Ovviamente non posso postare un articolo lungo tutte queste pagine, pubblico gli estratti
Testimonianza di Charlotte Wells
IMPOSTURE CHIESA CATTOLICA: LA SCONVOLGENTE E SCIOCCANTE TESTIMONIANZA DI CHARLOTTE WELLS
La testimonianza della sorella Charlotte, ex suora di clausura, è sconvolgente e scioccante, ma fornisce informazioni importanti sul peggio della vita in convento e sulle dinamiche del Romanismo. Essa si aggiunge ad altri resoconti come "Monaca Maria" e "Il martire in nero: la storia della vita di sorella Giustina", e alle testimonianze di ex preti, come Chiniquy, Fresenborg, e Hogan. La testimonianza della sorella Charlotte può sembrare incredibile, se non si conosce la storia della religione papista.
Venne il giorno in cui, all'età di quattordici anni e mezzo, la madre superiora venne da me e cominciò a parlarmi del Velo Bianco. Non ne sapevo molto, ma mi fu detto che prendendo il velo avrei cominciato ad essere sposa o moglie di Gesù Cristo. Ci sarebbe stata una cerimonia e sarei stata vestita con abiti nuziali. E in quella particolare mattinata mi dissero che alle nove in punto mi avrebbero vestita da sposa. Ora mi chiedevo da dove veniva fuori tutto questo e dove avrebbero preso gli abiti nuziali per delle giovani sorelle. La madre superiora si accomodò e scrisse una lettera a mio padre, dicendogli di mandare il denaro. E tutto quello che lei chiedeva, mio padre lo mandava. Un'altra sorella andava a comprare il materiale e l'abito da sposa veniva realizzato dalle sorelle del convento. A questo punto della mia testimonianza ero ancora nell'ordine libero. Vi starete chiedendo se la madre superiora spendeva tutti i soldi per l'abito da sposa. A questo punto della testimonianza io non potevo saperlo, ma dopo aver vissuto in convento per un certo tempo mi resi conto che lei poteva chiedere a mio padre centinaia di dollari e lui glieli mandava. Per l'abito, avrebbero speso un terzo dei soldi tenendosi il resto, senza che mio padre ne sapesse mai nulla. Né lo sapevo io finché, a distanza di tempo, dovetti fare io stessa alcuni di quegli abiti da sposa, e quindi conobbi il loro valore e i costi associati ai materiali impiegati per realizzarli. E conoscevo l'ammontare dei soldi incamerati perché ero una delle suore più "anziane".
Ora, moltissime persone dicono che solo le donne empie vanno in convento. Questo non è vero. Ci sono stelle dello spettacolo che vanno in convento. Hanno vissuto appieno nel mondo, e senza dubbio sono peccatrici. Ma quando entrano sono donne. Sanno cosa stanno facendo. Ed entrano solo perché la Chiesa Cattolica Romana riceverà da loro, non solo migliaia, ma milioni di dollari. Non gli importa chi siano le persone che entrano in convento se possono ricavare molti soldi da loro. Ma la piccola ragazzina comune che entra da bambina, è soltanto una bambina e và lì con la purezza di cuore e di mente e di animo che hanno i bambini. Lo dico perché a volte si sentono molte affermazioni che non sono affatto vere.
Oggi, viaggio in molti luoghi, e sento dirmi da tanti Cattolici Romani: "Sono stato in così tanti conventi, so tutto di loro". Ma sapete che i Cattolici Romani sono autorizzati a mentire senza dover confessare la bugia detta, quando si tratta di una menzogna detta per proteggere la loro fede? Essi possono raccontarvi qualunque bugia per proteggere la loro fede e non dover per questo andare mai al confessionale. E possono fare di peggio. Possono per lo stesso motivo rubare fino a 40 dollari senza doverlo dire al prete. Non sono tenuti a confessare il loro furto. Questo è ciò che gli viene insegnato. Ogni Cattolico Romano lo sa, e sareste inorriditi se sapeste quanti Cattolici Romani fanno queste cose. Ho avuto a che fare con centinaia e centinaia di loro. Allora li ho visti gettarsi davanti all'altare e implorare Dio di salvarli. Quando Dio convince di peccato i loro cuori, essi vogliono abbandonare quei comportamenti. Ma fintanto che sono Cattolici Romani, gli sono permessi. È questa la cosa più triste. Non possono conoscere Dio perché Dio non condona il peccato. Non importa chi voi siate. Non credo che Dio condoni il peccato e non credo che Egli lo condoni ai Cattolici Romani, sebbene essi vengano accecati e condotti all'inferno dai loro insegnanti. Ho vissuto in convento, e so come vivono queste persone e cosa fanno.
Sapevo di aver preso il voto di castità, e che non dovevo più sposarmi nel mondo perché ero sposa di Cristo. Allora, dopo questo, la madre superiora mi condusse in un'altra stanza, o anzi, aprì la porta e mi disse di entrarvi. E lì, vidi qualcosa che non avevo mai visto prima. Vidi un prete Cattolico Romano abbigliato in abiti sacri. Si diresse verso di me e mi bloccò un braccio con il suo braccio, cosa che non aveva mai fatto durante la prima parte della mia vita in convento. Non ero mai stata insultata da un prete in alcun modo. Non erano mai stati neppure sgarbati con me nel primo periodo in convento. Ma ora era qui, e non capivo cosa intendesse fare e non sapevo che cosa voleva da me. Allora, tirai indietro il mio braccio perché mi sentii enormemente insultata, e gli dissi: "Si vergogni!"
Ciò lo rese molto adirato per un minuto, dopodiché la madre superiora doveva aver sentito la mia voce, perché entrò e disse: "Oh", (e mi chiamò con il mio nome da suora), "dopo che sarai stata per un po' nel convento non la penserai più così. Il resto di noi faceva come te all'inizio, ma sai, il corpo del prete è santificato, e quindi non è peccato donare ai preti i nostri corpi".
E dunque, andavamo e ci inginocchiavamo davanti al prete. Eri una ragazza fortunata se riuscivi ad allontanarti da quell'uomo senza essere distrutta. Infatti, era ubriaco. Era solo una bestia. Non era un uomo. Oh, certo, aveva un abito sacro addosso. Era ordinato come prete Cattolico Romano, e vi assicuro, non amavamo affatto andare a confessarci, ma dovevamo farlo una volta al mese. E quelle povere sorelline non potevano fare altro; non c'era nessuno in quella stanza all'infuori del prete e della ragazza, e solo quando era tutto finito, la giovane poteva uscire e far entrare la prossima. Vi assicuro che non amavamo quel giorno. E non era diverso per quelle ragazze.
Gravidanza non desiderata
E non è finita. A volte il prete veniva da noi e si adirava perché ci rifiutavamo di peccare con lui volontariamente. E le suore avevano corpi svigoriti dopo essere state chiuse in convento a lungo. Perciò, molte, molte volte, non riuscivi a impedire che il prete ti desse un pugno in bocca; è una cosa terribile. Uno dei miei denti anteriori saltò via. So di cosa sto parlando. E poi ti buttano a terra e ti danno dei calci nello stomaco. Molte di quelle preziose piccole ragazze hanno dei bambini in grembo, e al prete non gliene importa nulla e ti riempie di calci nello stomaco nonostante il bambino che porti in grembo. Non gliene importa. Il bambino verrà ucciso comunque, perché quei bambini nasceranno all'interno del convento. Infatti, come potrebbero essere interessate a far nascere dei bambini, delle persone che gestiscono luoghi di perdizione come questi sotto la copertura della religione? Il mondo crede che siano ordini religiosi, eppure lì dentro nascono bambini, e la maggior parte sono parti prematuri. Molti di loro sono anormali. Molto, molto raramente ho visto nascere un bambino normale lì dentro.
Questa testimonianza è stata tradotta dall'originale disponibile sul sito Jesus is Lord, dove sono disponibili gratuitamente anche molte altre testimonianze, confutazioni e libri da scaricare (in lingua inglese).
La traduzione in italiano è stata effettuata dal curatore del sito Il Cammino Cristiano. È consentita la riproduzione integrale, nonché la diffusione, del presente documento.
Una traduzione libera di questa testimonianza in lingua portoghese è disponibile sul sito El Nuevo Camino.