Il writer, a processo per imbrattamento, è stato invitato da un parroco in Toscana per dipingere la sua parrocchia In aula si difende con il curriculum: articoli, interviste a Sgarbi, il catalogo delle opere. E le pagine web del Comune.
C’è qualcosa di strano nella carriera di Bros. Perché lui, il writer, è considerato un artista. Ma proprio a causa della sua arte è finito in un’aula del tribunale con l’accusa di deturpamento e imbrattamento. E mentre il vicesindaco Riccardo De Corato rincara la dose («Chi fa tag o graffiti su edifici pubblici o privati senza alcuna autorizzazione commette una violenza»), il ragazzo - già indicato dall’ex assessore alla cultura Vittorio Sgarbi come un «Giotto dei tempi moderni» - racconta di essere stato contattato da un parroco in Toscana che gli ha proposto di dipingere interni ed esterni di una chiesa. «I temi religiosi mi interessano molto, anche perché vivo in Italia. Ho già realizzato in passato un’installazione che riproduceva la “moltiplicazione dei pesci” nella Darsena».
Il paradosso diBros, vandalo per strada ma artista in chiesa - Milano - ilGiornale.it del 20-05-2010