Ultimatum Confindustria a Letta: “Il 19 Febbraio proposte concrete o andiamo da Napolitano”
Il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi, aumenta il pressing su Enrico Letta in vista del direttivo della Confindustria – si terrà il 19 Febbraio – al quale il premier sarà presente.*Intervistato da Giovanni Minoli per Radio24, emittente che da poco si è fusa con Il Sole 24 ore, il Presidente di Confindustria non nasconde le sue aspettative: “se il 19 Letta ha la bisaccia vuota sarà un grosso problema, non resterà altro da fare che appellarsi a Napolitano”.*La Confederazione dell’industria italiana ha deciso di mettere in campo tutto il suo peso nei progetti di ripresa dell’economia italiana: Squinzi adesso – dopo aver ingaggiato un botta e risposta col presidente del Consiglio che, in missione a Kuwait City, l’aveva accusato di essere un “disfattista” (e aver risposto di considerarsi semplicemente “realista”) – non è più disposto ad aspettare le mosse dell’esecutivo per uscire dall’empasse delle riforme economico-strutturali.*Alla domanda di Minoli, durante la trasmissione radiofonica Mix24, “che può fare Napolitano: o sciogliere le camere o formare un nuovo governo?”, Squinzi ha risposto “il Presidente della Repubblica nella sua saggezza saprà cosa fare”.
Non si capisce bene se Squinzi sposi più la tesi di un Letta-bis o di un esecutivo con a capo Renzi, sta di fatto che lo scioglimento delle camere non sembra tra le priorità del Colle.*Per Squinzi – che ha poi dichiarato di essersi riappacificato con Letta il cui immobilismo è da imputare soprattutto “alla confusione della situazione politico-istituzionale” – nell’agenda di chiunque governi deve tornare l’occupazione (di job’s act non si parla più in virtù dell’attenzione concentrata sulla riforma elettorale): “gli ho presentato (a Letta ndr) le nostre priorità che noi pensiamo debbano essere realizzate in tempi strettissimi, (sempre Letta ndr) si è offerto di venire a visitarci in Consiglio Direttivo di Confindustria portando delle soluzioni alcune già fatte ed alcune avviate”.*Nell’intervento radiofonico di Squinzi però, una battuta che suona “pagare moneta, dare cammello”, alla luce di un appuntamento con Renzi per un colloquio telefonico tra il 12 e il 13 di Febbraio, sembra rendere l’ultimatum a Letta chiaro e perentorio.






Scritto da: Guglielmo Sano
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