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  1. #21
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Invece di farmi le seghe mentali sulla legge elettorale io farei presidenzialismo cosi la questione fiducia/governabilità è risolta senza uccidere la democrazia
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

  2. #22
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Citazione Originariamente Scritto da Leviathan Visualizza Messaggio
    Invece di farmi le seghe mentali sulla legge elettorale io farei presidenzialismo cosi la questione fiducia/governabilità è risolta senza uccidere la democrazia
    Io sono un sostenitore del presidenzialismo oppure del semi-presidenzialismo, ma queste cose, da sole, non bastano per dare governabilità.
    È sempre il parlamento che fa le leggi: se chi vince non ha la maggioranza assoluta in parlamento, allora il parlamento non farà niente...
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  3. #23
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Negli USA il presidente non ha praticamente mai la maggioranza in entrambe le camere.
    Ma vanno benone lo stesso
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

  4. #24
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Citazione Originariamente Scritto da Leviathan Visualizza Messaggio
    Negli USA il presidente non ha praticamente mai la maggioranza in entrambe le camere.
    Ma vanno benone lo stesso
    Lì ci sono due grandi partiti; il Congresso ha meno della metà dei nostri parlamentari; hanno il sistema maggioritario uninominale (che ha risultati molto più maggioritari della mia proposta).

    link: Il sistema elettorale statunitense | RadioRadicale.it
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  5. #25
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Citazione Originariamente Scritto da SEPTIMUS Visualizza Messaggio
    Lì ci sono due grandi partiti; il Congresso ha meno della metà dei nostri parlamentari; hanno il sistema maggioritario uninominale (che ha risultati molto più maggioritari della mia proposta).

    link: Il sistema elettorale statunitense | RadioRadicale.it
    Ho inavvertitamente cancellato il primo pezzo della mia risposta:

    Nel parlamento americano può capitare che la maggioranza del parlamento è del partito avversario al capo dell'esecutivo, però là nel parlamento c'è sempre un partito con la maggioranza assoluta dei seggi: il Partito democratico oppure il Partito repubblicano. Quindi il parlamento è sempre stabile e forte.
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  6. #26
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Citazione Originariamente Scritto da SEPTIMUS Visualizza Messaggio
    [...]
    Suddividiamo il territorio elettorale in collegi elettorali plurinominali, quindi in ogni collegio gli elettori troveranno i simboli dei vari partiti e i loro candidati.
    I collegi devono essere costituiti in modo che raccolgano un numero uguale o quasi uguale di abitanti. Questo è importante per una migliore comparazione dei risultati elettorali dei vari collegi. Questa comparazione è importante per le valutazioni politiche.
    I partiti collocheranno nei seggi conquistati i propri candidati che hanno preso più voti in ogni collegio. Pertanto, se vogliamo che ogni piccolo territorio possa essere rappresentato nell'assemblea, allora dobbiamo stabilire un numero basso di abitanti per ogni collegio. Se invece non riteniamo questo principio molto importante, allora possiamo stabilire un numero di abitanti più alto per ogni collegio.
    [...]
    A mio parere, le diversità esistenti nelle popolazioni delle regioni italiane, rendono difficile disegnare circoscrizioni di uguali dimensioni. Ad esempio, la Lombardia ha circa 10 milioni di abitanti, il Molise poco più di 300.000, e la Valle d'Aosta quasi 130.000 (qui). In pratica, rifacendosi alle dimensioni di quest'ultima penso si dovrebbe ricorrere ai collegi uninominali. Mentre le dimensioni del secondo imporrebbero circoscrizioni con 3 seggi, cosa che si ripercuoterebbe su una soglia di sbarramento potenzialmente, di fatto, a due cifre. Inoltre, circoscrizioni molto piccole, potrebbero avere ripercussioni sulla distribuzione dell'eventuale premio di maggioranza, che temo potrebbe alterare profondamente la distribuzione dei seggi all'interno della singola circoscrizione.

    I partiti (o coalizioni) che hanno una percentuale di voti inferiore al 7% prendono zero seggi. Lo sbarramento ostacola i partiti (o le coalizioni) molto piccoli.
    A mio parere troppo alto. Se si vuole prevedere uno sbarramento, meglio non andare, secondo me, oltre il 4-5% (non ho mai, però, riflettuto più di tanto sull'attuale sbarramento relativo alle coalizioni).

    Se il partito (o la coalizione) vincente ha una percentuale di voti compresa tra il 30% e il 55%, allora applicheremo un premio di maggioranza: il partito (o la coalizione) vincente prende il 55% dei seggi dell'assemblea. I seggi restanti, il 45% dei seggi dell'assemblea, sono attribuiti con il metodo Hare ai partiti (o coalizioni) che hanno preso almeno il 7% dei voti.
    In questa situazione è indispensabile il premio di maggioranza, che consente di avere una buona governabilità per il partito (o coalizione) vincente.
    Secondo me, il 30%, nella legge da te proposta, è una soglia troppo bassa. Direi che sarebbe più opportuno, considerando l'unico turno, il 35%. Inoltre, credo sarebbe utile partire da un "premio minimo", per chi ottiene il 35%, e crescente in base ai voti ottenuti. Faccio un esempio, basato sugli attuali 630 deputati: in caso il partito (o coalizione) più votato ottenga il 35%, gli si potrebbero assegnare 320 seggi (maggioranza minima), con un seggio in più per ogni 0,5% oltre il 35%. Quindi, 35,5% => 321 seggi, 40%=>330 seggi, 50%=>350 seggi (il punto di incontro tra i teorici seggi proporzionali, e quelli dovuti al premio, si ha con un numero di voti circa pari al 58%, ossia 366 seggi. Al limite, se non è eccessiva la percentuale i parlamentari (occorre rifletterci bene, anche in funzione dell'articolo 138 della Costituzione) si può anche usare questa come "soglia" tra seggi assegnati col premio, e assegnazione proporzionale).
    Certo, esiste il rischio di maggioranze numericamente non troppo consistenti. Ma, secondo me, il 30% è una soglia un po' troppo bassa, per assegnare una maggioranza (senza un ballottaggio).
    Ovviamente, ho fatto i calcoli su 630 seggi, e i ragionamenti vanno corretti, in presenza di altri numeri.

    Se il partito (o la coalizione) vincente ha una percentuale di voti inferiore al 30% oppure superiore al 55%, allora tutti i seggi dell'assemblea sono attribuiti con il metodo Hare ai partiti (o coalizioni) che hanno preso almeno il 7% dei voti.
    Se nessun partito (o coalizione) raggiunge il 30% dei voti, allora non possiamo assegnare il premio di maggioranza, in quanto l'effetto distorsivo sulla rappresentanza sarebbe troppo alto e provocherebbe un'alta instabilità politica.
    [...]
    Meglio sarebbe, secondo me, se nessuno arriva alla soglia base per ottenere il premio, utilizzare il metodo D'Hondt, che favorisce i grandi partiti (o coalizioni). Nel caso di coalizione, assegnata la quota di seggi alla stessa, tramite il D'Hondt, utilizzare poi l'Hare o il Sainte-Laguë per suddividere i seggi tra i partiti che la compongono.

    Saluti.

    Midìl


    P.S.: Occorre considerare, nel caso degli sbarramenti, la questione delle minoranze linguistiche.
    Ultima modifica di Midìl; 18-01-14 alle 18:52

  7. #27
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    dal 35% dei voti, non si può passare al 60% dei seggi, la c.c. ha detto che non va bene

  8. #28
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Citazione Originariamente Scritto da SEPTIMUS Visualizza Messaggio
    1. GOVERNABILITÀ E RAPPRESENTANZA.
    Se i vincitori delle elezioni non hanno la governabilità, allora le elezioni sono inutili, perché l'assemblea non riesce a realizzare le promesse fatte agli elettori.
    Se l'assemblea eletta non ha la rappresentatività, allora non esprime la volontà popolare.
    Pertanto, una buona legge elettorale deve cercare di ottenere entrambe le cose, governabilità e rappresentanza, anche se le due cose spesso possono essere in conflitto.


    2. UNA BUONA LEGGE ELETTORALE.
    2.1. Una buona legge elettorale.

    1. Suddividiamo il territorio elettorale in collegi elettorali plurinominali, quindi in ogni collegio gli elettori troveranno i simboli dei vari partiti e i loro candidati.
      I collegi devono essere costituiti in modo che raccolgano un numero uguale o quasi uguale di abitanti. Questo è importante per una migliore comparazione dei risultati elettorali dei vari collegi. Questa comparazione è importante per le valutazioni politiche.
      I partiti collocheranno nei seggi conquistati i propri candidati che hanno preso più voti in ogni collegio. Pertanto, se vogliamo che ogni piccolo territorio possa essere rappresentato nell'assemblea, allora dobbiamo stabilire un numero basso di abitanti per ogni collegio. Se invece non riteniamo questo principio molto importante, allora possiamo stabilire un numero di abitanti più alto per ogni collegio.
      Possono partecipare alle elezioni singoli partiti oppure coalizioni di partiti.
      I partiti possono usare liste bloccate oppure aperte. Nelle liste bloccate il numero di candidati corrisponde al numero di candidati da eleggere; nelle liste aperte il numero di candidati è superiore al numero di candidati da eleggere: questo è un modo per consentire agli elettori di operare una scelta sui candidati da eleggere.
    2. In tutti i collegi si procede con le votazioni e il conteggio dei voti.
    3. Assegnazione dei seggi ai partiti.
      I partiti (o coalizioni) che hanno una percentuale di voti inferiore al 7% prendono zero seggi. Lo sbarramento ostacola i partiti (o le coalizioni) molto piccoli.
      Se il partito (o la coalizione) vincente ha una percentuale di voti compresa tra il 30% e il 55%, allora applicheremo un premio di maggioranza: il partito (o la coalizione) vincente prende il 55% dei seggi dell'assemblea. I seggi restanti, il 45% dei seggi dell'assemblea, sono attribuiti con il metodo Hare ai partiti (o coalizioni) che hanno preso almeno il 7% dei voti.
      In questa situazione è indispensabile il premio di maggioranza, che consente di avere una buona governabilità per il partito (o coalizione) vincente.
      Se il partito (o la coalizione) vincente ha una percentuale di voti inferiore al 30% oppure superiore al 55%, allora tutti i seggi dell'assemblea sono attribuiti con il metodo Hare ai partiti (o coalizioni) che hanno preso almeno il 7% dei voti.
      Se nessun partito (o coalizione) raggiunge il 30% dei voti, allora non possiamo assegnare il premio di maggioranza, in quanto l'effetto distorsivo sulla rappresentanza sarebbe troppo alto e provocherebbe un'alta instabilità politica.
      Se un partito (o coalizione) supera il 55% dei voti, allora non assegnamo il premio di maggioranza, perché non è necessario, i vincitori già hanno la governabilità.
      I calcoli, per definire lo sbarramento e l'assegnazione dell'eventuale premio di maggioranza, sono fatti considerando il numero totale di voti ottenuti nell'intero territorio elettorale.
      Dato che calcoliamo lo sbarramento e l'eventuale premio di maggioranza sul numero totale dei voti, terminate le elezioni, gli elettori già sanno quale partito o coalizione otterrà il premio di maggioranza e quali partiti rimarranno esclusi dall'assemblea a causa dello sbarramento.
      Questo metodo appare migliore rispetto al metodo di stabilire sbarramento e premio di maggioranza per ogni singolo collegio.
      Se stabiliamo sbarramento e premio di maggioranza per ogni singolo collegio, allora possiamo ottenere, in alcuni casi, una piccola moderazione sul premio di maggioranza considerato a livello complessivo, in quanto può accadere che il partito (o coalizione) vincente non vince in tutti i collegi ottenendo tutti i premi di maggioranza. Queste situazioni possono accadere quando c'è una forte differenziazione politica nel territorio, ad esempio una situazione nella quale c'è un partito molto forte nella parte settentrionale del territorio e un altro partito molto forte nella parte meridionale del territorio.
    4. Assegnazione dei candidati dei partiti ai seggi dell'assemblea.
      I partiti collocano nei seggi i propri candidati che hanno preso più voti in ogni collegio.
      Nel caso di coalizione, la percentuale di seggi conquistata dalla coalizione è distribuita tra i partiti della coalizione in modo da considerare le percentuali di voti ottenuti da ogni partito.
    5. I candidati eletti rimangono in carica per l'intera durata del mandato elettorale, salvo eventi straordinari i quali anticipano il ritorno alle votazioni.
      Il mandato elettorale può scadere dopo 4 o 5 anni: questo è un ragionevole periodo di tempo per realizzare gli obiettivi promessi e affinché gli elettori possano valutare il governo.

    2.2. Un diagramma di flusso che riassume i passaggi logici.

    2.3. Alcuni esempi.



    .......non è il doppio turno ......ma almeno funziona .......

  9. #29
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Citazione Originariamente Scritto da Midìl Visualizza Messaggio
    [...]il punto di incontro tra i teorici seggi proporzionali, e quelli dovuti al premio, si ha con un numero di voti circa pari al 58%, ossia 366 seggi. Al limite, se non è eccessiva la percentuale i parlamentari (occorre rifletterci bene, anche in funzione dell'articolo 138 della Costituzione) si può anche usare questa come "soglia" tra seggi assegnati col premio, e assegnazione proporzionale[...]
    Questo che ho scritto non è esatto. O, meglio, dovrebbe essere corretto in caso di proporzionale puro teorico, ma non in presenza di sbarramenti previsti da Septimus, che alterano la proporzionalità dei voti. Meglio, quindi, prevedere un premio massimo a 350, equivalente al 55,56% dei seggi, che si raggiunge se il primo partito ottiene il 50% dei voti.

    Saluti.

    Midìl
    Ultima modifica di Midìl; 18-01-14 alle 19:12

  10. #30
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    Predefinito Re: Proposta di legge elettorale - sbarramento al 7%; eventuale premio di maggioranza

    Citazione Originariamente Scritto da SEPTIMUS Visualizza Messaggio
    1. GOVERNABILITÀ E RAPPRESENTANZA.
    Se i vincitori delle elezioni non hanno la governabilità, allora le elezioni sono inutili, perché l'assemblea non riesce a realizzare le promesse fatte agli elettori.
    Se l'assemblea eletta non ha la rappresentatività, allora non esprime la volontà popolare.
    Pertanto, una buona legge elettorale deve cercare di ottenere entrambe le cose, governabilità e rappresentanza, anche se le due cose spesso possono essere in conflitto.


    2. UNA BUONA LEGGE ELETTORALE.
    2.1. Una buona legge elettorale.

    1. Suddividiamo il territorio elettorale in collegi elettorali plurinominali, quindi in ogni collegio gli elettori troveranno i simboli dei vari partiti e i loro candidati.
      I collegi devono essere costituiti in modo che raccolgano un numero uguale o quasi uguale di abitanti. Questo è importante per una migliore comparazione dei risultati elettorali dei vari collegi. Questa comparazione è importante per le valutazioni politiche.
      I partiti collocheranno nei seggi conquistati i propri candidati che hanno preso più voti in ogni collegio. Pertanto, se vogliamo che ogni piccolo territorio possa essere rappresentato nell'assemblea, allora dobbiamo stabilire un numero basso di abitanti per ogni collegio. Se invece non riteniamo questo principio molto importante, allora possiamo stabilire un numero di abitanti più alto per ogni collegio.
      Possono partecipare alle elezioni singoli partiti oppure coalizioni di partiti.
      I partiti possono usare liste bloccate oppure aperte. Nelle liste bloccate il numero di candidati corrisponde al numero di candidati da eleggere; nelle liste aperte il numero di candidati è superiore al numero di candidati da eleggere: questo è un modo per consentire agli elettori di operare una scelta sui candidati da eleggere.
    2. In tutti i collegi si procede con le votazioni e il conteggio dei voti.
    3. Assegnazione dei seggi ai partiti.
      I partiti (o coalizioni) che hanno una percentuale di voti inferiore al 7% prendono zero seggi. Lo sbarramento ostacola i partiti (o le coalizioni) molto piccoli.
      Se il partito (o la coalizione) vincente ha una percentuale di voti compresa tra il 30% e il 55%, allora applicheremo un premio di maggioranza: il partito (o la coalizione) vincente prende il 55% dei seggi dell'assemblea. I seggi restanti, il 45% dei seggi dell'assemblea, sono attribuiti con il metodo Hare ai partiti (o coalizioni) che hanno preso almeno il 7% dei voti.
      In questa situazione è indispensabile il premio di maggioranza, che consente di avere una buona governabilità per il partito (o coalizione) vincente.
      Se il partito (o la coalizione) vincente ha una percentuale di voti inferiore al 30% oppure superiore al 55%, allora tutti i seggi dell'assemblea sono attribuiti con il metodo Hare ai partiti (o coalizioni) che hanno preso almeno il 7% dei voti.
      Se nessun partito (o coalizione) raggiunge il 30% dei voti, allora non possiamo assegnare il premio di maggioranza, in quanto l'effetto distorsivo sulla rappresentanza sarebbe troppo alto e provocherebbe un'alta instabilità politica.
      Se un partito (o coalizione) supera il 55% dei voti, allora non assegnamo il premio di maggioranza, perché non è necessario, i vincitori già hanno la governabilità.
      I calcoli, per definire lo sbarramento e l'assegnazione dell'eventuale premio di maggioranza, sono fatti considerando il numero totale di voti ottenuti nell'intero territorio elettorale.
      Dato che calcoliamo lo sbarramento e l'eventuale premio di maggioranza sul numero totale dei voti, terminate le elezioni, gli elettori già sanno quale partito o coalizione otterrà il premio di maggioranza e quali partiti rimarranno esclusi dall'assemblea a causa dello sbarramento.
      Questo metodo appare migliore rispetto al metodo di stabilire sbarramento e premio di maggioranza per ogni singolo collegio.
      Se stabiliamo sbarramento e premio di maggioranza per ogni singolo collegio, allora possiamo ottenere, in alcuni casi, una piccola moderazione sul premio di maggioranza considerato a livello complessivo, in quanto può accadere che il partito (o coalizione) vincente non vince in tutti i collegi ottenendo tutti i premi di maggioranza. Queste situazioni possono accadere quando c'è una forte differenziazione politica nel territorio, ad esempio una situazione nella quale c'è un partito molto forte nella parte settentrionale del territorio e un altro partito molto forte nella parte meridionale del territorio.
    4. Assegnazione dei candidati dei partiti ai seggi dell'assemblea.
      I partiti collocano nei seggi i propri candidati che hanno preso più voti in ogni collegio.
      Nel caso di coalizione, la percentuale di seggi conquistata dalla coalizione è distribuita tra i partiti della coalizione in modo da considerare le percentuali di voti ottenuti da ogni partito.
    5. I candidati eletti rimangono in carica per l'intera durata del mandato elettorale, salvo eventi straordinari i quali anticipano il ritorno alle votazioni.
      Il mandato elettorale può scadere dopo 4 o 5 anni: questo è un ragionevole periodo di tempo per realizzare gli obiettivi promessi e affinché gli elettori possano valutare il governo.

    2.2. Un diagramma di flusso che riassume i passaggi logici.

    2.3. Alcuni esempi.



    Ammesso che una soglia del 30 % per l'assegnazione del premio di maggioranza possa essere considerata costituzionalmente legittima, mi pare che questa legge conservi il maggior difetto del porcellum:
    con il porcellum i grandi partiti erano incentivati alla creazione ampie coalizioni, dato che un solo voto in più era sufficiente per ottenere il 55 % dei seggi; incentivo che rimane intaccato da questa proposta. La soglia di sbarramento al 7% non mi sembra utile per lasciare fuori dal parlamento i partitini, essendo facilmente aggirabile con la formazione di listoni unici, accordi di desistenza et similia.

 

 
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