Originariamente Scritto da
Amati75
Come da articolo postato prima, la situazione attualepotrebbe avere conseguenze che buona parte dei partecipanti stanno ignorando.
Ovvero, questa situazione alla lunga potrebbe anche essere negativa per la stessa Russia,e spiego.
I paesi ex satelliti di Mosca, si indureranno ancora di piu' verso la Russia, che non e' che vedano di buon occhio, altri saranno spinto verso l' Occidente (esempio pochi giorni fa il premier Moldavo era a Washigton in visita, anche la Moldova sono anni che subisce le pressioni di Mosca).
L' Europa stessa spingera' per una diversificazione nelle forniture del gas (cosa che stava gia' avvenendo, solo che ora si avra' ad un ritmo accelerato), quindi si avra' una utilizzazione maggiore dei terminali di gas liquefatto, cosi come un aumento nel loro numero.
Questo potrebbe spingere gli USA ha toelgiere piu' velocemente la legge che non permette l'esportazione di gas e petrolio invigore dagli anni 70, quindi aumentando l' offerta sul mercato.
Questo spingera' i prezzi al ribasso anche in Europa, come gia' successo, ed in reazione ai quali Gazprom ha dovuto offrire sconti agli Europei per frenare la perdita di quote di mercato (oggi il gass Russo e' 1/3 delle forniture, ma solo meno di 10 anni fa era quasi il 45%).
Per capirci, il famoso sconto offerto dalla Russia all' Ucraina, avrebbe portato il prezzo per ' Ucraiana quasi al valore di mercato per i paesi Europei, ovvero l' Ucraiana stava (e sta) pagandoun prezzo maggiorato rispetto al mercato.
Questo panorama e' ovviamente positivo per le casse Europee, meno per quelle Russe, dato che l'export di energia (e le entrate che genera nelle casse statali) SONO l'economia Russa, specialmente con spese in aumento e ricavi stantii negli ultimi anni. Nei prosismi 10 anni, il solo repartoi militare della Russia ha in programma spese per 600 mld di dollari, ma con ricavi probabilmente in diminuzione, potrebbe portare ad una non sostenibilita' delle spese, ovvero lo stesso scenario al quale dovette far fronte l' URSS quando inizio' a psendere enormi cifre nel settore della difesa grazie agli alti prezzi del petrolio, quando questi iniziarono la loro caduta,le spese rimanettero, e cio' porto' l' economia Russa (che altro non aveva) ad intraprendere il capitombolo finale.
Questo processo non succedera' oggi, ne tanto meno domani, ma nei prossimi 10 anni potremmo trovarci di fronte ad una situazione realmente critica dell' economia Russa.
Mi potreste dire che la Cina potrebbe sostituire i volumi che probabilmente l' Europa non assorbira' piu', forse, ma e' anche vero che la Cina sta cercando in tutti i modi possibili di ripercorrere la strada degli USA nello shale gas, dato che ha enormi giacimenti (alal Cina macnano altri fattori al monento necessari per sfruttari gli Shale, ma non e' detto che non li possa avere un domani).
Alla fine la Russia hja la solita pecca di sempre, dipende in toto dall' export di energia (i cui prezzi fluttuano) e non e' mai risucita a separare le sorti della sua economia da questo fondamntale settore della propria economia.
Negli anni di Putin il peso di tale settore e' addirittura aumentato, nonostante i proclami di cercare di puntare su altri settori.