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  1. #1
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    Arrow Venezuela, la crisi non ha limiti


    In Venezuela la crisi economica s’inasprisce, e il governo ha annunciato rigide contromisure per combattere la crescita dell’inflazione, schizzata al 56%. Il Presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha minacciato di espropriare e confiscare le aziende che non avranno rispettato la “Ley Orgánica de Costos y Precios Justos”. Tale normativa ha imposto alle aziende di non superare il 30% del margine di guadagno entro il 10 febbraio. “Se lunedì prossimo saranno rilevate unità economiche o aziende che stanno violando la legge, prenderò le misure più radicali”, così aveva dichiarato Maduro in occasione del ventiduesimo anniversario del golpe fallito contro l’allora Presidente Carlos Andrés Pérez Rodríguez.Nel frattempo, numerosi studenti e militanti dell’opposizione sono scesi in piazza ieri sera nelle principali città del Venezuela per protestare contro il carovita, ma alcune manifestazioni sono sfociate nella violenza, come accaduto a Caracas dove sono state uccise tre persone a colpi di pistola. Si trattava di Bassil Alejandro da Costa e Neyder Arellano Sierra, entrambi studenti, e di Juan “Juancho” Montoya, militante dei “Colectivos urbanos”, ovvero i gruppi paramilitari armati dal governo con funzioni di “polizia popolare”.Nel corso degli scontri altre 23 persone sono rimaste ferite, ma nessuna emittente televisiva del Paese ha trasmesso in diretta gli incidenti: addirittura il canale TV via satellite internazionale NTN24, che li mandava in onda, è stato oscurato per ordine del governo. Maduro ha accusato gli oppositori di tentare di destituirlo e ha ordinato di rafforzare la sicurezza nelle principali città del Paese per evitare “tentativi di colpi di Stato”.Nelle precedenti settimane, numerosi dimostranti antigovernativi erano stati arrestati per aver protestato, in particolare, sulle difficoltà economiche che il Venezuela sta attraversando. L’industria petrolifera venezuelana, da sempre il settore principale dell’economia nazionale, sta affrontando una crisi senza precedenti. Secondo il quotidiano canadese “The Globe and Mail”, la compagnia petrolifera statale venezuelana Petróleos de Venezuela S.A. (PDVSA) graverebbe un debito di circa 80 miliardi di dollari e sarebbe in forte ritardo nel pagamento dei suoi fornitori.

    Scritto da: Giacomo Morabito
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  2. #2
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Inequivocabilmente un Paese (potenzialmente ricco) che si avvia verso il socialismo.

  3. #3
    Viva la piadina!!!
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Globalizzazione..... si grazie.

  4. #4
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Sì infatti:

    Fascistas venezolanos desinforman para generar caos desde las redes




    Las imágenes usadas en las redes sociales no eran actuales. (Foto: Twitter)



    Fotos desactualizadas y descontextualizadas, además de titulares que incitan al caos, fueron estrategias utilizadas en las redes sociales por diversos sectores de la oposición venezolana para generar un ambiente de violencia y desestabilización contra el Gobierno.





    Sectores de la oposición venezolana publicaron recientemente en las redes sociales imágenes descontextualizadas a fin de generar caos en el país y de aprovecharse de una celebración multitudinaria para impulsar violencia.
    Luego de que la marcha convocada por la derecha venezolana acabara en actos de violencia, comenzó a circular en las redes sociales una imagen que daba cuenta de la supuesta represión policial en la nación suramericana. La fotografía en cuestión correspondía a la noticia de una protesta estudiantil publicada en Aljazeera.
    El terrorismo mediático en Venezuela también se evidenció en otros medios de difusión, tal es el caso de los volantes que convocaban a la derecha a participar en la marcha de este miércoles 12 de febrero. En los mismos se lee "¿Nos rebelamos? ¡Esa es la salida!". En otro fragmento del volante se lee "Hay que sacarlos a todos", expresiones que subrayan claramente los objetivos de la estrategia fascista convocada por líderes de la derecha.

    Otra de las imágenes que más recorrió las redes era la de una multitudinaria marcha. Aunque la imagen se adjudicaba a la concentración de la oposición, realmente correspondía a una procesión religiosa a la Divina Pastora, llevada a cabo el pasado 12 enero, en la ciudad de Barquisimeto (estado Lara, oeste).
    Otra imagen difundida era la de la supuesta represión en el estado Mérida (suroeste), que fue difundida en Twitter por el diario Tal Cual con fecha del 6 de febrero. La imagen corresponde realmente a manifestaciones ocurridas en 2010.


    http://www.telesurtv.net/articulos/2...html/#mediabox
    Ultima modifica di seven77; 14-02-14 alle 20:45

  5. #5
    In purissimo azzurro
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Si, si. la colpa è sempre dei fascisti.
    Non di chi non ne ha azzeccata una.
    Falliti.
    Uomini siate, e non pecore matte Dante, Paradiso, canto V
    Quando i doveri sono senza diritti sono suprusi.
    Quando i diritti sono senza doveri sono privilegi.

  6. #6
    Bla bla bla
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Con una popolazione di soli 28 millioni, petrolio a schifo e bellezze paesaggistiche il venezuela potrebbe aspirare al modello norvegese. Purtroppo violenza, corruzione e malgoverno la relegano nel terzo mondo.

  7. #7
    Viva la piadina!!!
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Twitter Says Venezuela Blocks Its Images Amid Protest Crackdown

    Twitter Inc. (TWTR) said Venezuela’s government is blocking images on its website, the latest sign of a crackdown after violent protests that killed at least three people in the past week.
    Twitter users had been posting their photos of the street demonstrations, providing an alternative to state-run media. It’s unclear if photos are blocked in all Internet providers in Venezuela, said Nu Wexler, Twitter spokesman.
    Venezuelan President Nicolas Maduro banned street demonstrations and ordered the arrest of opposition leaders after about 50,000 Venezuelan marched through Caracas to protest shortages of basic goods, creating clashes between protesters and government supporters.
    Billy Vaisberg, director of an online directory of Venezuelan Twitter users called TwVen.com, said he had received several reports from people who couldn’t see images on their feeds today.
    In a post on its Spanish-language account, @twitter_es, Twitter advised Venezuelan users to subscribe to its text-message service to get updates.
    Maduro has accused mainstream media outlets of creating confusion. He took Colombian station NTN24 off the air and in a national address yesterday criticized Agence France Presse for “manipulating information.”
    To contact the reporters on this story: Patricia Laya in Mexico City at playa2@bloomberg.net; Sarah Frier in San Francisco at sfrier1@bloomberg.net
    To contact the editor responsible for this story: Nick Turner at nturner7@bloomberg.net

    Twitter Says Venezuela Blocks Its Images Amid Protest Crackdown - Bloomberg
    Globalizzazione..... si grazie.

  8. #8
    ___La Causa del Popolo___
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Dopo Ucraina e Bosnia, la sovversione atlantista punta ancora sul Venezuela - Stato & Potenza

    Pubblicato il: 13 febbraio, 2014
    Esteri

    Dopo Ucraina e Bosnia, la sovversione atlantista punta ancora sul Venezuela

    Il 12 febbraio le manifestazioni a Caracas contro l’amministrazione del Presidente Nicolas Maduro hanno causato tre morti e 23 feriti negli scontri tra polizia e manifestanti. Tra i morti José Leonardo Pirela, del gruppo filogovernativo 23 Gennaio. “Questo è doloroso. Sono assassini, fascisti che poi si nascondono senza mai mostrarsi in volto“, ha detto il presidente dell’Assemblea nazionale Diosdado Cabello. Anche le sedi dell’edificio della Venezolana de Television (VTV) e della Commissione nazionale delle telecomunicazioni sono state assalite dai gruppi d’opposizione. I gruppi dell’estrema destra venezuelana hanno generato violenze durante la manifestazione di protesta, cercando di “offuscare la celebrazione del bicentenario della Battaglia di Victoria“. Gli ex-candidati presidenziali dell’opposizione, tramite diversi giorni di interventi violenti, hanno istigato il caos con la scusa della “protesta pacifica”. Il ministro degli Esteri venezuelano Elias Jaua ha accusato Leopoldo López, leader dell’opposizione, delle violenze. “Leopoldo López è responsabile dei morti e dei feriti di Caracas. Lo Stato non ha più scuse per non punire tale assassino!
    Durante la parata militare nello Stato di Aragua, per commemorare il bicentenario della battaglia di La Victoria, il Presidente Nicolas Maduro ha dichiarato che il colpo di Stato è promosso dalle correnti fasciste nel Paese, ma avverte che le violenze saranno contrastate con “tutto il peso delle leggi”. Maduro ha condannato le violenze istigate da “piccoli gruppi fascisti” ed ha assicurato la nazione che “sono stati identificati tutti questi gruppuscoli di fascisti, che hanno preparato questo piano“. “Affrontiamo un colpo di Stato contro la democrazia in crescita e il governo che guido. C’è un gruppo fascista che usa le libertà pubbliche e la democrazia per la sovversione e preparare il rovesciamento del governo. Non esagero, so ciò che dico e ciò che facciamo, lo denunciamo. In Venezuela monta una corrente nazi-fascista che vuole trascinare il nostro Paese nella violenza e nel caos“.
    Il capo dello Stato confermava che il Procuratore Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha emesso un mandato di arresto contro Ivan Carratù Molina, capo della Casa Militare dell’ex presidente Carlos Andres Perez, e contro Fernando Gerbasi, ex-ambasciatore del Venezuela in Colombia, oppositori di estrema destra collegati alle violenze. Il presidente ha inoltre informato la nazione che le prove sulle violenze sono state fornite da Zurda Konducta (programma della Venezolana de Television) in cui in un audio si sente Fernando Gerbasi e Ivan Carratù Molina parlare del loro piano. “In questo momento vengono convocati per testimoniare, perché sapevano cosa stava per succedere. Carratù dovrà dire chi l’ha avvisato dicendo che ci sarebbero stati dei morti in Venezuela“.
    Per il Bicentenario de La Victoria, dallo Stato di Aragua Maduro ha detto che sarà punito lo spargimento di sangue nel Paese. “Non possiamo permettere ulteriori spargimenti di sangue. Vogliamo pace e giustizia“, ha detto il presidente venezuelano. “Chiunque sia e ovunque sia, finirà in prigione, perché si deve rispettare il diritto alla vita e alla pace del nostro popolo“, riferendosi a coloro che istigano il fanatismo. Infine ha chiesto al popolo di essere vigile e di non permettere violenze. “Vogliamo la pace, ma con equità e rispetto. Rispettiamo per essere rispettati“, quindi il Presidente Maduro ordinava ai governatori e alle forze di polizia di evitare di cadere nelle provocazioni. “Che nessun fascista s’inganni sul popolo del Venezuela. Abbiamo una gioventù coraggiosa, che non ha paura di niente e di nessuno. Da domani, il governo ascolterà i giovani in tutte le università del Paese, per integrare i loro approcci al Piano nazionale di pacificazione“. A proposito della Giornata della Gioventù, il capo dello Stato ha osservato che “la gioventù rivoluzionaria è nelle piazze a dire che non lo permetterà e che ciò che vuole sono pace, prosperità, Patria e lavoro. I giovani venezuelani hanno speranza e ottimismo“.
    Il governo dell’Ecuador ha espresso solidarietà al Venezuela contro le proteste dell’opposizione, condannando le violenze e il vandalismo di un’opposizione irresponsabile. Fonti:
    Russia Today
    Tele Sur
    Correo del Orinoco
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  9. #9
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    I violenti e' sempre meglio metterli nell' angolo, cio' non toglie che il Venezuela e' governato da degli imbecilli senza pari.

    Da quello che commetnano i Venezuelani con i quali ho il piacere di parlare, questi indicano la diffusa opinione che Maduro sia semplicemente l' utile idiota dell' esercito.
    Ultima modifica di Amati75; 14-02-14 alle 23:13
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  10. #10
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    Predefinito Re: Venezuela, la crisi non ha limiti

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    Dopo Ucraina e Bosnia, la sovversione atlantista punta ancora sul Venezuela - Stato & Potenza

    Pubblicato il: 13 febbraio, 2014
    Esteri

    Dopo Ucraina e Bosnia, la sovversione atlantista punta ancora sul Venezuela

    Il 12 febbraio le manifestazioni a Caracas contro l’amministrazione del Presidente Nicolas Maduro hanno causato tre morti e 23 feriti negli scontri tra polizia e manifestanti. Tra i morti José Leonardo Pirela, del gruppo filogovernativo 23 Gennaio. “Questo è doloroso. Sono assassini, fascisti che poi si nascondono senza mai mostrarsi in volto“, ha detto il presidente dell’Assemblea nazionale Diosdado Cabello. Anche le sedi dell’edificio della Venezolana de Television (VTV) e della Commissione nazionale delle telecomunicazioni sono state assalite dai gruppi d’opposizione. I gruppi dell’estrema destra venezuelana hanno generato violenze durante la manifestazione di protesta, cercando di “offuscare la celebrazione del bicentenario della Battaglia di Victoria“. Gli ex-candidati presidenziali dell’opposizione, tramite diversi giorni di interventi violenti, hanno istigato il caos con la scusa della “protesta pacifica”. Il ministro degli Esteri venezuelano Elias Jaua ha accusato Leopoldo López, leader dell’opposizione, delle violenze. “Leopoldo López è responsabile dei morti e dei feriti di Caracas. Lo Stato non ha più scuse per non punire tale assassino!
    Durante la parata militare nello Stato di Aragua, per commemorare il bicentenario della battaglia di La Victoria, il Presidente Nicolas Maduro ha dichiarato che il colpo di Stato è promosso dalle correnti fasciste nel Paese, ma avverte che le violenze saranno contrastate con “tutto il peso delle leggi”. Maduro ha condannato le violenze istigate da “piccoli gruppi fascisti” ed ha assicurato la nazione che “sono stati identificati tutti questi gruppuscoli di fascisti, che hanno preparato questo piano“. “Affrontiamo un colpo di Stato contro la democrazia in crescita e il governo che guido. C’è un gruppo fascista che usa le libertà pubbliche e la democrazia per la sovversione e preparare il rovesciamento del governo. Non esagero, so ciò che dico e ciò che facciamo, lo denunciamo. In Venezuela monta una corrente nazi-fascista che vuole trascinare il nostro Paese nella violenza e nel caos“.
    Il capo dello Stato confermava che il Procuratore Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha emesso un mandato di arresto contro Ivan Carratù Molina, capo della Casa Militare dell’ex presidente Carlos Andres Perez, e contro Fernando Gerbasi, ex-ambasciatore del Venezuela in Colombia, oppositori di estrema destra collegati alle violenze. Il presidente ha inoltre informato la nazione che le prove sulle violenze sono state fornite da Zurda Konducta (programma della Venezolana de Television) in cui in un audio si sente Fernando Gerbasi e Ivan Carratù Molina parlare del loro piano. “In questo momento vengono convocati per testimoniare, perché sapevano cosa stava per succedere. Carratù dovrà dire chi l’ha avvisato dicendo che ci sarebbero stati dei morti in Venezuela“.
    Per il Bicentenario de La Victoria, dallo Stato di Aragua Maduro ha detto che sarà punito lo spargimento di sangue nel Paese. “Non possiamo permettere ulteriori spargimenti di sangue. Vogliamo pace e giustizia“, ha detto il presidente venezuelano. “Chiunque sia e ovunque sia, finirà in prigione, perché si deve rispettare il diritto alla vita e alla pace del nostro popolo“, riferendosi a coloro che istigano il fanatismo. Infine ha chiesto al popolo di essere vigile e di non permettere violenze. “Vogliamo la pace, ma con equità e rispetto. Rispettiamo per essere rispettati“, quindi il Presidente Maduro ordinava ai governatori e alle forze di polizia di evitare di cadere nelle provocazioni. “Che nessun fascista s’inganni sul popolo del Venezuela. Abbiamo una gioventù coraggiosa, che non ha paura di niente e di nessuno. Da domani, il governo ascolterà i giovani in tutte le università del Paese, per integrare i loro approcci al Piano nazionale di pacificazione“. A proposito della Giornata della Gioventù, il capo dello Stato ha osservato che “la gioventù rivoluzionaria è nelle piazze a dire che non lo permetterà e che ciò che vuole sono pace, prosperità, Patria e lavoro. I giovani venezuelani hanno speranza e ottimismo“.
    Il governo dell’Ecuador ha espresso solidarietà al Venezuela contro le proteste dell’opposizione, condannando le violenze e il vandalismo di un’opposizione irresponsabile. Fonti:
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    Non farei di tutta un'erba un fascio. Ucraina e Venezuela hanno molti punti in comune, sopratutto nella direzione fascista delle rivolte favorita dagli atlantisti.
    La Bosnia è molto diversa, lì c'è una rivolta popolare antinazionalista, che invita i popoli della ex-jugoslavia a riunirsi. Non a caso l'Europa qui sta pensando di intervenire, ha annusato il pericolo di questa rivolta tutt'altro che atlantista.

 

 
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