Un breve preambolo: nel 1966 (definito da alcuni "l'anno di Satana" ma son curiosità), 23 Febbraio, il Partito Baʿth Arabo Socialista (sorto nel 1947, filofrancese e antibritannico, a un anno dall'indipendenza delle Filippine e quindi al principio della Decolonizzazione) si scinde in una corrente siriana e in una iraqena (a mio avviso socialisti patriottici da un lato e nazional-socialisti dall'altro).
Il PBAS, laico, con rapporti col mondo catto-cristiano migliori (nel senso meno "convenzionati") dei nostri è ovviamente obbligato a sopportare una presenza comunista in seno alle Istituzioni, alle Amministrazioni ed all'Esercito ma nel caso siriano questo obbligo viene anche supportato senza problemi, fondamentalmente dal tempo di Hafiz al-Asad (1971-2000), defunto padre dell'attuale Presidente democraticamente eletto, Bashar al-Asad (il Vittorioso; Bashar al-Assad - Wikipedia). Bashar è insignito del Gran Collare dell'Ordine del Liberatore (Venezuela), del Gran Collare dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile, 2010) ma non più "ufficialmente" Cavaliere di Gran Croce Decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (revocata da Napolitano "Re" Giorgio per indegnità il 28 settembre 2012, il nome del titolo è comunque sommamente ridicolo, la Repubblica meno).