Operaio 20enne scomparso da venerdì - Cronaca - La Provincia Pavese

BEREGUARDO. «Mamma sto per salire sul pullman, torno a casa». E’ stata l’ultima telefonata a casa di un operaio di 20 anni di cui non si hanno più notizie da venerdì pomeriggio. I genitori ne hanno segnalato la scomparsa verbalmente ai carabinieri della stazione di Bereguardo. Ieri pomeriggio la madre doveva sporgere denuncia formale. Omettiamo il nome dello scomparso su richiesta dei genitori che preferiscono aspettare ancora un giorno prima di raccontare la vicenda in prima persona. In ogni caso la scomparsa del giovane senegalese sta diventando un giallo. Genitori e parenti in questi tre giorni l’hanno cercato da ogni parte ma senza fortuna. L’hanno chiamato decine di volte sul telefono cellulare che era sempre staccato. «Non riusciamo a capire cosa possa essere successo - sono le poche parole della madre – è un ragazzo tranquillo. Mai dato un problema in casa e fuori. E’ molto riservato, passa il suo tempo in casa oppure al lavoro. Speriamo che torni presto». Ecco una prima ricostruzione della scomparsa di un operaio (lavora per un’impresa di pulizie) che, un anno fa, si è diplomato all’Ipsia di Pavia. Abita a Bereguardo con i genitori, due fratelli e una sorella. Venerdì scorso aveva il giorno libero. E così ha pensato di andare ugualmente Milano a prendere lo stipendio, altrimenti avrebbe incassato il denaro solo questa settimana. Era vestito con un giubbotto scuro, jeans e con una maglietta rossa. Ha salutato madre e fratelli ed è salito sul pullman diretto a Milano. Erano le dieci e mezza di venerdì mattina. Da quel momento nessuno l’ha più visto. Ma il mistero della scomparsa inizia qualche ora più tardi. Il ragazzo arriva dal datore di lavoro. Sembra tranquillo. Un breve colloquio e incassa il denaro. Saluta e se va. Sarebbe dovuto ritornare il giorno dopo per il turno di lavoro. Le cose sono andate diversamente. Il giovane dipendente dell’impresa di pulizie è arrivato a Famagosta. E’sceso dal metro e doveva salire sul pullman per ritornare a Bereguardo dai familiari. Erano le 17.30 e ha chiamato la madre. «Devo salire sul pullman, tra poco sono a casa», sono state le sue parole. Da quel momento il buio più fitto. Nessuno l’ha più visto. «L’ultimo pullman è arrivato in paese alle otto – conclude la madre – e lui non c’era. Ci siamo subito preoccupati. Il ragazzo è sempre arrivato a casa in perfetto orario, è sempre stato molto puntiglioso e diligente. Anche a scuola». I familiari hanno chiamato il datore di lavoro che ha confermato di averlo visto nel pomeriggio. Altre telefonate negli ospedali della zona ma senza fortuna. E così sono andati alla caserma dei carabinieri di Bereguardo. Hanno raccontato la storia e sono stati invitati a tornare il giorno dopo. Lo scomparso è maggiorenne e per sporgere denuncia bisogna lasciare passare un certo periodo di tempo. I parenti lo hanno cercato anche domenica ma l’operaio sembrava veramente svanito nel nulla. Nessuna chiamata muta sul telefono fisso di casa, silenzio assoluto. A distanza di tre giorni il mistero era ancora fitto. Ieri pomeriggio genitori e fratelli cercavano di riprendere la vita normale ma non è stato facile. Adesso sperano di riabbracciarlo nel più breve tempo possibile anche se, di ora in ora, il giallo diventa più fitto.