengono sciolti la "Comunità nazionale di Sciaffusa" e il "Raggruppamento Federale", entrambi movimenti filonazisti. Erano sotto stretta sorveglianza dai tempi della retata di polizia del 1941, e le autorità aspettavano solo di scoprire un loro passo falso per attuare la misura; tale passo falso arrivò quando chiesero ed ottennero fondi dalla Germania, e la cosa venne scoperta.
Vengono anche chiusi i giornali filonazisti "Die Front" e "Der Grenzbote".

- 12/13 luglio
Un centinaio di bombardieri Lancaster diretti in Italia sorvola la Svizzera occidentale. Alcuni di essi sganciano il carico di bombe (tra cui alcune da due tonnellate) nel canton Berna, Neuchâtel, Friburgo, Losanna e nel Vallese, causando danni ad abitazioni isolate. Altri velivoli erano carichi di volantini da lanciare in Italia.
La contraerea svizzera apre il fuoco, colpendo alcuni bombardieri, due dei quali schiantatisi in Vallese.

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Accadde questo mese, ottant'anni fa.

7 settembre 1943
Dodici aerei inglesi attaccano la nave da trasporto svizzera "Maloja" vicino a Marsiglia, affondando la nave, uccidendo tre marinai e ferendone gravemente altri due. Una ventina di altri marinai abbandonerà la nave. La "Maloja" era stata la seconda nave mercantile a battere bandiera svizzera.

12 settembre
A seguito dell'armistizio italiano e dell'occupazione del Paese da parte dei tedeschi, il Savoia Cavalleria, con 657 uomini, 316 cavalli, 9 muli e le vettovaglie al seguito, varca la frontiera e ottiene l'internamento in Svizzera. Sarà l'arrivo più clamoroso, ma non sarà l'eccezione; negli ultimi mesi del 1943, migliaia di civili e militari italiani varcheranno la frontiera svizzera.

« Presso il deposito reggimentale di Somma Lombardo si trovava una unità composta da personale militare per la gran parte ancora in formazione per la ricostituzione del Reggimento. Essendo conseguente all'armistizio solo l'ordine di difesa, il Comandante, colonnello Pietro de Vito Piscicelli di Collesano, valutò che le forze tedesche addestrate avrebbero facilmente prevalso sulla sua unità embrionale. Per evitare la perdita di uomini e la cattura delle armi e del materiale, trovandosi nei pressi del confine svizzero, il colonnello ottenne una decisione di accoglimento del Consiglio federale elvetico, come previsto dalle norme di guerra internazionali. Disposta l'unità in formazione chiusa, la condusse alle 19.30 del 12 settembre 1943 al varco di confine della Cantinetta, sopra Ligornetto (Canton Ticino). L'unità comprendeva 15 ufficiali, 642 fra sottufficiali e reclute, con 316 cavalli e 9 muli, armi, munizioni e viveri. Il reparto mantenne l'inquadramento e, dopo aver consegnato le armi (fu consentito agli Ufficiali di mantenere la propria), fu indirizzato dalle autorità svizzere nel Canton Berna, in appositi acquartieramenti, ove proseguì le attività di addestramento. Ufficiali e truppa rimasero in territorio svizzero sino al termine della guerra.
Il "Savoia Cavalleria" fu quindi sciolto al termine della seconda guerra mondiale. Il comandante Alessandro Bettoni, rimasto fedele al proprio giuramento al re si rifiutò di consegnare il glorioso stendardo del reggimento, rifiutando la caduta della Monarchia, che inviò al re Umberto II di Savoia in esilio in Portogallo con tutte le sue decorazioni, inclusa la medaglia d'oro al valor militare. »
https://it.wikipedia.org/wiki/Reggim...uerra_mondiale

15 settembre
Per far fronte alla nuova situazione creata dall'Operazione Achse e l'occupazione dell'Italia da parte della Germania, la Svizzera richiama in servizio altre truppe per presidiare maggiormente la frontiera sud.

16 settembre:
Tramite la radio svizzera viene trasmesso negli Stati Uniti un messaggio sulla situazione del Paese:
« Dopo la capitolazione dell’Italia e l’occupazione dell’Italia settentrionale da parte delle truppe tedesche, la situazione svizzera è diventata molto difficile. Ora essa deve far fronte non ad una coalizione, ma ad un solo Paese. I funzionari doganali di questo Paese controllano tutte le possibili aperture verso il mondo esterno. Di conseguenza, la Svizzera deve sopportare gli effetti del controblocco e interrompere ogni scambio economico con l’America. Non è ancora possibile misurare completamente tutte le conseguenze di questa nuova situazione. In ogni modo, una sola parola basta a descriverla: “Accerchiamento” »
(citazione ripresa da "La Svizzera nel mirino" di Stephen Halbrook)

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[...]
- 22 marzo 1943
Il Segretario di Stato USA Cordell Hull scrive questo commento a riguardo della fornitura di materiali sensibili alla Svizzera, destinati all'esercito. La Svizzera in quel periodo aveva richiesto una fornitura supplementare, fuori dagli accordi vigenti, per far fronte ad un maggior fabbisogno dell'esercito dovuto ad un periodo in cui la minaccia d'invasione andava crescendo. Hull sostenne la necessità di soddisfare la richiesta.

« Gli sviluppi della situazione militare rispetto all'Europa metteranno a dura prova gli alleati dell'Asse. A loro volta faranno maggiori richieste ai [Paesi] neutrali, che nel caso della Svizzera può includere il passaggio di truppe. Gli svizzeri ci hanno assicurato che qualsiasi richiesta di questo tipo sarà rifiutata e il paese resisterà con tutta la sua forza a qualsiasi tentativo di violare la neutralità svizzera.
È mia opinione che sia nostro interesse vitale che l’esercito svizzero venga mantenuto al livello più elevato possibile di preparazione ed efficienza militare. Finché le vie di rifornimento alla Svizzera resteranno aperte, si dovrà approfittarne per portare l’esercito svizzero al livello necessario per la difesa della Svizzera, senza riguardo ad alcun accordo di compensazione presente o prossimo venturo. »
Il testo completo può essere letto qui.

Accadde oggi, ottant'anni fa.

Con i tedeschi che inviavano sempre più soldati ed equipaggiamenti in Italia per combattere gli Alleati, tra ambienti diplomatici si sparse la voce che la Germania avesse richiesto alla Svizzera di permettere il passaggio di truppe sul suolo elvetico. In caso di rifiuto, la Germaia aveva previsto l'invasione. Il pericolo di un'invasione tedesca esisteva (Operazione Böhme), ma il Consiglio Federale negò di aver ricevuto simili richieste e minacce. Come risposta pubblica, il Consigliere federale Karl Kobelt annunciò:
« Non può e non deve esserci alcun dubbio sul fatto che noi respingeremo categoricamente qualsiasi richiesta di passaggio attraverso la Svizzera di truppe di un Paese straniero. Qualora si tentasse di forzare tale passaggio, noi resisteremo con le armi. »

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Accadde questo mese, ottant'anni fa.

- 2/3 ottobre 1943
Un bombardiere inglese fuori rotta sgancia diverse decine di bombe incendiarie su un terreno aperto.

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- 25 maggio
Il "Partito dei lavoratori e dei contadini" viene messo fuorilegge.

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- 6 luglio 1943
Vengono sciolti la "Comunità nazionale di Sciaffusa" e il "Raggruppamento Federale", entrambi movimenti filonazisti. Erano sotto stretta sorveglianza dai tempi della retata di polizia del 1941, e le autorità aspettavano solo di scoprire un loro passo falso per attuare la misura; tale passo falso arrivò quando chiesero ed ottennero fondi dalla Germania, e la cosa venne scoperta.
Vengono anche chiusi i giornali filonazisti "Die Front" e "Der Grenzbote".
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- 7 ottobre 1943
Grande repulisti tra i movimenti politici e le organizzazioni filonaziste, legati a "Raggruppamento Federale" e "Comunità Nazionale". Vengono vietati:
- Amici del rinnovamento
- Società di tiro patriottica dei lavoratori (Zurigo)
- Cooperativa Union d'assistenza ai lavoratori
- Edizioni nazionali Frontiste (Zurigo e Sciaffusa)
- Cooperativa Immobiliare Freudenfelds / Tipografia Freudenfelds (Sciaffusa)
- Cooperativa Agricola Libera (Sciaffusa)
- Sezione Femminile della Cooperativa Nazionale
- Società Basilea-Palatinato per rapporti culturali

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Accadde a Gennaio, ottant'anni fa

- 27-28 gennaio 1944
Nella notte, un gruppo di partigiani italiani fa saltare la torre radio del comune di Campione d'Italia, disarmando il presidio fascista e prendendo il controllo dell'enclave. Sarà il primo comune liberato dell'Italia del nord. Da Campione d'Italia i partigiani avranno pure una base sicura da cui mantenere i rapporti con gli Alleati.
https://forum.termometropolitico.it/...l#post13231841

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Accadde a marzo, ottant'anni fa.

15 marzo 1944
Due bombardieri inglesi danneggiati sganciano bombe nel Giura. Uno dei due aerei si schianta poi al suolo.

18 marzo 1944
Sedici bombardieri americani, danneggiati nel corso di un attacco nel sud della Germania, entrano nello spazio aereo svizzero.

Ottant’anni fa 12 bombardieri americani atterrarono a Dübendorf
Avevano partecipato a un attacco nel sud della Germania. L’evento colpì profondamente la popolazione locale e costò la vita a un quindicenne

“Mai prima d’ora avevo sentito la guerra così vicina”: così un testimone oculare descrisse cosa vide il lontano 18 marzo 1944 all’aeroporto di Dübendorf. L’enfasi non è fuori luogo: quel giorno l’aeroporto militare alla periferia di Zurigo fu infatti teatro dell’atterraggio d’emergenza di dodici aerei da guerra dell’aviazione americana e l’evento, che peraltro non fu un caso isolato, colpì profondamente la popolazione locale.
L’allarme antiaereo risuonò alle 14.00 quando i primi bombardieri a stelle e strisce cominciarono a volteggiare nel cielo del canton Zurigo. Avevano partecipato a un attacco nella Germania meridionale, che aveva coinvolto 738 aerei decollati dall’Inghilterra. L’obbiettivo erano gli impianti industriali e i campi d’aviazione di Friedrichshafen, Monaco, Oberpfaffenhofen, Lechfeld, Landsberg e Memmingen.
Un’operazione imponente dal quale non tutti gli aerei americani riuscirono a rientrare. Molti serbatoi di carburante rimasero infatti forati e i motori danneggiati, costringendo i velivoli a un atterraggio d’emergenza in Svizzera. Appena entrarono nello spazio aereo elvetico furono scortati fino a Dübendorf da piloti del nostro esercito.
Centinaia di persone assistettero all’atterraggio delle cosiddette “Fortezze Volanti” (B-17) e dei “Liberatori” (B-24) dell’aviazione statunitense nei pressi di Zurigo. Gli equipaggi, dieci uomini per aereo, furono internati.

Evento fatale per un quindicenne

Il pomeriggio si concluse tragicamente per un allievo di 15 anni di Wallisellen (ZH): fu colpito da una linea di contato delle FFS abbattuta da uno dei bombardieri statunitensi e riportò lesioni mortali. Altri due spettatori rimasero gravemente feriti.
Fu anche necessario chiudere la strada per Uster (ZH) perché un aereo atterrò proprio accanto alla strada e un’ala bloccò la carreggiata, riferì all’epoca la “Neue Zürcher Zeitung”.
Altri tre bombardieri statunitensi si schiantarono nei pressi di Fehraltorf (ZH), Kirchberg im Toggenburg (SG) e Diessenhofen (TG). La maggior parte degli equipaggi riuscì a salvarsi con il paracadute. Un quarto aereo atterrò ad Altenrhein (SG).

Non fu un caso isolato

Durante la Seconda Guerra Mondiale, in totale 244 aerei stranieri atterrarono, precipitarono o furono abbattuti in territorio svizzero, 100 dei quali solo a Dübendorf. Tuttavia, non ce ne furono mai così tanti in un solo giorno come il 18 marzo 1944.

La vicenda negli archivi della SSR

Dei fatti del 18 marzo 1944 non esistono immagini d’epoca. Negli archivi di SRF abbiamo comunque trovato questo estratto del cinegiornale girato poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Mostra i soldati americani intenti a riparare gli aerei che sarebbero poi stati rimpatriati.

https://www.rsi.ch/info/svizzera/Ott...--2096007.html

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Accadde... ieri, ottant'anni fa

La nave cargo svizzera "Chasseral", in viaggio da Marsiglia a Lisbona, viene attaccata da aerei inglesi di stanza in Corsica, che causano gravi danni, uccidono un membro dell'equipaggio e ne feriscono cinque.

Curiosità: la nave non "porterà rancore" alla Gran Bretagna; nell'ottobre del 1946 sarà la prima nave battente bandiera svizzera ad attraccare ad un porto britannico, per la precisione a Londra, caricando cemento diretto in Brasile. Gli impiegati portuali e gli altri presenti rimasero stupiti ad assistere all'attracco di questa "Swiss Navy Ship", osservandola con molta curiosità e sorpresa.

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Accadde oggi, ottant'anni fa.

Un gruppo di 50 bombardieri statunitensi B-24 fuori rotta e in cerca di un "bersaglio d'opportunità" dove sganciare le proprie bombe prima di rientrare confonde la città di Sciaffusa con la vicina Singen, e bombarda le linee ferroviarie e la zona circostante. L'attacco causa 40 morti e 270 feriti, oltre a distruggere le case di 450 persone. Sarà il peggior attacco aereo su suolo svizzero di tutta la guerra.

Il New York Times a proposito scriverà:
« Il tragico errore che ha causato la devastazione della pacifica e amica città svizzera di Sciaffusa, da parte di Liberator americani, dimostra che la nostra precisione di bombardamento non è quale noi supponevamo. […] La reazione degli svizzeri è stata caratteristica. Solo un popolo con un’ammirevole autodisciplina poteva piangere senza rabbia per una calamità non necessaria come questa. »
(citazione ripresa da "La Svizzera nel mirino")