Il Senato non si costituirà parte civile nel processo sulla compravendita dei senatori in cui è imputato Silvio Berlusconi. L’Ufficio di presidenza di Palazzo Madama ha dato infatti parere negativo con dieci voti contrari e otto a favore. Decisivo il voto di Antonio De Poli, questore del Senato, e vicino a Pierferdinando Casini che pochi giorni fa ha aperto ad un ritorno nel centrodestra. Ora la patata bollente passa al presidente Grasso che si è riservato di decidere. Il Senato doveva decidere se l’onore e la rispettabilità dell’istituzione era stata lesa dal Cavaliere, accusato dalla procura di Napoli di aver corrisposto somme di denaro ad alcuni senatori, tra i quali l’ex Idv Sergio De Gregorio, per orientarne il voto in Aula. La decisione presa dall’ufficio di presidenza di Palazzo Madama cambia anche le carte in tavolo nell’ambito del processo che si aprirà a Napoli il prossimo 11 febbraio. Il Senato, infatti, non costituendosi parte civile si schiererebbe dalla parte dell’accusa come parte lesa e quindi a fianco di Berlusconi.
Scritto da: Redazione
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