allo scoppio della guerra nel 1939 la Svizzerà inizio' subito la mobilitazione in caso di un'invasione da parte dell'Asse, la mobilitazione fu commpletata in 3 giorni, furono anche compiuti in tempi molto stretti fortificazione in tutto il paese
Nel corso della guerra i tedeschi fecero diversi piani di invasione, uno dei quali fu chiamato Operazione Tannebaum, ma la Svizzera riusci' a non essere mai attaccata grazie a una combinazione di deterrente militare, concessioni economiche alla Germania e la fortuna che gli evanti internazionali resero l'invasione di priorità secondaria
La tradizione multiculturale svizzera, la lunga tradizione di democrazia diretta e di liberà civili fecero si che il piccolo partito nazista svizzero che spingeva per l'Anchluss alla Germania rimase sempre un partito marginale e i suoi tentativi fallirono miseramente.
la stampa svizzera accusava spesso il Terzo Reich e il quale rispondeva che la Svizzera era una reliquia del medioevo e i suoi abitanti dei tedeschi rinnegati
Il comandnate in capo dell'esercito svizzero era il Generale Henri Guisan, (il grado di generale in Svizzera esiste solo in caso di guerra ed è portato solo da una persona) organizzo' una strategia di eventuale ritiro dell'esercito nelle roccheforti alpine, l'idea era di prospettare ai tedeschi pesanti perdite in caso di invasione, durante l'invasione gli svizzeri avrebbero si ceduto gli impianti industriali ma avrebbero controllato le ferrovie e i passi alpini
per tutta la guerra la Svizzera fu crocevia di spie di entrambi gli schieramenti.
Il generale Henri Guisan (moneta commemorativa)