no non voglio fare una recensione, voglio parlare delle recensioni, dei film, che si trovano online.
Stasera sono andato a vedere "il capitale umano" di Virzì
mi è piaciuto ma non voglio parlare dei dettagli del film in se quanto delle incredibili recensioni trovate online.
Ma questi i film li vedono o cosa?
Andiamo con ordine, sono andato su google e ho cercato: "recensione capitale umano"
un bel po di link ne ho letti alcuni e vediamo cosa dicevano:
questo Il capitale umano ? La nostra recensione- Film.it
la recensione nel complesso pur essendo fumosa non è male, ma questa frase che c'entra? I ricchi in questione non calpestano alcuna legge. Potrà non piacere ma non è mica quello il punto.I più ricchi diventano più ricchi, ma se non calpestassero la gente e le leggi perderebbero tutto in meno di 24 ore. Non c'è piùmiddle-class, i più poveri naturalmente rischiano di essere ancora più poveri, e sperano di sbarcare il lunario facendo il grande salto.
Su Repubblica mi pare che la recensione dicesse che tra le figure (tutte abbastanza brutte, si fa fatica a identificarsi in un elemento positivo) forse proprio quello ricco così criticato qui avesse un po' di senso morale rifiutando a priori l'offerta del personaggio interpretato da Bentivoglio ovvero l'immobiliarista Ossola (di gran lunga il personaggio più squallido di tutto il film).
Si può non essere d'accordo con Repubblica, anche per altri aspetti negativi del personaggio, ma di calpestare la legge non direi proprio che si parli da parte sua.
I più poveri poi sono quelli come il poveraccio che muore investito dalla jeep, altro che "grande salto", e sulla base del risarcimento alla famiglia di 218000 da parte della assicurazione dell'auto nasce il nome ed il senso del film proprio perché questa cifra viene definita "capitale umano". Non come dice la recensione che qualcuno ha fatto fortuna scommettendo sulla rovina dell'Italia. Quella è una considerazione a margine.
guardiamone altre di recensioni:
Il capitale umano di Paolo Virzì. La recensione
ma questi il film lo hanno visto? Osservata speciale lei? Ma se quello che veniva dato come colpevole era Massimiliano? A lei veniva solo chiesto di dire che a guidare la jeep era Massimiliano altro che osservata speciale.Il penultimo capitolo è incentrato su Serena Ossola, alias l'esordiente Matilde Gioli. Figlia di Dino e fidanzata diMassimiliano, è osservata speciale della Polizia, convinta che, in un modo o nell’altro, sia coinvolta nell’incidente stradale.
Ma quando mai! E' Dino che cerca disperatamente di entrare nella cosa, anche in modo ridicolo e anche mentendo sul suo stato patrimoniale, mettendo l'ipoteca sulla casa senza dire niente a nessuno pur sapendo che la convivente è incinta, quindi di rischiare sulla pelle di tutta la sua famiglia.Lui, agente immobiliare parvenu si lascia convincere dal ricchissimo Carlo Bernaschi - interpretato da Fabrizio Gifuni - ad investire gran parte del suo patrimonio in operazioni finanziarie dall’esito per lo meno incerto.
Poi tirano il pippone sulla questione che sia ambientato in Brianza, e non hanno tutti i torti, come ha detto Virzì il fatto che sia un posto che si chiama Ornate Brianza non è una accusa ai brianzoli ma piuttosto sulla natura umana. Anche se su parecchi giornali nazionali sono iniziate a comparire le "mappe della brianza" come a dire "i colpevoli li trovate tutti lì". Su un blog c'era anche una critica piuttosto stereotipata sui "ranzanti" ovvero i brianzoli che sono o vorrebbero essere come il personaggio della radio "Ranzani". Il link era questo il pezzo lo hanno cancellato penso per carità di patria ma forse è ancora nella cache di google: http://sconnessa.wordpress.com/2011/...zani-di-cantu/
continuiamo la carrellata delle recensioni fatte da chi il film non lo ha certo visto tutto e nemmeno troppo attentamente:
Il capitale umano - recensione di bufera - Cinerepublic
qui addirittura chiama Stella quella che in realtà si chiama Serena e la convivente del padre (interpretata da Valeria Golino) non è affatto sua madre. Vi risparmio il resto ma c'è una confusione assoluta, Dino non svela un cazzo a nessuno alla fine della prima parte del film. Questa è senza dubbio la recensione più ridicola e inaccurata.
vediamo quest'altra recensione:
Il capitale umano - recensione di maghella - Cinerepublic
No Dino Ossola non ha affatto debiti e non è un imprenditore nel senso pieno del termine, la sua agenzia immobiliare va bene, tanto è vero che rifiuta con superbia le offerte provenienti dalla concorrenza, ma non è niente di che. Lui vuole fare il "grande salto" e entrare nei "salotti buoni" alla pari con gente ricca ed importante, vuole guadagnare soldi facili agganciandosi a un carro vincente. Pensa che la relazione tra sua figlia e il rampollo sia l'occasione per introdurlo in quel mondo dorato che lui ha sempre agognato. Si illude che ci siano guadagni del 30-40% anno ma non esiste un investimento che garantisca questa cosa come dice la recensione, altrimenti lo farebbero tutti.
Un'altra ancora:
Il capitale umano - recensione di lorenzodg - Cinerepublic
il pastone cazzo, il pastone! Il bastone non si mangia!“Ridono anche se gli dai il bastone del cane” dice Carla a suo marito
e poi mette più parentesi e virgolette di me e del film non fa capire proprio nulla con questo modo di raccontarlo (ma si vede che non lo ha capito nemmeno lui il film)
Ecco finalmente una recensione decente e con questa mi fermo:
Il capitale umano - recensione di alan smithee - Cinerepublic
impreciso nella parentesi, il doppio a tennis è davvero una coincidenza, ovvero Ossola sperava di trovare un modo per fare amicizia ed entrare in quell'ambiente ma il fatto che mancasse il quarto è certamente una coincidenza, anche perché il padrone di casa mica aspettava Ossola quel giorno, manco sapeva chi fosse prima, quindi "opportunamente calcolato" una sega. Nel complesso una buona recensione.A pagarne le spese tutti coloro che vivono accanto ai due protagonisti, impegnati per caso a far nascere di una nuova amicizia, che esplode spontanea e per un caso (opportunamente calcolato) in un improvvisato ma vincente doppio tennistico
il senso del film è appunto che la vita del poveraccio travolto mentre andava in bici alla fine non vale e non conta un cazzo, nemmeno per noi spettatori che per tutto il film pensiamo a tutte le vicende economiche e sentimentali di quattro stronzi e perdiamo di vista l'unica tragedia, in una società senza valori dove persino la lealtà e l'amore (verso qualcuno) stanno per fare finire in galera un innocente senza troppi problemi (anche per via dei pregiudizi del commissario che pure poteva ordinare di cercare impronte digitali o simili e invece parte in quarta sul pregiudizio verso il figlio sbandato del ricco).
E molti nelle recensioni o se la prendono con gli arrivisti brianzoli o pensano che la morale del film sia che c'è gente che si è arricchita scommettendo sulla rovina di questo paese, quello ne è solo un aspetto inevitabile. Anche quando tutto crolla e la stragrande maggioranza soffre della crisi c'è sempre qualcuno che se ne è avvantaggiato -pur non essendone necessariamente stato la causa scatenante che ha radici ben diverse-.