Originariamente Scritto da
maestrale
Il modo con cui è stata affrontata la questione del reato sulla clandestinità secondo me rappresenta il secondo grande errore politico del M5S da quando è in Parlamento. Errore da cui purtroppo ancora una volta emerge tutta l'inesperienza di questo Movimento.
Il primo errore fu la risposta al bluff di Bersani, che ostentava la volontà di allearsi con il Movimento, al quale bisognava rispondere con delle controproposte che lo avrebbero smascherato e avrebbero messo in difficoltà il PD, svelando ai suoi elettori l'evidenza che la vera intenzione era, da parte di una grossa fetta del partito, quella di perseguire un accordo col Berlusca fin dal giorno dopo le elezioni. Invece la risposta fu un poco intelligente no secco, e le elezioni amministrative successive poi sappiamo tutti come sono andate, con l'M5S che perde mediamente ovunque due terzi (e sottolineo, due terzi!) dei suoi voti in pochi mesi.
Oggi invece la vicenda del reato di clandestinità, dalla quale è emerso ancora più chiaramente (ma era già emerso con Bersani) che la linea politica del Movimento spesso è basata sulla paura, anzi direi il terrore, di perdere il proprio bacino elettorale di destra. E' una paura che ossessiona il suo fondatore, e lo si è visto in questi giorni, coi suoi post totalmente incoerenti (prima dice che il reato di clandestinità non è una priorità e che il Movimento 5 Stelle si ritroverebbe con un consenso decimale se lo abolisse, poi plaude alla decisione di abolirlo perchè, dice sul suo blog "ora sarà più facile espellere i clandestini").
Secondo me è anche giusto che Grillo stia attento a conservare e a incrementare il proprio bacino elettorale anche a destra (da destra, secondo me, arrivano circa un terzo dei voti del M5S), ma le non può continuare a fare dichiarazioni incoerenti che fanno acqua da tutte le parti, e dalle quali soprattutto emerge il tentativo antipatico e molto goffo di prendere in giro i propri elettori come un vecchio politicante. Grillo non è capace di fare il professionista della politica, dovrebbe fare quello che gli viene meglio, avrebbe dovuto dire la verità fin dall'inizio. Avrebbe dovuto dire agli elettori di destra che questo reato andava abolito perchè non serve a rimpatriare clandestini, non è stato rimpatriato neanche un solo immigrato con questo reato di clandestinità. E' una presa in giro per gli elettori del centrodestra, perchè questa legge non funziona, e i leghisti (parlo dei politici, non degli elettori che si bevono tutto) lo sanno benissimo! Questa legge fatta alla cazzo serve solo a rallentare inutilmente i tribunali e a illudere gli elettori critici verso il fenomeno dell'immigrazione clandestina che si tratta di una norma fatta nel loro interesse, ma non è così. Anzi, questa norma mantiene completamente irrisolto il problema dell'immigrazione, permettendo alla Lega di farci sempre la sua bella campagna elettorale, di sopravvivere e di continuare a mangiare nei palazzi romani, e probabilmente è per questo che la Lega non ha interesse a fare leggi che contrastino veramente il fenomeno. Grillo doveva dire queste cose con forza fin dall'inizio al suo elettorato di centrodestra, visto che le sa benissimo. Dovrebbe avere più coraggio anzichè tutte queste paure, essere di centrodestra mica vuol dire essere stupido: se seguiva la strada della verità fin dall'inizio, spiegando chiaramente fin da subito come stavano le cose, i suoi elettori di centrodestra lo avrebbero capito.
Ora invece il danno è fatto. Speriamo che quest'altra cazzata non faccia perdere ulteriori voti al Movimento, come quella con Bersani. E speriamo soprattutto che ci sia qualcuno vicino a Grillo che lo faccia ragionare sui suoi errori, spesso mi sembra che non sia così.