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  1. #1
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    Arrow Caso Marò: Il governo indiano fa marcia indietro: udienza rinviata al 25 Febbraio


    Caso Marò. Il governo indiano fa marcia indietro: udienza rinviata al 25 Febbraio
    Il governo indiano sembra aver fatto “marcia indietro” sul caso dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, in questo momento in libertà provvisoria e residenti all’ambasciata italiana.*Al Ministero della Giustizia di Nuova Dehli è stato chiesto di accertare la correttezza o meno dell’applicazione del Sua Act, la legge anti-terrorismo che punisce l’omicidio in mare con la pena di morte, alla vicenda dei sottufficiali italiani.*Lo riferisce il The Indian Express, al dicastero è stato chiesto di prendere in considerazione, in particolare, il fatto che: il Sua Act è stato varato per affrontare pirateria e attacchi in mare non l’omicidio di pescatori.

    Al Procuratore generale della Corte Suprema che entro il 3 Febbraio dovrà giudicare Latorre e Girone per i fatti di due anni fa nelle acque internazionali al largo di Kerala, fanno sapere dal Ministero della Giustizia, è stato chiesto di riconsiderare le proprie conclusioni su questo punto.*Il parere di quest’ultimo sarà poi esaminato direttamente dal Ministro della Giustizia: a differenza dell’ultima volta quando, il “via libera” all’applicazione del Sua Act, venne dato da un funzionario di medio livello.*Sembrano essere arrivate forti e chiare, a Nuova Dehli, le dichiarazioni del Presidente della Commissione UE Barroso che, ieri, ha detto: “ogni decisione sul caso dei due marinai italiani potrebbe avere delle ripercussioni sulle relazioni tra India e Comunità Europea”.*Anche se non è stato ancora confermato, sembra che, dal Ministero dell’Interno, abbiano risposto dicendo “il Governo sta valutando le azioni future in base all’ampliamento delle ramificazioni dei rapporti internazionali che l’India sta compiendo negli ultimi anni, Italia compresa”.*Se già il governo, ma anche il Ministero della Giustizia, sembrano aver fatto “marcia indietro” presto, quindi, anche dal Ministero dell’Interno potrebbe arrivare la decisione di processare Girone e Latorre in base al Codice Penale indiano, senza coinvolgere la NIA e applicare il Sua Act.
    L’udienza che avrebbe dovuto giudicare proprio la richiesta della NIA, la polizia speciale indiana, di spostare il caso dei due marò presso la corte speciale indiana – programmata per oggi – è stata rinviata al 25 Febbraio.*L’inviato del governo Steffan De Mistura, in partenza per Nuova Dehli, non si è detto stupito del rinvio, ha in seguito aggiunto: “aspettiamo il pronunciamento del 3 Febbraio con il quale la Corte Suprema indiana risponderà alla nostra petizione del 13 Gennaio”.





    Scritto da: Guglielmo Sano
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  2. #2
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    Predefinito Re: Caso Marò: Il governo indiano fa marcia indietro: udienza rinviata al 25 Febbraio

    In pratica rimanderanno di continuo almeno fino alle elezioni, dopo....si vedrà.
    .
    L'ultimo uomo ad essere entrato in Parlamento con intenzioni oneste.

    Non basta negare le idee degli altri per avere il diritto di dire "Io ho un'idea". (G. Guareschi)

  3. #3
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    Predefinito Re: Caso Marò: Il governo indiano fa marcia indietro: udienza rinviata al 25 Febbraio

    Precisiamo...

    L'Italia si è appellata alla Corte Suprema indiana il 13 gennaio chiedendo che i due vengano rilasciati perchè a due anni dai fatti non ci sono nemmeno i capi di accusa.
    La Corte Suprema indiana ha disposto che entro il 3 Febbraio il "Governo" decida quale legge è applicabile al caso, se la Sua Act (terrorismo) o la legge ordinaria.

    Nel frattempo la NIA (la polizia antiterrorismo) aveva chiesto (mi pare l'8 gennaio scorso) di far uscire i due dall'ambasciata e "custodirli" in una struttura esterna, in pratica arrestarli.
    La decisione su questa richiesta è stata spostata al 23 febbraio.

    E' in corso uno scontro fra il ministero dell'Interno che vuole i due incriminati per terrorismo e i ministeri degli Esteri e dell'Economia che vogliono la legge ordinaria.
    E c'è la richiesta che i due imputati siano presenti all'udienza del 3 febbraio, nella quale potrebbero essere arrestati in aula, sia con l'applicazione della legge ordinaria sia con quella antiterrorismo, in ogni caso senza che siano state depositate ne le accuse ne gli atti processuali che, per quanto ci dicono gli avvocati difensori, restano "secretati".

    Riporto un brano di un intervento pubblicato su Facebook scritto da Stefano Tronconi che si stà occupando di seguire il caso rispetto alle dinamiche interne della politica indiana.

    Latorre e Girone sono prigionieri in primo luogo di alcuni politici indiani appartenenti al Partito del Congresso che sul loro sequestro hanno pensato di poter costruire la propria fortuna politica.
    Questi politici si chiamano Chandy, primo ministro del Kerala, ed Antony, ministro della difesa indiano.
    La manipolazione di tutte le prove contro Latorre e Girone è stato il risultato di un accordo di ferro che i due, alleati politici di lunga data, hanno stretto fin dal 16 Febbraio 2012.

    L'attuale ministro degli interni Shinde, colui che formalmente ha preso le decisioni (ora, come ovvio, in via di ripensamento) di equiparare Latorre e Girone a dei terroristi, non è altro che un vecchio 'elefante' corrotto e screditato del Partito del Congresso, fedele alleato di Antony.
    Il procuratore generale Vahanvati, autore del parere legale secondo cui non vi sarebbe nulla di strano a processare i marò sulla base del SUA Act, non è altri che il procuratore generale scelto da Antony e Chandy in sostituzione dell'avvocato dello Stato indiano Raval che nell'Aprile 2012 fu sostituito per aver sostenuto di fronte alla Corte Suprema che il Kerala non aveva giurisdizione nel caso dell'Enrica Lexie'.
    Per due anni gli inetti politici, militari e diplomatici italiani non hanno capito che qualsiasi accordo loro pensassero di aver raggiunto per sbloccare la vicenda dei marò (con Kurshid o chi altro) veniva poi di fatto reso carta straccia dall'azione di Antony ed hanno continuato a collezionare una figura da allocchi dietro l'altra di fronte al mondo.
    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

  4. #4
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    Predefinito Re: Caso Marò: Il governo indiano fa marcia indietro: udienza rinviata al 25 Febbraio

    L'india e' un paese di merda

    Sarebbe ora di dargli qualche sonoro calcio in culo - e con gli stivali chiodati

  5. #5
    Gianicolo, 1849
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    Predefinito Re: Caso Marò: Il governo indiano fa marcia indietro: udienza rinviata al 25 Febbraio

    Citazione Originariamente Scritto da atvar51 Visualizza Messaggio
    L'india e' un paese di merda

    Sarebbe ora di dargli qualche sonoro calcio in culo - e con gli stivali chiodati

    L'aver fatto intervenire la UE qualche preoccupazione la crea anche nei portafogli indiani. Se invece di aspettare due anni si faceva subito non stavamo a questo punto.

    Italian marines case may impact ties with India: European Union

    India has, however, given an assurance to Italy that the two would not be awarded death penalty.
    Barroso said the 28-member bloc - India's largest trading partner - is opposed to death penalty.
    Trade between India and the EU was valued at 75.8 billion euros during 2012.

    Italian marines case may impact ties with India: European Union | NDTV.com
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