Sassuolo, il vescovo: «Una moschea agli islamici»

[Giordi]

Sassuolo, il vescovo: «Una moschea agli islamici»

Monsignor Camisasca chiede alle istituzioni locali di trovare una soluzione per dare un luogo di culto ai tanti immigrati

Dopo i sacerdoti sassolesi, dopo le associazioni multi-confessionali, dopo i gruppi facebook, scende in campo direttamente il vescovo di Reggio Emilia Guastalla Massimo Camisasca, per chiedere che si trovi una soluzione alla mancanza di un luogo di culto per i cittadini islamici a Sassuolo. Lo fa con un comunicato, pubblicato sul giornale La Libertà, dei cattolici reggiani e, dice lo stesso vescovo, condiviso con il “collega” di Modena, monsignor Antonio Lanfranchi.
Le parole di Massimo Camisasca sono ponderate ma inequivocabili, a partire da uno di quelli che gli anti-moschea ritengono “argomenti forti”, vale a dire il principio di reciprocità: «So che spesso nelle nostre comunità cristiane – dice il vescovo di Reggio – si è tentati di richiamare, specie a proposito dei luoghi di culto e incontro per musulmani, un principio di reciprocità, che fa leva sul fatto che molte volte i cristiani, nei paesi musulmani, vedono calpestata la loro libertà di professare pubblicamente, in luoghi idonei, la propria fede. Non nascondo la gravità della questione e tuttavia mi preme sottolineare il principio evangelico, la regola d'oro che deve guidare più di ogni altra cosa un discepolo di Gesù Cristo: 'Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro'. Desideriamo per tutti i credenti ciò che chiediamo per noi». Monsignor Camisasca cita ovviamente le recenti parole di Papa Francesco: «Noi cristiani dovremmo accogliere con affetto e rispetto gli immigrati dell'Islam che arrivano nei nostri paesi, così come speriamo e preghiamo di essere accolti e rispettati nei paesi di tradizione islamica».
E non manca il richiamo diretto alle istituzioni locali: «Sarebbe inutile una proclamazione del principio di libertà religiosa che non prevedesse poi anche la possibilità per dei credenti, di avvalersi di spazi, luoghi, forme di associazione e, in definitiva, tutte le concrete modalità necessarie all'esercizio della propria fede in forma non solo individuale, ma anche comunitaria. Dagli enti locali, ai quali è chiesto di regolare in concreto l'esercizio del diritto a un luogo di culto e incontro, ci aspettiamo che tutto sia fatto con l'attenzione, la chiarezza e la disponibilità che cittadini e immigrati, come singoli o come associati, si aspettano da chi amministra la cosa pubblica. Superfluo aggiungere che questo dovrà avvenire nel quadro della Costituzione e delle leggi dello stato, la cui osservanza spetta a tutti coloro che intendono vivere nel nostro paese, qualunque sia la loro provenienza e la fede che professano».
«Ho voluto – conclude il vescovo Camisasca - condividere queste mie riflessioni con Monsignor Antonio Lanfranchi, arcivescovo metropolita di Modena e Nonantola, dal momento che Sassuolo è luogo di incontri di molti musulmani che vivono nel territorio della sua diocesi, e lo ringrazio per aver voluto essere partecipe con me di queste considerazioni».

Sassuolo, il vescovo: «Una moschea agli islamici» - Cronaca - Gazzetta di Modena

[Hiroo Onoda]

Mah.... un tempo fra i compiti principali della chiesa cattolica
c'era la conversione degli infedeli, ora sembra che il compito
principale sia il favorire in ogni modo la proliferazione degli
infedeli.
Forse non a caso S. Malachia ha profetizzato che questo attuale
sarà l'ultimo Papa prima della distruzione della chiesa cattolica.
Se questo avverrà non sarà certo per gli attacchi esterni ma per
essere stata minata dall'interno nelle sue stesse fondamenta dai
quei sacerdoti e porporati che erano stati consacrati per difenderla
e diffondere il verbo di cristo, non certo per favorire i falsi culti, vedi
ad esp. quello islamico, dove il disprezzo verso la donna e la
sopraffazione verso chi non la pensa come loro fanno parte del loro
credo.

[Rolling Stone]

Sassuolo, il vescovo: «Una moschea agli islamici»

Monsignor Camisasca chiede alle istituzioni locali di trovare una soluzione per dare un luogo di culto ai tanti immigrati

Dopo i sacerdoti sassolesi, dopo le associazioni multi-confessionali, dopo i gruppi facebook, scende in campo direttamente il vescovo di Reggio Emilia Guastalla Massimo Camisasca, per chiedere che si trovi una soluzione alla mancanza di un luogo di culto per i cittadini islamici a Sassuolo. Lo fa con un comunicato, pubblicato sul giornale La Libertà, dei cattolici reggiani e, dice lo stesso vescovo, condiviso con il “collega” di Modena, monsignor Antonio Lanfranchi.
Le parole di Massimo Camisasca sono ponderate ma inequivocabili, a partire da uno di quelli che gli anti-moschea ritengono “argomenti forti”, vale a dire il principio di reciprocità: «So che spesso nelle nostre comunità cristiane – dice il vescovo di Reggio – si è tentati di richiamare, specie a proposito dei luoghi di culto e incontro per musulmani, un principio di reciprocità, che fa leva sul fatto che molte volte i cristiani, nei paesi musulmani, vedono calpestata la loro libertà di professare pubblicamente, in luoghi idonei, la propria fede. Non nascondo la gravità della questione e tuttavia mi preme sottolineare il principio evangelico, la regola d'oro che deve guidare più di ogni altra cosa un discepolo di Gesù Cristo: 'Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro'. Desideriamo per tutti i credenti ciò che chiediamo per noi». Monsignor Camisasca cita ovviamente le recenti parole di Papa Francesco: «Noi cristiani dovremmo accogliere con affetto e rispetto gli immigrati dell'Islam che arrivano nei nostri paesi, così come speriamo e preghiamo di essere accolti e rispettati nei paesi di tradizione islamica».
E non manca il richiamo diretto alle istituzioni locali: «Sarebbe inutile una proclamazione del principio di libertà religiosa che non prevedesse poi anche la possibilità per dei credenti, di avvalersi di spazi, luoghi, forme di associazione e, in definitiva, tutte le concrete modalità necessarie all'esercizio della propria fede in forma non solo individuale, ma anche comunitaria. Dagli enti locali, ai quali è chiesto di regolare in concreto l'esercizio del diritto a un luogo di culto e incontro, ci aspettiamo che tutto sia fatto con l'attenzione, la chiarezza e la disponibilità che cittadini e immigrati, come singoli o come associati, si aspettano da chi amministra la cosa pubblica. Superfluo aggiungere che questo dovrà avvenire nel quadro della Costituzione e delle leggi dello stato, la cui osservanza spetta a tutti coloro che intendono vivere nel nostro paese, qualunque sia la loro provenienza e la fede che professano».
«Ho voluto – conclude il vescovo Camisasca - condividere queste mie riflessioni con Monsignor Antonio Lanfranchi, arcivescovo metropolita di Modena e Nonantola, dal momento che Sassuolo è luogo di incontri di molti musulmani che vivono nel territorio della sua diocesi, e lo ringrazio per aver voluto essere partecipe con me di queste considerazioni».

Sassuolo, il vescovo: «Una moschea agli islamici» - Cronaca - Gazzetta di Modena

Quindi ?
A spese di chi ?
A chi dice che occorre costruire ponti e non muri ricordo che il ponte collega una sponda con l'altra ma la circolazione è a doppio senso.
Con l'islam è a senso unico.
Qui gli vogliono fare la moschea ma se vai in Arabia saudita con una Bibbia finisci in galera. Mentre in Pakistan ti tagliano la gola.
Indi fermamente contrario e chissenefrega se lo ha detto UN vescovo.
Io sono un laico e non ho fatto voto di obbedienza.

[sig_rune]

per fortuna ci pensa il terremoto...

[Giordi]

Quindi ?
A spese di chi ?
A chi dice che occorre costruire ponti e non muri ricordo che il ponte collega una sponda con l'altra ma la circolazione è a doppio senso.
Con l'islam è a senso unico.
Qui gli vogliono fare la moschea ma se vai in Arabia saudita con una Bibbia finisci in galera. Mentre in Pakistan ti tagliano la gola.
Indi fermamente contrario e chissenefrega se lo ha detto UN vescovo.
Io sono un laico e non ho fatto voto di obbedienza.

Se vai a Dubai invece ti fanno costruire questa...

[Giordi]

per fortuna ci pensa il terremoto...

è sufficiente che i nuovi progetti siano antisismici...

[Rolling Stone]

Se vai a Dubai invece ti fanno costruire questa...

Ottimo.
Quindi in Italia la mosche la facciamo fare solo agli immigrati di Dubai.

[Giordi]

Ottimo.
Quindi in Italia la mosche la facciamo fare solo agli immigrati di Dubai.

Stai quindi nazionalizzando i templi religiosi? ... Facciamo così visto che la chiesa a dubai è di nazionalità vaticana, gli immigrati di dubai possono costruirne una entro le mura vaticane... eh?... che ne dici?

Aggiungici allora anche Barhein, Egitto, Albania, e altri paesi prevalentemente islamici che hanno dato il via libera alla costruzione di chiese cattoliche

[Generale gothic]

Stai quindi nazionalizzando i templi religiosi? ... Facciamo così visto che la chiesa a dubai è di nazionalità vaticana, gli immigrati di dubai possono costruirne una entro le mura vaticane... eh?... che ne dici?

Aggiungici allora anche Barhein, Egitto, Albania, e altri paesi prevalentemente islamici che hanno dato il via libera alla costruzione di chiese cattoliche

Ma tu non eri quello che sparava a zero contro le religioni ? Che t'importa se costruiscono moschee per gli islamici ?

[Giordi]

Ma tu non eri quello che sparava a zero contro le religioni ? Che t'importa se costruiscono moschee per gli islamici ?

Non è forse una religione l'Islam?

Cerchiamo di attenerci al topic... Grazie