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  1. #1
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    La Federazione Russa costituisce oggi uno dei pochi Stati realmente sovrani nel mondo “unipolare americano” nato dopo la caduta del murodi Berlino.
    La Russia è tornata a rivestire (dopo la tragica esperienza delcomunismo ateo) il suo fondamentale e storico ruolo di forza equilibratrice degli assetti internazionali, di guardiano e difensore del diritto internazionale e di ponte culturale tra Europa occidentale ed orientale.
    Dopo aver attraversato, negli anni novanta durante la sconsiderata presidenza del filo-occidentale Eltsin, un periodo di grave crisi economica e spirituale, la Federazione Russa ha riconquistato in pochi anni, grazie alla ferma guida del Presidente Vladimir Putin, un nuovo ruolo di potenza ed un decisivo peso politico-militare sullo scacchiere internazionale.
    Liberatasi dalla schiavitù del debito pubblico, riaffermata l’autorità dello Stato, la Russia oggi può costituire un punto di riferimento importante anche per un’Europa che non è ancora riuscita a ritrovare la sua identità e a liberarsi dall’abbraccio mortale di quei “poteri forti” internazionali, di natura metafisica e finanziaria, che tutt’oggi la costringono in un tragico stato di sudditanza spirituale, culturale ed economica.
    La Russia di Putin, infatti, non solo ha recuperato piena sovranità sul piano economico e militare, ma ha anche intrapreso una decisa azione di riscoperta e di riaffermazione di quei valori tradizionali e nazionali che l’attività distruttrice di quasi settanta anni di comunismo ateo e di quasi venti anni di capitalismo apolide sembravano aver annientato.
    Il Presidente Putin ha inteso recuperare gli eterni valori identitari e spirituali che stanno alla base d’ogni sana comunità popolare attraverso una battaglia per lo sviluppo demografico, la tutela della famiglia tradizionale e l’interlocuzione attenta con la religione ortodossa, maggioritaria presso il popolo russo.
    Nel suo ultimo messaggio alle camere, il Presidente VladimirPutin ha voluto, infatti, dichiarare: “Sappiamo che ci sono sempre piùpersone nel mondo che sostengono la nostra posizione in difesa dei valori tradizionaliche hanno costituito il fondamento spirituale e morale della civiltà in ogninazione per migliaia d’anni: i valori delle famiglie tradizionali, della veravita umana, che include la vita religiosa: non solo l'esistenza materiale, maanche la spiritualità”.
    Con tale messaggio, il Presidente Putin ha voluto affermare con forza l’importanza fondamentale dei valori tradizionali: la famiglia, la concezione spirituale della vita, il sentimento comunitario.
    Sovranità militare, economica, culturale e tradizione sono pertanto la cartinadi tornasole di un paese, come la Russia, che vuole discostarsi da un mondo senza radici e senza valori che si trova allo sbando della crisi economica causata dal capitalismo apolide di stampo anglosassone.

    Sabato 15 febbraio 2014

    alle ore 20.30


    al Palazzodella Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

    presso la Sala Conferenze


    in Piazza Rosmini, 5

    Rovereto (TN)


    * * * *
    Programma

    Introduzione, presentazioni e saluto delle istituzioni

    Interventi di:


    · On. Lorenzo Fontana – Europarlamentare Lega Nord.
    Intervento: Unione Europea e Russia

    ****


    · Alexey Komov – Ambasciatore russo all’ONU.
    Intervento: La Russia oggi

    ****
    · Paolo Taufer – Studioso ed analista di geopolitica.
    Intervento: Caduta e resurrezione della Russia

    ****
    Modera la serata: Stefano Vernole – Redattore di Eurasia.


    Ultima modifica di IlWehrwolf; 06-02-14 alle 21:49

  2. #2
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    Predefinito Re: Convegno:"Russia ed Europa, sfida del terzo millennio"

    Grazie per la segnalazione. E auguri vivissimi per il vostro convegno.

  3. #3
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    Predefinito Re: Convegno:"Russia ed Europa, sfida del terzo millennio"

    Con il patrocinio di:


    Centro Russo Borodina
    www.borodinacr.it


    Consolato Onorario della Federazione Russa a Bolzano - www.consolatorussobolzano.it



  4. #4
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    Predefinito Re: Convegno:"Russia ed Europa, sfida del terzo millennio"

    Noi e i leghisti? Abbiamo importanti valori in comune

    Parla Alexey Komov, ambasciatore russo all’Onu, che sarà ospite,
    insieme al parlamentare Zubarev, al Congresso federale di Torino



    Le informazioni che abbiamo avuto riguardo alle posizioni della Lega Nord mi hanno spinto, insieme al parlamentare di “Russia Unita”, Viktor Zubarev, ad accettare con piacere l’invito a partecipare al Congresso federale di Torino. Noi e i leghisti abbiamo importanti valori in comune, in particolare la difesa della famiglia tradizionale, l’opposizione all’immigrazione selvaggia, la lotta al “politicamente corretto” che in realtà serve soltanto a chi non vuole far cambiare nulla. Sarà anche l’occasione di sottolineare che in Russia non c’è alcun sistema autoritario, come vogliono far credere certi interessati media e politici occidentali, ma soltanto un governo che, sotto la presidenza di Vladimir Putin, si prende innanzitutto cura degli interessi del popolo russo».
    Alexey Komov, ambasciatore russo all’Onu del Congresso mondiale delle Famiglie, sarà presente domenica prossima al Lingotto di Torino e rilascia questa intervista in esclusiva a “la Padania” mentre la tv di casa trasmette le immagini degli scontri di piazza a Kiev, in Ucraina, tra polizia e manifestanti favorevoli all’ingresso del paese nell’Unione europea.
    La posizione dei russi è chiara: molti manifestanti sono manovrati da forze e interessi internazionali, ma Mosca non interferisce con gli avvenimenti interni di un paese straniero, «a differenza di quanto fanno altri», evidenzia Komov.

    Dottor Komov, per conoscerla meglio le chiedo innanzitutto di cosa si occupa in qualità di ambasciatore russo presso l’Onu
    «Sono ambasciatore per la Russia del Congresso mondiale delle Famiglie, che è la più importante piattaforma internazionale delle organizzazioni interessate a difendere il ruolo fondamentale della famiglia nella società. Quando parlo di famiglia, mi riferisco alla famiglia “tradizionale”, quella composta da un uomo e una donna che, unendosi in matrimonio, mettono al mondo dei figli. Siamo sicuramente in contrapposizione con i nuovi dogmi che sponsorizzano le unioni tra omosessuali e attraverso l’Onu cerchiamo di ribadire la nostra contrarietà ai matrimoni tra gay e all’adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali, gay o lesbiche che siano. Senza figli non esiste un futuro per i popoli e in Russia stiamo assistendo da anni ad una forte diminuzione della natalità. Gli stessi che esaltano la decrescita al tempo stesso esaltano però il diritto all’immigrazione di massa. Bisogna meditare attentamente in merito a questo dato di fatto».

    La Lega, già venti anni fa, guardava con interesse gli sviluppi della situazione politica in Russia, e l’interesse aumentò con l’arrivo di Putin alla presidenza, dopo il non felice periodo di Eltsin. Lei crede che finalmente la Russia è tornata a svolgere un importante ruolo geopolitico sullo scacchiere mondiale?
    «Assolutamente sì. Negli ultimi dieci anni la Russia ha preso importanti decisioni a livello internazionale e personalmente sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti da Putin e dal governo. Speriamo che Mosca possa guadagnare ulteriore prestigio e forza in futuro. Sono molto felice di poter dire che negli ultimi anni il Presidente Putin e i leader politici al governo hanno preso posizioni nette in difesa della nostra identità cristiana e si sono battuti per difendere i cristiani dalle persecuzioni che soffrono in diverse parti del mondo. La Russia è diventata la principale nazione che difende le centinaia di migliaia di cristiani colpiti da veri e propri “pogrom” e il nostro governo fa pressioni continue all’Onu e nelle altre sedi internazionali per intervenire contro questi massacri».

    Però molti giornali americani e occidentali definiscono la Russia “pericolosa” per la pace mondiale e ricordano sempre la questione dell’arresto delle Pussy Riot, degli attivisti di Greenpeace nell’Artico dell’Ucraina al centro della tensione in questi giorni a causa del no parlamentare agli accordi con l’Unione europea. Cosa pensa al riguardo?
    «Penso che sia all’opera una massiccia strategia di propaganda antirussa nel mondo occidentale che racconta un sacco di bugie. Importanti mass-media producono scientemente notizie fasulle sugli avvenimenti russi. Ultimamente approfittano anche delle prossime Olimpiadi invernali che si terranno a Sochi per inventarsi tensioni interne che non esistono. Il divieto di propaganda omosessuale rivolta ai minorenni , in vigore da noi, è stato ingigantito e stravolto dai media e hanno fatto di tutto per far intervenire importanti atleti olimpici stranieri contro questa legge. Siamo davanti ad un nuovo totalitarismo delle idee, del “politicamente corretto”, e i nuovi ministri della propaganda tacciano di razzismo e di fascismo chiunque non la pensi come loro. Stanno persino distribuendo magliette con il logo delle Olimpiadi russe cancellato dal cartello stradale del “divieto”, come fanno gli estremisti di sinistra per “cancellare” i simboli del nazismo e del fascismo. Con quale diritto alcuni influenti politologi stranieri vogliono costringere la Russia a fare marcia indietro su leggi approvate democraticamente dal nostro Parlamento? Non si rendono conto che certe ideologie che vanno di moda in diversi ambienti occidentali ripropongono le stesse ricette del comunismo?»

    In che senso?
    «Durante il regime bolscevico la famiglia tradizionale veniva descritta come nemica del socialismo, perché era lo Stato che doveva avere il controllo totale sull’individuo, dalla culla alla tomba, mentre il nucleo familiare è indipendente dallo Stato, ha regole interne di vita e di sviluppo che vanno per conto loro. Marx ed Engels, gli ideologi del comunismo, sostenevano che la famiglia era un’istituzione repressiva e borghese che andava distrutta per raggiungere la rivoluzione socialista mondiale. Al tempo stesso si doveva distruggere la Chiesa cristiana, altro grande ostacolo per l’ideologia bolscevica. Guarda caso, oggi i sostenitori della rivoluzione sessuale, sedicenti liberali e libertari, hanno come nemici principali la famiglia e la Chiesa, proprio come i vecchi bolscevichi!».

    A proposito di Chiesa, a fine novembre Putin ha incontrato il Papa in Vaticano. Lei crede che sia un ulteriore passo per il riavvicinamento tra Cattolici e Ortodossi?
    «Credo che sia stato un passo importante, quell’incontro, per riunire le due grandi famiglie della Cristianità. Il metropolita ortodosso Hilarion , presidente del Dipartimento Relazioni esterne del patriarcato di Mosca, guarda con interesse e favore alle mosse internazionali del Presidente Putin e ha giudicato molto importante l’incontro con papa Francesco. Le differenze dottrinali tra ortodossi e cattolici, che in passato erano fondamentali in senso divisorio, adesso invece cominciano ad essere accantonate per impegnare invece tutti i cristiani a battersi contro l’offensiva ateista e materialista da un lato e islamista fondamentalista dall’altra. Noi abbiamo numerosi valori in comune con i cattolici, oltre naturalmente al fatto fondamentale di credere nello stesso Dio».

    In Europa diversi governi, dopo decenni passati ad elogiare l’immigrazione senza freni, stanno cominciando a proporre leggi restrittive, mentre crescono sempre più i consensi per i partiti politici anti-immigrazione. Nel famoso discorso di Valdai di tre mesi fa, Putin ha dichiarato senza mezzi termini che senza un controllo ferreo sull’immigrazione noi europei perderemo la nostra identità. Ha ragione?
    «Certo che ha ragione. In Europa, dietro la maschera dei diritti e della libertà assoluta, si nascondono i neo-marxisti, quelli che non si sono rassegnati alla sconfitta del comunismo e sognano ancora la rivoluzione mondiale. Dopo la Rivoluzione Francese del 1789 e la Rivoluzione Bolscevica Russa del 1917, la stessa ideologia sovversiva vuole oggi creare il caos generale e si serve anche dell’immigrazione di massa per distruggere le radici profonde dei popoli. Anche di quelli che migrano altrove, perdendo le proprie radici originarie. Gli immigrati sono i “nuovi proletari”. Una volta erano autoctoni, adesso sono d’importazione, ma il progetto è lo stesso: colpire la famiglia, non fare figli e importare immigrati, adulti e bambini».

    Quindi gli ideologi “neomarxisti” vanno a braccetto con quelli che un tempo avrebbero dovuto essere i loro principali nemici: i grandi banchieri internazionali e i teorici della globalizzazione?
    «Proprio così. Le idee originarie sono simili, così come i pensatori-simbolo, da Freud a Malthus. I loro nemici, gli stessi per entrambi. Sarà quindi importante un risultato elettorale molto forte a vantaggio dei partiti europei che vogliono contrastare l’immigrazione clandestina e illegale, perché la situazione è veramente pericolosa da voi».
    Lei sarà presente domenica al Lingotto di Torino. Come giudica le posizioni della Lega sulle tematiche sviluppate in questa intervista?
    «Mi sono informato e ho letto diversi articoli sulla storia della Lega Nord e ho trovato numerosi punti in comune tra il programma del Carroccio e il pensiero che in Russia è maggioritario. Abbiamo idee comuni da sviluppare insieme, spero, in futuro. Le posizioni della Lega sulla famiglia e sull’immigrazione sono le nostre posizioni. Inoltre la Lega è un partito radicato nel Nord del vostro paese, ovvero nell’area più importante a livello economico, e credo che faccia bene a rivendicare una struttura statuale federale, in quanto il Nord rispetto a Roma e al Sud ha molte differenze. Peraltro la Lega fa della difesa delle identità dei popoli un punto fondamentale della sua azione politica e credo che questo punto faccia bene a tutta l’Italia, non soltanto alla Padania. Perché bisogna fare un fronte unico contro la perdita delle proprie radici culturali, sociali e religiose, prima che sia troppo tardi».
    Gianluca Savoini


    10 Dicembre 2013 - 18:27

  5. #5
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    Predefinito Re: Convegno:"Russia ed Europa, sfida del terzo millennio"


  6. #6
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    Predefinito Re: Convegno:"Russia ed Europa, sfida del terzo millennio"


    Cartellone affisso il 7 febbraio 2014 dalla Comunità Antagonista Padana dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

  7. #7
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    Predefinito Re: Convegno:"Russia ed Europa, sfida del terzo millennio"



    Cartellone affisso il 5 febbraio 2014 dalla Comunità Antagonista Padana dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

 

 

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