Paragoniamo il vivere le nostre vite col guidare una macchina. Non ti dovresti addormentare dietro al volante, e non dovresti bere quando guidi. Anche, mentre guidi, non dovresti essere in tensione e non dovresti pensare troppo – è pericoloso. Lo stesso è vero quando siamo seduti dietro al volante delle nostre vite. Gli elementi fondamentali per guidare la nostra vita consiste nello svegliarci dal torpore e dalla stanchezza, in modo da non addormentarci dietro al volante. Anche, dobbiamo svegliarci dalla distrazione e dalla confusione, il che significa che non dobbiamo essere tesi o pensare troppo mentre guidiamo. Zazen significa mettere questi elementi di fondo del “guidare la tua vita” effettivamente nella pratica. Così si può chiamare la “via piena” e la “vera porta” del Buddha-Dharma, ed è raccomandato universalmente da Dogen Zenji nel suo "Fukanzazengi".
“Il corpo e la mente del Buddha sono le erbe e gli alberi, le pietre e le rocce, il vento e la pioggia, il fuoco e l’acqua. Scoprire queste cose intorno a te e realizzare la via del buddha dentro di loro è il significato di risvegliare la mente della bodhi. Quando afferri il vuot, con lui dovresti costruire pagode e buddha. Usa l’acqua della valle per manifestare con lei i Buddha e le pagode. Fare questo significa innalzare la mente all’incomparabile, completare la saggezza della bodhi, significa ripetere il proprio innalzarsi della mente un miliardo di volte. Così, stai praticando la realizzazione”. (Shobogenzo Hotsumujoshin)
Sarebbe un grave errore interpretare questo “ripetere il proprio innalzarsi della mente un miliardo di volte” come un semplice ricordare a coloro che non hanno ancora avuto l’esperienza del satori di non trascurare la pratica. Risvegliare la mente un miliardo di volte significa che la vita cruda e fresca respira come una vita cruda e fresca. Le persone che abbandonano lo shikantaza perché non gli dà un senso di soddisfazione, e quindi cominciano ad annoiarsi della loro pratica, lo fanno perché intellettualizzano questo “miliardo di volte di risveglio della mente” nelle loro teste. Pensano: “Oddio! Com’è possibile farlo un miliardo di volte? Quello che mi serve è il SATORI! Se solo potessi avere un grande satori, questo si prenderebbe cura di questo miliardo di volte una volta per tutte!”
Questo è proprio come se ci avessero detto appena nati: “D’ora in avanti dovrai respirare tutta la vita, ogni singolo respiro, ogni singolo momento – dovrai inspirare e dovrai espirare un miliardo di volte.” La risposta sarebbe: “Oddio! Devo cercare in qualche modo di occuparmi di questo respiro della mia vita una volta per tutte, e fare un solo grande respiro!”
Anche se cercassimo di fare così, sarebbe molto difficile riuscirci. E’ questo il motivo per cui lo "Shobogenzo Hotsumujoshin" (sopra citato) continua:
“Una persona che pensa che risvegliamo la mente una volta per tutte, senza doverla mai più risvegliare, e che dice che la prtaica è senza fine, ma il frutto della realizzazione solo uno – una persona così non ha mai sentito il Buddha-Dharma, non conosce il Buddha-Dharma, e non incontra il Buddha-Dharma”.
Chi cerca di avere il “satori” una volta per tutte non accetta il fatto che la nostra vita fresca e cruda così com’è. Anche in senso biologico possiamo vivere solamente respirando i nostri respiri per tutta la vita, ogni istante. Vivere significa respirare questo respiro proprio ora, e quindi vivere la tua “cruda/fresca” vita naturalmente non significa pensarci con la testa. Significa accettare la vita come vita – come “cruda, fresca e viva” – e sviluppare un atteggiamento di vita. Quando fai così, è esattamente “la grande materia di una vita di studio venirne a capo”. E’ anche l’inizio della vera pratica dello shikantaza – semplicemente sedere. Questo è quelo che Dogen Zenji chiama “unità di pratica-relizzazione”.
E questo è il perché Sawaki Roshi diceva sempre:
“Non c’è un inizio per il satori, né una fine per la pratica!”
Uchiyama Kosho