Il caso De Girolamo-Boccia e la moralità del politico comunista
di GIAN LUIGI LOMBARDI CERRI
La querelle Nunzia De Girolamo (PDL) – Francesco Boccia (PD e suo marito) non colpisce, di per sé, in modo particolare. E’ solo una delle tante questioni di sputtanamento ai massimi livelli, in cui è immersa l’Italia a morale sostegno di coloro che sussurrano ancora di “patria”, di “Italia unita”,ed altre simili facezie, sorrette ancor più dai due poveri Cristi che rischiano di essere impiccati , per specifica decisione del presidente della repubblica ad onore e gloria del tricolore. Dalla vicenda di cui sopra , tuttavia, si possono e si devono trarre, importanti insegnamenti.
1.- Il PCI può cambiare cento volte il nome, ma la filosofia ed il modo di agire non cambiano mai. Infatti il partito era, è e sarà sempre superiore a tutto, anche alla vita delle persone più vicine le quali “possono” e “devono “ essere denunciate se questo conviene al partito. Così come è sempre successo in un infinito numero di volte. Ora ammettiamo che la De Girolamo sia colpevole di quanto le viene imputato. Non diciamo che il marito debba impugnare il mitra in sua difesa, ma neanche comportarsi come si sta comportando. Almeno abbozzi una qualche giustificazione o, al minimo, taccia. Prenda esempio dal comportamento del marito della Franzoni, caso ben ben più grave che difende la moglie aldilà di ogni ragionevole dubbio, perché questa donna se l’è andata a cercare e l’ha amata al disopra di ogni cosa. Neanche la mafia (che è tutto dire) si comporta con i familiari come Boccia con la moglie.
2.- Il PCI dopo il successo , sia pure non ancora totale, su Berlusconi usa a man salva parte della magistratura e della stampa per distruggere i propri concorrenti-nemici. Trattenendo, almeno per ora , il desiderio di poterli trattare come Lew Trosky: a picconate in testa. L’applicazione italiana è una catena senza fine iniziata con la medaglia d’oro partigiana a “Rata del Vallino”, che aveva il solo difetto di essere partigiano sì, ma anticomunista. Pensate che non hanno perdonato al partigiano Edgardo Sogno (combattente antinazista e antifascista) di essere monarchico, mentre hanno prontamente perdonato al paracadutista della Repubblica Sociale (rastrellatore di combattenti per la libertà) Dario Fo, solo perché faceva politicamente comodo.
3.-Last but not least il comportamento nei confronti della donna. Boccia e De Girolamo si sono sposati, si sono amati (almeno lo speriamo) hanno fatto anche un figlio, ma tutto ciò non conta nulla. Per il PCI donna, moglie e buco del muro sono oggetti che possono, a seconda dei casi essere utilizzati, sempre in nome della rivoluzione. A meno che, a completamento di quanto sopra, Boccia , su ordine del partito abbia corteggiato, sposato e messa incinta una pidiellina per poter sfruttare l’occasione a tempo debito, infischia dosi di ogni sentimento.
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