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  1. #11
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Citazione Originariamente Scritto da Jeff. Visualizza Messaggio
    La diseguaglianza è un limite alla crescita perché il nostro attuale sistema sovraremunera una concentrata elite, ignorando il resto.
    Non direi proprio. I sovraremunerati sono solo coloro che possono ottenere reddito contro la volonta' di chi paga, cioe' i tax consumer e loro clientele. Ogni ricco del pianeta, se lo ha fatto sul mercato, ha arricchito gli altri in misura superiore. E' insito nel libero scambio che ad avvantaggiarsi si sia in due.

    Laddove il mercato funziona bene la differenza tra ricchi e poveri non è semplicemente enorme, è proprio dannosa per la ricchezza complessiva e, soprattutto, per quella del 99,9% che non rientra tra i più ricchi.
    Non e' vero... dove il mercato funziona bene per essere ricchi bisogna arricchire gli altri. Indipendentemente dalle differenze, tutti ci guadagnano. Le differenze peraltro non sono diverse da dove qualche elite con gendarmi al seguito si prefigge l'obiettivo di smussare le disegualianze: guardacaso poi sono quelle stesse elites ad essere le piu' diseguali. Non e' un caso che nell'urss dell'egualianza materiale la differenza di tenore di vita tra un popolano e un dirigente del PCUS fosse maggiore di quanta ce ne fosse in occidente tra un capitalista e un lavoratore.

    Il capitalismo sta permettendo il miglioramento delle condizioni di vita della stragrande maggioranza degli abitanti di questa terra, esclusi il 10% più povero -che è rimasto nelle condizioni di morire, letteralmente, di fame- e della classe medio-bassa dei paesi sviluppati, che hanno visto la propria condizione rimanere praticamente immutata (lieve calo) in un contesto in cui tutti stanno meglio, ed hanno quindi una percezione di impoverimento.
    Il punto è che quando il processo di globalizzazione dell'economia sarà ad uno stato più completo, una volta finita la corsa verso l'alto dei paesi in via di sviluppo e del(l'ex?) terzo mondo, proseguirà il trasferimento della ricchezza dalla quasi totalità della popolazione verso i super ricchi.
    In realta', se vai a vedere, il 10% piu' povero rimane tale perché non ha accesso (o gli e' vietato) l'accesso al sistema capitalista... ad esempio non viene rispettata la sua proprieta' privata... la sua liberta di agire per il suo bene. O peggio, spesso i poveri sono mantenuti nell'indigenza con divieti legali che ci impongono di rifiutare cio' che offrono (vedi politica agricola europea...).

  2. #12
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Citazione Originariamente Scritto da GNU-GPL Visualizza Messaggio
    L'Urss, come dimostrato dal Trozkismo, si fondava su un'élite di burocrati che aveva reso schiavo il popolo.

    L'essenza del socialismo reale e delle tasse è proprio questa: arricchire una minoranza della popolazione a scapito dei poveri.
    L'olocausto comunista portato avanti da Letta e compagni non muore mai.


  3. #13
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Citazione Originariamente Scritto da ciddo Visualizza Messaggio
    Non direi proprio. I sovraremunerati sono solo coloro che possono ottenere reddito contro la volonta' di chi paga, cioe' i tax consumer e loro clientele. Ogni ricco del pianeta, se lo ha fatto sul mercato, ha arricchito gli altri in misura superiore. E' insito nel libero scambio che ad avvantaggiarsi si sia in due.
    E' vero il contrario, ogni ricco del pianeta, se lo ha fatto sul mercato, ha arricchito se stesso in misura superiore.
    Sarebbe intuitivo come affermi tu, visto che la semplice dimensione del numero di "non-ricchi" in termini di percentili è molto maggiore, ma tale è la sproporzione che in termini di redditi è una frazione molto piccola di più ricchi (il percentile esatto dovrei andarlo a vedere, se ti interessa lo faccio) che ottiene la maggiore ricchezza.
    Se poi proviamo ad analizzare questo effetto sull'accumulazione di ricchezza e quindi sui capitali l'effetto è ancora molto maggiore.

    Non e' vero... dove il mercato funziona bene per essere ricchi bisogna arricchire gli altri. Indipendentemente dalle differenze, tutti ci guadagnano. Le differenze peraltro non sono diverse da dove qualche elite con gendarmi al seguito si prefigge l'obiettivo di smussare le disegualianze: guardacaso poi sono quelle stesse elites ad essere le piu' diseguali. Non e' un caso che nell'urss dell'egualianza materiale la differenza di tenore di vita tra un popolano e un dirigente del PCUS fosse maggiore di quanta ce ne fosse in occidente tra un capitalista e un lavoratore.
    Si, la motivazione che molti liberisti è che il mercato non funziona bene, è distorto e quindi i più ricchi si arricchiscono grazie a questo, salvo poi ignorare il fatto che la distribuzione di ricchezza è più equa proprio nei paesi sviluppati maggiormente "socialisti", ed è invece più sperequa nei paesi meno sviluppati (dove la corruzione si fa sentire di più, come da te affermato) e nei paesi che dovrebbero essere la patria del liberismo, se possiamo considerare Hong Kong un paese.

    In realta', se vai a vedere, il 10% piu' povero rimane tale perché non ha accesso (o gli e' vietato) l'accesso al sistema capitalista... ad esempio non viene rispettata la sua proprieta' privata... la sua liberta di agire per il suo bene. O peggio, spesso i poveri sono mantenuti nell'indigenza con divieti legali che ci impongono di rifiutare cio' che offrono (vedi politica agricola europea...).
    Si, quel dieci per cento è rimasto nella povertà assoluta per mancanza di accesso al sistema capitalistico, ed a quel punto l'esistenza della PAC è indifferente. Anche perché la PAC non si rivolge solo ai paesi più poveri dell'Africa, ma a tutti, e buona parte dei paesi africani ha visto migliorare la condizione dei propri cittadini.

  4. #14
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Citazione Originariamente Scritto da GNU-GPL Visualizza Messaggio
    L'Urss, come dimostrato dal Trozkismo, si fondava su un'élite di burocrati che aveva reso schiavo il popolo.

    L'essenza del socialismo reale e delle tasse è proprio questa: arricchire una minoranza della popolazione a scapito dei poveri.
    Non è che alla fine socialismo e liberismo sono la stessa cosa? La teoria è una cosa ma in pratica i sistemi liberali non è che arricchiscono tutti, anzi...
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  5. #15
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Citazione Originariamente Scritto da IOSPERO Visualizza Messaggio
    Il Fatto Quotidiano > Blog di Loretta Napoleoni

    Tasse globali per redistribuire la ricchezza: la proposta di Piketty


    di Loretta Napoleoni | 9 febbraio 2014








    I liberisti americani si stanno preparando per l’uscita delle versione inglese de Il capitale nel XXI secolo, scritto dal professor Thomas Piketty e pubblicato in Francia pochi mesi fa. Piketty presenta una tesi interessantissima: il sistema economico capitalista, ma anche quello che lo ha preceduto, rema a favore delle diseguaglianze economiche. Al centro della sua tesi c’è il mercato, più questo funziona bene, e quindi più il meccanismo di scambio è perfetto, più crescono le diseguaglianze tra gli imprenditori, coloro cioè che posseggono il capitale, ed i lavoratori che ne sono privi. In effetti questo ragionamento è logico: più il mercato dei capitali è perfetto più alto sarà il guadagno di chi li possiede rispetto al tasso di crescita dell’economia. Nel libro questa affermazione è supportata da innumerevoli dati e serie storiche.
    Per la prima volta dai tempi della supply side economics, abbiamo a disposizione una tesi antitetica che, con dati alla mano, ne dimostra l’assurdità. Ma la parte più interessante di questa nuova teoria è l’analisi delle politiche economiche legate all’illusione che il libero mercato e la bassa tassazione del capitale siano complementari al successo della democrazia. Nulla di più sbagliato infatti!
    La crisi attuale delle democrazie occidentali è anche frutto di un sistema economico discriminante che ripropone una distribuzione dei redditi antica, arcaica e che blocca la mobilità sociale. Un sistema che è sempre esistito. Piketty non si sbilancia sui motivi di tutto ciò, ma si potrebbe ventilare l’ipotesi che a monte ci sia un tratto caratteriale umano: chi possiede ricchezza e potere non li vuole condividere e quindi fa di tutto per difendere i propri privilegi.
    Il comportamento della classe politica e delle élite del denaro italiane negli ultimi 30 anni confermano questa affermazione, come l’avvalla l’acuirsi della sperequazione dei redditi e della ricchezza durante lo stesso periodo.
    Unica eccezione nel corso dei secoli il periodo che va dal 1913 agli anni Settanta, anni in cui si sono verificati eventi eccezionali come due guerre mondiali, la grande depressione, l’iperinflazione tedesca ma anche l’ascesa del comunismo. Da una parte il capitale ne ha sofferto, si pensi solo al 1929 quando da un giorno all’altro intere fortune sono scomparse, dall’altra i partiti della sinistra storica hanno difeso gli interessi dei non privilegiati.
    Dalla sperequazione dei redditi fino alla concentrazione della ricchezza nelle mani dei pochi, l’analisi delle serie storiche presentate (Piketty parte addirittura dall’anno mille) conferma come soltanto un sistema di tassazione mirante a tassare i ricchi molto di più dei meno ricchi sia in grado di riequilibrare il meccanismo economico. E sicuramente su questo punto si scateneranno le ire del mondo neo-liberista.
    Naturalmente in un’economia aperta e globalizzata tassare pesantemente il capitale non funziona per il semplice motivo che questo si può muovere liberamente. Il professor Piketty propone infatti un sistema di tassazione globale. Concettualmente corretta in pratica questa è un’impresa quasi impossibile perché ci sarà sempre una nazione disponibile a fungere da paradiso fiscale per i super ricchi. Ma almeno costoro non potranno vivere liberamente dove viviamo noi, viene spontaneo pensare.
    Il nocciolo della questione è politico, su questo nessuno può non essere d’accordo, e verte sul concetto di rappresentanza. Chi è alla guida delle nazioni a chi deve rispondere? Ecco una domanda alla quale, ahimè, nessuna teoria economica può dare risposta.
    Piketty azzarda una previsione catastrofica se il problema delle diseguaglianze non viene risolto e cioè il ritorno delle tensioni sociali e forse anche della violenza politica nelle strade delle nostre città.

    Secondo me chi è alla guida delle nazioni deve rispondere alla maggioranza del paese democratico,
    e visto che il sistema funzionerebbe solo se le decisioni fossero prese a livello globale, i governi democratici del mondo , a livello ONU, dovrebbero decidere un isolamento completo dei paesi canaglia ,sede dei paradisi fiscali
    .

    Avanti col ritorno al futuro: 1984.
    Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.


  6. #16
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Citazione Originariamente Scritto da Jeff. Visualizza Messaggio
    Considerazioni quasi banali per quanto corrette.
    Non so come si arriverà ad una tassazione globale, ma non esistono molte alternative.
    Vomitevoli. Dopo le tasse globali, la capitale unica e l'abolizione della proprietà privata. Ma il male non ce la farà. Piuttosto meglio una catastrofe nucleare.
    Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.


  7. #17
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Citazione Originariamente Scritto da Galaad Visualizza Messaggio
    io non capisco. L'autore mescola redditi d'impresa con redditi di capitale. Se una persona ha un capitale e con esso compra beni-merce per la rivendita, secondo lui è un reddito da capitale o d'impresa? mica si capisce.
    Stanno cominciando dall'Italia, stanno cominciando col distruggere l'Italia e la sua economia per andare spediti verso il nuovo ordine mondiale socialista.
    Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.


  8. #18
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    i padroni hanno sempre affamato i popoli...nella storia le rivoluzioni che sono successe ovunque hanno dimostrato che è stata la miseria a provocarle e che non è stato perchè i popoli volevano fare una scampagnata,
    dopo ogni rivoluzione il popolo è stato meglio,,, per questo dovranno succederne altre..
    sino a quando il capitale non smetterà di affamare i popoli.. e sarà più facile riuscirci con le rivoluzioni che con le imposte...
    salvo che non si bombardino e si esproprino le riccnhezze dei paradisi fiscali.,basterebbe un esercito di pochi mercenari,..
    qui sono aperti gli arruolamenti..
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  9. #19
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    non c'è ancora un centro arruolamento. mi dispiace.
    Ultima modifica di anton; 10-02-14 alle 20:37
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  10. #20
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    Predefinito Re: Tasse globali per redistribuire la ricchezza: Piketty

    Raga, siamo nel XXI secolo. non nel XX.


    Soviet made shit


 

 
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