…...per far mancare il numero legale e far decadere la legge che svuota le province.
Sembrava giocassero a nascondino.
L'asse Forza Italia-5 stelle è sempre più saldo.
http://ilmanifesto.it/province-asse-...-italia-e-m5s/
IN AULA. Seduta notturna con rissa alla camera per il via libera al confuso disegno di legge Del Rio. Brunetta prova a far saltare il numero legale e ordina la ritirata. I grillini si accodano. Insulti con il Pd e Sel
↳ La camera dei deputati
Ormai mar*ciano uniti, tanto che il depu*tato Pd Man*fredi sfotte: «Il pros*simo capo*gruppo del Movi*mento 5 Stelle sarà Bru*netta». Ieri sera è stato il pasda*ran ber*lu*sco*niano a ten*tare una mano*vra per bloc*care la camera dei depu*tati, ecce*zio*nal*mente in piena atti*vità al sabato. All’ordine del giorno il tor*men*tato dise*gno di legge del mini*stro Del Rio che ridi*men*siona — senza can*cel*larle — le pro*vince. Prov*ve*di*mento da appro*vare in fretta, siamo solo alla prima let*tura e nella pros*sima pri*ma*vera in teo*ria andreb*bero rin*no*vati una set*tan*tina di con*si*gli pro*vin*ciali. Solo in teo*ria, per*ché nella legge di sta*bi*lità è stata inse*rita una norma che con*gela il diritto di voto dei cit*ta*dini, sosti*tuen*dolo con la nomina gover*na*tiva di un commissario.Troppo per Forza Ita*lia, troppo poco per i gril*lini che si uni*scono comun*que nella lotta e verso sera chie*dono conto di una con*fe*renza dei capi*gruppo che la pre*si*dente Bol*drini aveva con*vo*cato per le 18. Inter*rom*pere i lavori avrebbe però signi*fi*cato far slit*tare ancora l’approvazione del ddl Del Rio; la mag*gio*ranza ha pro*vato allora ad andare avanti. Bru*netta ha ordi*nato la riti*rata, seguito rapido dai 5 Stelle. Non dai depu*tati di Sel, anche loro all’opposizione, e così non è riu*scita la mano*vra for*zi*sta che pun*tava a far man*care il numero legale. Ma la ten*sione in aula è salita oltre misura, e alla fine la con*fe*renza dei capi*gruppo è stata con*vo*cata. Niente più di un con*ten*tino per le mino*ranze: si è deciso di allun*gare ulte*rior*mente i lavori d’aula fino a mez*za*notte e forse oltre. Per appro*vare il dise*gno di legge sulle pro*vince (con voto finale «fuori ora*rio» per il mani*fe*sto) e ricon*vo*care l’aula sta*mat*tina con un altra gatta da pelare: il decreto «salva Roma», quello con den*tro le norme pro slot machine.Seduta fati*cosa a Mon*te*ci*to*rio, comin*ciata nel giorno pre festivo alle 9 per un’informativa del mini*stro Alfano su quanto avve*nuto nel cen*tro di acco*glienza di Lam*pe*dusa e pro*se*guita con l’approvazione del bilan*cio dello stato. Segnali di sban*da*mento nel governo. Il prov*ve*di*mento sulle pro*vince è ad alto tasso di dema*go*gia, tanto che la Corte dei Conti ha lan*ciato l’allarme: alla fine i costi potreb*bero addi*rit*tura salire. Le pro*vince sono infatti nomi*nate in Costi*tu*zione e per can*cel*larle dav*vero — ammesso che sia giu*sto — ci sarebbe biso*gno di una legge costi*tu*zio*nale. Il mini*stro Del Rio, invece, pro*pone di tra*sfor*marle in un’assemblea dei sin*daci e nel frat*tempo demanda al governo la facoltà di sce*gliere com*mis*sari in sosti*tu*zione degli eletti. Così la legge, oltre che poco effi*cace, rischia anche di essere inco*sti*tu*zio*nale. Nello stesso prov*ve*di*mento, poi, l’esecutivo ha finito col pre*ve*dere ben 15 città metro*po*li*tane — in par*tenza dove*vano essere nove.Nel frat*tempo Forza Ita*lia attacca ancora il capo dello stato a pro*po*sito della legge elet*to*rale, e lo fa a par*tire da un arti*colo di Repub*blica dove si rife*ri*sce di una rac*co*man*da*zione di Napo*li*tano alla respon*sa*bile riforme del Pd, la ren*ziana Boschi. Il pre*si*dente avrebbe fre*nato la ten*ta*zione del neo segre*ta*rio del Pd di rivol*gersi diret*ta*mente a Forza Ita*lia e a Sel (se non ai 5 stelle) per cer*care un’intesa sul Mat*ta*rel*lum cor*retto: una mossa che met*te*rebbe in crisi il governo. Il ber*lu*sco*niano Bondi attacca: «Non voglio cre*dere che Napo*li*tano inter*venga nel dibat*tito tra le forze poli*ti*che per asse*con*dare le richie*ste di Alfano». Il Qui*ri*nale replica con una nota dell’ufficio stampa in cui si ricorda che quello che il pre*si*dente pensa sulla legge elet*to*rale lo ha detto pub*bli*ca*mente il 16 novem*bre. Ed è pre*ci*sa*mente che le intese per cam*biare il Por*cel*lum vanno cer*cate a par*tire dalla mag*gio*ranza di governo, per rivol*gersi solo dopo anche agli altri partiti.