che qualcuno abbia la pazienza di spiegare a quel paraculo di telefonista compulsivo
che non si liberano colombe allevate in cattività....
L'ENPA A PAPA FRANCESCO: "LIBERARE COLOMBE VUOL DIRE CONDANNARLE"
Lunedì, 27 Gennaio 2014
"No all'uso di animali per tradizioni superate"
"Non utilizzare piu' gli animali e la loro vita per tradizioni ormai superate". E' questo l'appello lanciato dall'Ente nazionale protezione animali con una lettera aperta a Papa Francesco, dopo che una colomba - restituita alla liberta' da due bambini alla fine dell'Angelus di ieri - e' stata facilmente presa da un gabbiano e da una cornacchia, che in citta' sono predatori di questi volatili. "Gli animali che sono nati in cattivita', non essendo animali selvatici, non sono in grado di riconoscere i predatori come tali e sono quindi incapaci di fuggire da eventuali situazioni di pericolo- spiega l'Enpa- reimmetterli in un ambiente a loro sconosciuto ed esporli quindi inutilmente a pericoli, condannandoli a morte certa, e' inaccettabile, come testimoniamo le numerose proteste che stanno crescendo sul web". Queste colombe, "che sono esclusivamente di allevamento, non hanno certo i mezzi per sopravvivere in citta' e nell'ambiente naturale e non possono neanche utilizzare il mimetismo: il loro colore bianco, molto vistoso in natura, e' proprio dovuto al fatto che non si tratta di animali selvatici ma provengono dalla cattivita'". Quindi, Enpa promuove in rete una raccolta firme con la quale "chiediamo, a quanti hanno a cuore la tutela degli animali, di condividere il nostro appello a Papa Francesco- conclude l'Enpa- sappiamo che il Pontefice si e' dichiarato sensibile alla tutela dell'ambiente e delle creature che lo condividono con noi, e che ha in progetto un'enciclica dedicata proprio al Creato e alla difesa della natura. Un'enciclica nella quale, siamo sicuri, non manchera' il riconoscimento degli animali quali cittadini a pieno titolo del mondo in cui tutti viviamo".