User Tag List

Pagina 709 di 2390 PrimaPrima ... 2096096596997087097107197598091209 ... UltimaUltima
Risultati da 7,081 a 7,090 di 23893
  1. #7081
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    15 Jul 2009
    Messaggi
    21,699
     Likes dati
    9,317
     Like avuti
    10,303
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Ma poi il principio della sanzione è da idioti, hanno fomentato un golpe credendo che nessuno muovesse un dito, ovviamente chi non ha accettato questo sporco gioco s'è ribellato, la lurida propaganda filoyankee ha imposto che venissero etichettati come terroristi, mentre gli stessi stanno dalla parte di alqaeda in Siria e in Libia, quelli nonostante le numerose vittime sono portatori di democrazia, siamo alla fiera delle idiozie e gli Usa sono padroni in questo campo, mai mettersi a loro livello perchè vi battono.
    Sbandierare masturbandosi le varie sanzioni che verranno applicate è semplicemente voler approvare il metodo della gambizzazione in stile mafioso, decidere con chi conviene far affari, e con chi no, insomma tutti quelle tabelle idiote sul libero mercato e la libertà economica che fine hanno fatto?
    Ultima modifica di Lawrence d'Arabia; 29-04-14 alle 23:35

  2. #7082
    SuperMod
    Data Registrazione
    14 Aug 2009
    Messaggi
    69,545
     Likes dati
    28,162
     Like avuti
    24,728
    Mentioned
    634 Post(s)
    Tagged
    4 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Citazione Originariamente Scritto da Turriciano Visualizza Messaggio
    Ma poi il principio della sanzione è da idioti, hanno fomentato un golpe credendo che nessuno muovesse un dito, ovviamente chi non ha accettato questo sporco gioco s'è ribellato, la lurida propaganda filoyankee ha imposto che venissero etichettati come terroristi, mentre gli stessi stanno dalla parte di alqaeda in Siria e in Libia, quelli nonostante le numerose vittime sono portatori di democrazia, siamo alla fiera delle idiozie e gli Usa sono padroni in questo campo, mai mettersi a loro livello perchè vi battono.
    Sbandierare masturbandosi le varie sanzioni che verranno applicate è semplicemente voler approvare il metodo della gambizzazione in stile mafioso, decidere con chi conviene far affari, e con chi no, insomma tutti quelle tabelle idiote sul libero mercato e la libertà economica che fine hanno fatto?
    tra l'altro avranno ben pochi effetti....
    Ucraina: Cina condanna sanzioni a Russia

    Ucraina: Cina condanna sanzioni a Russia - Ultima Ora - ANSA.it
    clash bankrobber

  3. #7083
    email non funzionante
    Data Registrazione
    30 Nov 2009
    Località
    new york
    Messaggi
    126,274
     Likes dati
    17
     Like avuti
    10,960
    Mentioned
    1258 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Citazione Originariamente Scritto da blobb Visualizza Messaggio
    tra l'altro avranno ben pochi effetti....
    Ucraina: Cina condanna sanzioni a Russia


    Ucraina: Cina condanna sanzioni a Russia - Ultima Ora - ANSA.it





    Come detto e' bello fare gli strateghi con il "culo degli altri" .

    Peccato che la Russia ha un economia grande come quella italiana!

    Uscire dai circuiti finanziari internazionali sarebbe un duro colpo nel momento in cui il pil ha una crescita quasi zero.

  4. #7084
    email non funzionante
    Data Registrazione
    27 Apr 2009
    Messaggi
    8,434
     Likes dati
    760
     Like avuti
    2,525
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Valutando la solidità di uno Stato o di una Unione di Stati (la UE)in termini di PIL ,senza considerarne la struttura e le relazioni internazionali che lo rendono possibile non può essere un metro di giudizio significativo soprattutto se l'economia e l'energia necessaria ,a se stessa, sono dipendenti dall'estero più che dall'interno.
    Con il metro di un forumista che si qualifica esperto in questi problemi si potrebbe pensare che la UE ,il cui aggregato è verosimilmente maggiore degli USA, ne faccia una potenza in grado di sottrarsi all'invadenza USA ma ,al momento, non è così.
    GLF

  5. #7085
    Сардиния
    Data Registrazione
    12 Nov 2009
    Località
    Терранова
    Messaggi
    7,133
     Likes dati
    2,344
     Like avuti
    3,090
    Mentioned
    62 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Citazione Originariamente Scritto da Arctic Visualizza Messaggio
    Citazione dall'articolo:


    In realtà Rogozin ha detto che gli americani dovranno usare un trampolino per arrivare su ISS.

    In inglese:
    Trampoline to Space? Russian Official Tells NASA to Take a Flying Leap
    ignoranti, fatte ridere i polli!!!

    ...fra qualche mese, entrerà in servizio una nuova tecnologia in fase di sperimentazione sulla USS Gerald Ford ... ...ehhhhhh, notizie di prima mano!!!!


    Ultima modifica di Dogma; 30-04-14 alle 17:29

  6. #7086
    Сардиния
    Data Registrazione
    12 Nov 2009
    Località
    Терранова
    Messaggi
    7,133
     Likes dati
    2,344
     Like avuti
    3,090
    Mentioned
    62 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA


  7. #7087
    Forumista storico
    Data Registrazione
    08 Sep 2009
    Messaggi
    35,737
     Likes dati
    0
     Like avuti
    19,094
    Mentioned
    316 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Ucraina: marcia in memoria delle Waffen SS

    Centinaia di persone hanno partecipato a Lvov, nell'Ucraina occidentale, ad una marcia cittadina per commemorare l'anniversario della creazione della divisione SS ucraina "Galizia", che si batté sotto uniformi tedesche contro l'Unione Sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale.
    Ukraine: marche en mémoire de la Waffen SS - Les Observateurs
    (traduzione mia)

  8. #7088
    email non funzionante
    Data Registrazione
    09 Jul 2012
    Messaggi
    16,123
     Likes dati
    11,791
     Like avuti
    6,196
    Mentioned
    125 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Ucraina: spie atlantiste e repubblica di Lugansk

    aprile 30, 2014 Lascia un commento

    Alessandro Lattanzio, 30/4/2014
    Il 25 aprile, le unità di autodifesa di Slavjansk fermavano l’autobus con i presunti osservatori dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), accompagnati da un gruppo di ufficiali dello Stato Maggiore Generale ucraino. Gli otto elementi arrestati nella città di Slavjansk non sono osservatori dell’OSCE, affermava il funzionario dell’OSCE Claus Neukirch. Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, per conto del ministero della Difesa tedesco, ha chiesto all’omologo russo Sergej Lavrov d’intervenire a favore dei 4 soldati tedeschi, e di quello danese, polacco, ceco e svedese arrestati a bordo dell’autobus marcato con la sigla OSCE, mentre spiavano le difese delle milizie popolari del Dontesk. Gli otto soldati della NATO erano in missione ufficiale, ma erano in abiti civili ed erano accompagnati da ufficiali ucraini anche loro a bordo dell’autobus con la sigla OSCE. Ma l’OSCE ha sottolineato che gli otto soldati non operavano per suo conto in Ucraina, ma come osservatori militari nell’ambito di un accordo bilaterale; il portavoce dell’OSCE Claus Neukirch ha detto: “Devo anche dire, per essere precisi, che non lavorano per l’OSCE, ma sono osservatori militari che operano in Ucraina nell’ambito di un accordo bilaterale sulla base di un documento dell’OSCE. È una missione parallela a quella dell’OSCE, una missione con 125 osservatori civili nel Paese, compresa quella regione“. Ma esiste un accordo bilaterale tra la Germania e i golpisti a Kiev? E tale accordo bilaterale autorizzava i soldati arrestati ad utilizzare un veicolo marcato OSCE? È legale, secondo le leggi internazionali e nazionali, che ufficiali in servizio attivo svolgano compiti ufficiali indossando abiti civili? Secondo Strelkov: “Questa missione viaggiava lungo il confine per ispezionare gli apprestamenti delle truppe russe. Francamente non riesco a immaginare cos’altro facessero. Forse cercavano di utilizzare la copertura diplomatica per condurre una ricognizione sulle posizioni della Milizia Popolare, sperando che essendo stranieri non sarebbero stati trattenuti. Anche se è più probabile che sia una di quelle idee strategiche brillanti, architettata dal comando ucraino che non sa dove si trovino le milizie popolari. Quando l’autobus che trasportava gli osservatori, accompagnato dalla polizia stradale, è arrivato al checkpoint di Kramatorsk, i militari ucraini hanno iniziato nascondere i loro documenti in preda al panico. Ciò suggerisce che assolutamente non si aspettavano d’incontrare una milizia armata”.
    Mentre presso Kramatorsk un elicottero ucraino veniva abbattuto con una granata a razzo, causando morti e feriti, il comandante delle forze di autodifesa della regione di Donetsk, Igor Strelkov, presentava i tre membri della cosiddetta squadra Alfa del servizio di sicurezza ucraino (SBU) guidata da un tenente-colonnello, arrestati presso Gorlovka. I tre ammisero di esser stati inviati nella regione con il compito di rapire uno dei leader anti-golpisti, Igor Bezler, il cui gruppo di auto-difesa controlla la polizia di Gorlovka. Durante l’interrogatorio le spie arrestate hanno rivelato che la loro unità speciale era composta da sette uomini. “Che le milizie russe abbiano individuato, intercettato e catturato tre agenti in borghese di Alpha è già fantastico, ma catturarne un tenente colonnello è a dir poco miracoloso. Testimonia il livello assolutamente unico d’incompetenza del servizio di sicurezza ucraino, tanto da farsi catturare un così alto ufficiale operativo. E’ anche molto ironico”. L’agenzia stampa RIA Novosti illustrava anche le immagini satellitari che indicavano la presenza, in prossimità del confine con la Russia e intorno Slavjansk, di 15000 militari ucraini con 160 carri armati, 230 veicoli da combattimento e corazzati da trasporto truppa, 150 pezzi d’artiglieria e lanciarazzi multipli Grad e Smerch. Inoltre, nazionalisti georgiani sono stati reclutati, per supportare la repressione antigolpista in Ucraina orientale, dall’organizzazione di Gocha Bakhia, ex-guardia del defunto presidente georgiano Zvjad Gamsakhurdija. “La campagna di reclutamento è finanziata dall’organizzazione non governativa della Georgia Free Zone e dal partito United National Movement (UNM) dell’ex-presidente Mikhail Saakashvili, e si rivolge per lo più a estremisti e criminali”. Infine, elementi non identificati sono sbarcati da un elicottero presso la città di Soledar, nel Donetsk, il 27 aprile, ed hanno attaccato un checkpoint degli attivisti pro-federalizzazione che bloccava la strada per le miniere di sale in cui si trova un arsenale con grandi quantità di armi come fucili Mauser, pistole Colt, mitragliatrici Degtjarev e fucili mitragliatori PCA. Tutto materiale risalente alla seconda guerra mondiale. Il fatto che le forze ucraine lancino un’operazione simile per catturare materiale bellico vecchio di decenni, indica lo stato di sbandamento in cui si trovano le forze armate e di sicurezza dei golpisti. Infatti, il ministero degli Interni ucraino chiede la carità per poter equipaggiare gli 8000 miliziani della sua Guardia Nazionale, “Il bilancio dello Stato stanzia fondi per le unità speciali del ministero degli Interni, ma non sono sufficienti per il rigido risparmio delle risorse, il blocco della spesa statale e la ‘guerra economica’ scatenata dalla Federazione russa“. L’elenco di ciò che serve alle truppe comprende giubbotti antiproiettile, caschi in kevlar, apparecchiature per comunicazioni, mezzi di trasporto, e persino biancheria intima e sapone. Il ministero afferma di accettare donazioni in denaro, materiali e beni, promettendo trasparenza sulle spese. Inoltre, la formazione delle nuove unità incontra severi ostacoli in alcune regioni. Ad Odessa si sono presentati solo 18 volontari sui 500 previsti e il ministero della Difesa ucraino ha riferito di aver raccolto più di 7 milioni di dollari in donazioni per riarmare l’esercito. Ma nonostante tutto Kiev non può contare sulla collaborazione di polizia ed esercito, perciò i golpisti ricorrono agli squadristi di Fazione Destra contro la popolazione del sud e dell’est dell’Ucraina, il cui capo Dmitrij Jarosh, annunciando la formazione di un battaglione di 800 uomini per “pacificare” il sud-est, dichiarava “L’esercito di Bandera ha finalmente attraversato il Dnepr per liberare dagli occupanti il Donbass e la Crimea“. Il golpisti annunciavano con soddisfazione che gli squadristi si erano trasferiti a Dnepropetrovsk, installandosi in un ufficio vicino all’amministrazione regionale per reclutare “patrioti”. Così le ‘autorità’ ucraine mostrano ostentatamente di non voler rispettare l’accordo di Ginevra, che impone lo smantellamento dei gruppi armati illegali. I partiti golpisti ucraini, come Fazione Destra e Svoboda, sono gli eredi dei nazionalisti ucraini che combatterono al fianco dei nazisti in nome dell’anticomunismo e dell’antisemitismo. “Nell’aprile del 1943, il Dr. Otto von Wachter, gauleiter nazista della Galizia, rinominò la I Divisione dell’esercito nazionale ucraino nella 14.ma Waffen SS Grenadier-Division ‘Galizien’. … Svoboda ha sempre avuto un debole per la divisione Galizia, e uno dei suoi parlamentari, Oleg Pankevich, prese parte a una cerimonia nell’aprile 2013 in onore dell’unità. … Tre mesi dopo venne celebrata la battaglia di Brody tra la divisione Galizia e le truppe sovietiche, dove il XIII Corpo d’Armata tedesco cercò di tenere a bada i sovietici del Maresciallo Ivan Konev. In sei giorni di combattimenti i galiziani persero i due terzi della divisione e il XIII Corpo ripiegò in Polonia. I sopravvissuti della divisione Galizia furono spediti a combattere i partigiani in Jugoslavia e nel 1945 i resti dell’unità si arresero agli statunitensi in Italia, emigrando poi in Gran Bretagna e Canada”.
    Intanto, il 28 aprile, Lugansk in Ucraina orientale, proclamava la Repubblica Popolare, “Il congresso dei rappresentanti delle autorità locali, dei partiti politici e delle ONG proclama la creazione della Repubblica popolare della Regione di Lugansk” ed inoltre veniva indetto il referendum per l’11 maggio sulla proclamazione dell’indipendenza della Repubblica Popolare. In caso di “aggressione da parte delle autorità illegittime di Kiev, la Repubblica Popolare ha chiesto alla Russia d’inviare le forze di pace sul suo territorio. Ora siamo una repubblica sovrana e indipendente“, affermava il Consiglio di coordinamento popolare della regione di Lugansk. Quello stesso giorno, il sindaco di Kharkov, Gennadij Kernes, veniva ferito in un attentato. L’incidente è avvenuto il giorno dopo che 14 persone, tra cui due poliziotti, sono rimaste ferite in uno scontro tra fascisti e sostenitori della federalizzazione della città. In reazione a tale quadro, il capo della giunta golpista Turchinov metteva in stato d’allerta le “forze armate” ucraine, ammettendo di non avere il controllo di Donetsk e Lugansk, lanciando l’allarme sulla “destabilizzazione” a Kharkov, Odessa, Kherson, Nikolaev e Zaporozhie, e chiedendo al ‘ministro’ degli Interni Arsen Avakov di destituire i funzionari “che non sono capaci di svolgere il loro ruolo“.
    Il Presidente Vladimir Putin avvertiva che le azioni delle forze di sicurezza ucraine a Slavjansk, che avevano ucciso almeno cinque miliziani, non resteranno senza conseguenze. Il 24 aprile, l’esercito ucraino tentava di riprendere la città, ma dopo diversi scontri, cinque miliziani furono uccisi prima che l’attacco venisse sospeso. Il Presidente Putin etichettò l’azione dei golpisti a Kiev come criminale, “Se l’attuale regime a Kiev inizia a utilizzare l’esercito contro la popolazione, senza dubbio è un gravissimo crimine contro il popolo. Tali eventi comporteranno conseguenze sulle relazioni bilaterali tra Mosca e Kiev. Questa è una giunta. Abbiamo preso parte alla riunione di Ginevra, in cui alcuni accordi sono stati firmati da entrambe le parti sulla necessità di disarmare la gente, liberare gli edifici amministrativi, e così via. Ma ora Fazione Destra e altre organizzazioni radicali non sono state disarmate, e nessuno a Kiev è stato liberato. Al contrario, hanno cominciato a legalizzare tali gruppi. E chi li legalizza? Non dobbiamo andare in questa direzione, ma seguire la strada del dialogo tra tutti gli abitanti del Paese, ovunque vivano. Invece di rendersi conto che c’è qualcosa di sbagliato nello Stato ucraino, e di portare avanti i tentativi di negoziato, hanno cominciato a minacciare ancora più l’uso della forza, arrivando al punto d’inviare carri armati e aerei contro la popolazione civile. Questo è un altro gravissimo crimine commesso dagli attuali governanti a Kiev“. Inoltre il Presidente Vladimir Putin avvertiva che l’industria militare ucraina rischia il collasso se non collabora con le aziende russe, “La rottura dei rapporti con partner russi sarebbe catastrofica per l’industria della difesa ucraina (…) Non ha altri mercati, il suo unico cliente è l’esercito russo. Da parte nostra ci piacerebbe continuare a collaborare“, ma ha anche detto che all’industria della difesa nazionale russa saranno necessari due anni per sostituire le importazioni ucraine, promettendo “salari decenti e abitazioni” ai tecnici dell’industria bellica ucraina che vogliano lavorare in Russia. Il vicepremier dell’Ucraina Vitalij Jarema aveva già annunciato la sospensione delle forniture militari alla Russia. Infine, riguardo alla seconda serie di sanzioni occidentali contro la Russia, il Presidente Vladimir Putin, al vertice del Consiglio Economico Supremo eurasiatico di Minsk, dichiarava “Riteniamo illegale la prima cosiddetta serie di sanzioni), che sicuramente danneggia le relazioni Russia-USA e Russia-UE. Quanto alla seconda, è illogica, non riesco nemmeno a spiegarne la natura, perché non vi è alcun legame tra gli eventi attuali in Ucraina e Russia. Penso che le nuove sanzioni siano dovute al fatto che i nostri partner hanno deciso di scegliere la via della forza per risolvere la crisi ucraina, ma poi hanno capito dove stavano finendo, così hanno deciso di cercare un capro espiatorio. Ma vi dirò, la Russia non ha nulla a che farci. Il governo russo ha già proposto alcune misure di ritorsione. Penso che non servano al momento, ma se continua così naturalmente contempleremo chi e come lavora nei settori chiave dell’economia russa, tra cui quello energetico“. Gli Stati Uniti in effetti avevano annunciato l’ampliamento delle sanzioni contro altri sette funzionari e 17 aziende della Russia. Il ministro dell’Energia russo Aleksandr Novak avvertiva, a sua volta, che il debito ucraino sul gas comportarebbe la chiusura del transito nel Paese dei rifornimenti di gas per l’Europa sud-orientale. “Il debito attuale dell’Ucraina è di 2,238 miliardi di dollari, senza comprendere le forniture di gas di aprile, con cui il debito salirà di 1,3 miliardi“. Tale situazione comporta il rischio dell’inadempimento da parte dell’Ucraina degli obblighi di transito del gas verso l’Europa sud-orientale. Mosca ha anche espresso la speranza che una parte del prestito del FMI serva a ripagare il debito il gas russo e che l’UE “prenda provvedimenti per la rapida erogazione degli aiuti finanziari all’Ucraina da parte delle istituzioni finanziarie europee, in modo da permettere alla Naftogaz il rapido pagamento delle forniture di gas della Gazprom all’Ucraina“. Pechino annunciava il suo sostegno a Mosca sulla crisi in Ucraina. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Qin Gang dichiarava il 28 aprile, “Crediamo che le sanzioni non risolvano i problemi. Al contrario, aumenteranno le tensioni. Chiediamo a tutte le parti interessate continuino il dialogo e le trattative per risolvere la crisi in modo politico“. Il presidente cinese Xi Jinping, durante le Olimpiadi invernali di Sochi, aveva definito la Russia un “buon vicino, buon partner e buon amico“.
    Secondo l’autore Christof Lehmann “Nessuno progetta un confronto militare convenzionale. L’intento è sviluppare un lungo conflitto a bassa intensità in Ucraina, sabotando le relazioni tra UE e Mosca e accerchiando la Russia con dei conflitti a bassa intensità. … Temo che il rischio di una guerra convenzionale sia piuttosto elevato, anche se nessuno lo vuole davvero. Il problema è che la situazione attuale rinvia a uno scenario tipo Sarajevo… Permettetemi di citare il mio amico pakistano Maggiore Agha H. Amin che ha detto che ‘la maggior parte dei capi occidentali indossa le uniformi da pilota ma difficilmente ha la qualifica di steward’. Ciò, naturalmente, è l’aspetto più pericoloso di tutta la vicenda“.

  9. #7089
    email non funzionante
    Data Registrazione
    09 Jul 2012
    Messaggi
    16,123
     Likes dati
    11,791
     Like avuti
    6,196
    Mentioned
    125 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    La crisi ucraina accelera la ristrutturazione del mondo

    La crisi ucraina accelera la ristrutturazione del mondo

    aprile 30, 2014 Lascia un commento

    Pierre Charasse Rete Voltaire Città del Messico (Messico) 29 aprile 2014 La crisi ucraina non ha cambiato radicalmente la situazione internazionale, ma ne ha precipitato gli sviluppi. La propaganda occidentale, che non è mai stata più forte, nasconde la realtà del declino occidentale alle popolazioni della NATO, ma non ha ulteriori effetti sulla realtà politica. Inesorabilmente, Russia e Cina, assistite dagli altri BRICS, occupano il loro giusto posto nelle relazioni internazionali. La crisi ucraina ha evidenziato la dimensione della manipolazione della pubblica opinione occidentale da parte di importanti media come le reti televisive CNN, Foxnews, Euronews e molti altri, così come tutta la stampa alimentata dalle agenzie occidentali. Quanto il pubblico occidentale sia male informato è impressionante, eppure è facile accedere alla ricca informazione di ogni fonte. E’ assai preoccupante vedere quanti cittadini siano attratti da una russofobia mai vista nemmeno nei momenti peggiori della guerra fredda. L’immagine fornita dal potente apparato mediatico occidentale all’inconscio collettivo è che i russi siano “barbari” di fronte al mondo occidentale “civilizzato”. È molto importante che il discorso di Vladimir Putin del 18 marzo, dopo il referendum in Crimea, sia stato letteralmente boicottato dai media occidentali [1], in modo da fornire grande spazio alle reazioni occidentali, ovviamente tutte negative. Tuttavia, nel suo discorso Putin ha spiegato che la crisi in Ucraina non è stata innescata dalla Russia, presentando con grande razionalità la posizione russa e gli interessi politici legittimi del suo Paese nell’era post-conflitto ideologico. Umiliata dal trattamento riservatole dall’occidente dal 1989, la Russia si sveglia con Putin riprendendo la politica da grande potenza, cercando di ricostruire le linee della tradizionale forza storica della Russia zarista e dell’Unione Sovietica. La geografia controlla spesso la strategia. Dopo aver perso gran parte dei suoi “territori storici” e della sua popolazione russa e non-russa, con Putin la Russia ha impostato un grande progetto nazionale e patriottico recuperando il suo status di superpotenza, di attore “globale”, consolidando in primo luogo la sicurezza delle sue frontiere terrestri e marittime. Questo è esattamente ciò che vuole impedire l’occidente nella sua visione del mondo unipolare. Ma buon giocatore di scacchi, Putin ha anticipato diverse mosse grazie a una profonda conoscenza della storia, del mondo reale, delle aspirazioni della gran parte della popolazione dei territori precedentemente controllati dall’Unione Sovietica. Conosce perfettamente l’Unione europea, le sue divisioni e debolezze, la vera capacità militare della NATO e lo stato dell’opinione pubblica occidentale, riluttante a vedere un aumento della spesa militare in tempi di recessione economica. A differenza della Commissione europea i cui piani coincidono con quelli degli Stati Uniti rafforzando il blocco politico-economico-militare euro-atlantico, i cittadini europei in maggioranza non vogliono l’allargamento ad est dell’UE, né all’Ucraina o Georgia, o in qualsiasi altro Paese dell’ex Unione Sovietica.
    Adottando e minacciando sanzioni, l’Unione europea s’è pedissequamente allineata a una Washington dimostratasi incapace di “punire” la Russia sul serio. Il suo peso effettivo non è all’altezza delle sue sempre proclamate ambizioni nel plasmare il mondo a propria immagine. Il governo russo, molto attento e reattivo, applica “risposte graduali” beffandosi delle misure punitive occidentali. Putin, freddo, si prende il lusso di annunciare che aprirà un conto presso la Banca Rossija di New York per depositarvi lo stipendio! Non ha menzionato la limitazione della fornitura di gas all’Ucraina e all’Europa occidentale, ma ognuno sa che ha questa carta nella manica, di già costringendo gli europei a pensare a una completa riorganizzazione del loro approvvigionamento energetico, cui serviranno anni per concretizzarsi. Errori e divisioni occidentali hanno messo la Russia in una posizione di forza. Putin gode di una popolarità eccezionale nel suo Paese e nelle comunità russe nei Paesi vicini, e possiamo essere sicuri che i suoi servizi d’intelligence hanno penetrato profondamente i Paesi ex-dell’Unione Sovietica fornendogli informazioni di prima mano sui rapporti di forza interni. Il suo apparato diplomatico usa forti argomenti nel rimuovere il monopolio “occidentale” dell’interpretazione del diritto internazionale, in particolare sulla spinosa questione dell’autodeterminazione. Come ci si poteva aspettare, Putin non esita a citare il precedente del Kosovo per diffamare il doppio standard dell’occidente, le sue incongruenze e il ruolo destabilizzante svolto nei Balcani. Mentre la propaganda dei media occidentali è a pieno ritmo dal referendum del 16 marzo in Crimea, le grida occidentali hanno improvvisamente ceduto di tono e al vertice G7 dell’Aja, a margine della conferenza sulla sicurezza nucleare, non ha più minacciato di escludere la Russia dal G8 come sbandierato un paio di giorni prima, ma semplicemente ha annunciato che “non avrebbe partecipato al vertice di Sochi”. Ciò le permette di riattivare in qualsiasi momento il forum privilegiato per il dialogo con la Russia, fondato nel 1994 su sua espressa richiesta. Prima ritirata del G7. Obama a sua volta s’è affrettato ad annunciare che non ci sarà alcun intervento della NATO in aiuto dell’Ucraina, ma solo la promessa della cooperazione nella ricostruzione del potenziale militare ucraino, composto in gran parte da obsoleti equipaggiamenti sovietici. Seconda ritirata. Ci vorranno anni per mettere in piedi un esercito ucraino degno di questo nome, e ci si chiede chi pagherà considerando la situazione delle finanze del Paese. Inoltre, non sappiamo esattamente quale sia lo stato delle forze armate ucraine dopo l’invito di Mosca, con un certo successo, agli eredi ucraini dell’Armata Rossa ad unirsi all’esercito russo rispettandone i gradi. La flotta ucraina è già completamente passata sotto il controllo russo. Infine, un’altra spettacolare sconfitta degli Stati Uniti: ci sarebbero state avanzate conversazioni segrete tra Mosca e Washington per far adottare una nuova costituzione all’Ucraina, insediando a Kiev per le elezioni del 25 maggio un governo di coalizione da cui sarebbero esclusi gli estremisti neo-nazisti, e soprattutto imponendo la neutralità all’Ucraina, la sua “finlandizzazione” (consigliata da Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski) [2], vietandone l’entrata nella NATO, ma consentendo accordi economici con l’UE e con l’Unione doganale eurasiatica (Russia, Bielorussia, Kazakistan). Se viene concluso un tale accordo, per l’UE sarà un fatto compiuto e dovrà rassegnarsi a pagare il conto dell’accordo Russia-USA. Con tali garanzie Mosca si considererà soddisfatta dai requisiti di sicurezza, rimettendo piede nell’ex-sfera d’influenza con l’accordo di Washington, astenendosi dal fomentare il separatismo delle altre province ucraine o della Transnistria (provincia della Moldova popolata da russa) e ribadendo il suo forte rispetto dei confini europei. Il Cremlino allo stesso tempo darà una via d’uscita onorevole ad Obama. Un colpo da maestro per Putin. Conseguenze geopolitiche della crisi ucraina
    Il G7 non ha calcolato che prendendo misure per isolare la Russia, oltre al fatto di applicare a se stesso una “punizione sado-masochista” secondo Hubert Vedrine, ex-ministro degli Esteri francese, abbia precipitato un processo già ben avviato di profonda ristrutturazione del mondo a beneficio del gruppo non-occidentale guidato da Cina e Russia intorno ai BRICS. In risposta al comunicato del G7 del 24 marzo [3], i ministri degli Esteri dei Paesi BRICS hanno espresso il loro rifiuto di tutte le misure per isolare la Russia e hanno immediatamente colto l’occasione per denunciare lo spionaggio statunitense contro i loro leader chiedendo in buona misura agli Stati Uniti di ratificare la nuova distribuzione dei diritti di voto in seno a FMI e Banca Mondiale, quale primo passo verso un “ordine mondiale più equo” [4]. Il G7 non si aspettava una risposta così rapida e virulenta dai BRICS. Questo episodio suggerisce che il G20, di cui G7 e BRICS sono i pilastri principali, potrebbe subire una grave crisi prima del prossimo vertice a Brisbane (Australia) il 15 e 16 novembre, soprattutto se il G7 continua a marginalizzare e punire la Russia. E’ quasi certo che una maggioranza nel G20 condannerà le sanzioni contro la Russia, così isolando il G7. Nella loro dichiarazione, i ministri dei Paesi BRICS hanno ritenuto che decidere che ne sia membro e quale sia il suo scopo dipenda dai suoi membri, messi tutti “su un piano di parità“, e che nessuno dei suoi membri “può deciderne unilateralmente natura e carattere“. I ministri hanno chiesto di risolvere l’attuale crisi nel contesto delle Nazioni Unite “con calma, competenza, rinunciando a linguaggio ostile, a sanzioni e contro-sanzioni”. Un duro colpo per il G7 e l’UE! Il G7, infilatosi in un vicolo cieco, viene avvertito di fare concessioni significative se vuole continuare ad avere una certa influenza nel G20. Inoltre, due importanti eventi sono annunciati per le prossime settimane.
    Primo, Vladimir Putin si recherà in visita ufficiale in Cina a maggio. I due giganti sono in procinto di firmare un importante accordo energetico che intacca sostanzialmente il mercato globale dell’energia, sia strategicamente che finanziariamente. Le operazioni non saranno più in dollari ma nelle valute nazionali dei due Paesi. Riguardo la Cina, la Russia non avrà alcun problema a venderle la propria produzione di gas nel caso l’Europa occidentale decida di cambiare fornitore. E nello stesso evento Cina e Russia potrebbero firmare un accordo di partnership industriale per la produzione di 25 caccia Sukhoj, altamente simbolico. Dall’altra parte, durante il vertice dei Paesi BRICS in Brasile a luglio, la Banca di sviluppo del gruppo, annunciata nel 2012, potrebbe prendere forma e offrire un’alternativa a FMI e Banca mondiale, sempre riluttanti a cambiare le loro regole operative, dando più peso alle economie emergenti e alle loro valute rispetto al dollaro. Infine, vi è un aspetto importante del rapporto tra Russia e NATO poco commentato dai media, ma molto rivelatore dello stato di dipendenza dell’”occidente” quando ritirerà le sue truppe dall’Afghanistan. Dal 2002, la Russia ha accettato di cooperare con i Paesi occidentali nella logistica per le truppe nel teatro afgano. Su richiesta della NATO, Mosca ha autorizzato il transito di materiale non letale per l’ISAF (International Security Assistance Force), via aerea o terrestre tra Dushanbe (Tagikistan), Uzbekistan ed Estonia, attraverso la piattaforma multimodale di Uljanovsk in Siberia. Si tratta niente di meno di trasmettere i rifornimenti di migliaia di uomini che operano in Afghanistan, tra cui tonnellate di birra, vino, torte, hamburger, lattuga fresca, il tutto trasportato da aerei civili russi dato che le forze occidentali non dispongono di mezzi aerei sufficienti per supportare un dispiegamento militare di tale portata. L’accordo NATO-Russia dell’ottobre 2012 estende la cooperazione all’installazione di una base aerea russa in Afghanistan, con 40 elicotteri, in cui il personale afghano viene addestrato nella lotta antidroga a cui gli occidentali hanno rinunciato. La Russia ha rifiutato di consentire il transito nel suo territorio di attrezzature pesanti, ponendo un serio problema alla NATO al momento del ritiro delle sue truppe. Infatti non possono passare da Kabul a Karachi via terra, a causa degli attacchi ai convogli da parte dei taliban. Essendo impossibile la via del Nord (Russia), le attrezzature pesanti sono state portate da Kabul agli Emirati Arabi Uniti e poi spedite ai porti europei, quadruplicando il costo della ritirata. Per il governo russo l’intervento della NATO in Afghanistan è stato un fallimento, ma il suo ritiro “precipitoso” prima della fine del 2014, aumenterà il caos e comprometterà la sicurezza della Russia, causando una recrudescenza del terrorismo.
    La Russia ha anche importanti accordi con l’occidente negli armamenti. Il più importante è probabilmente quello firmato con la Francia per la produzione nei rispettivi arsenali di due portaelicotteri francesi da 1,3 miliardi di dollari [5]. Se il contratto viene annullato per le sanzioni, la Francia dovrà restituire gli importi già versati più le sanzioni contrattuali e rimuovere migliaia di posti di lavoro. La cosa peggiore è probabilmente la perdita di fiducia sul mercato degli armamenti francesi, come rilevato dal Ministero della Difesa russo. Non dimentichiamo che senza l’intervento della Russia, i Paesi occidentali non sarebbero mai stati in grado di raggiungere un accordo con l’Iran sulla non-proliferazione nucleare, o con la Siria sul disarmo chimico. Questi sono fatti che i media occidentali tacciono. La realtà è che a causa della sua arroganza, ignoranza della storia e goffaggine, il blocco occidentale precipita nella decostruzione sistemica dell’ordine mondiale unipolare offrendo a Russia e Cina, sostenute da India, Brasile, Sud Africa e molti altri Paesi, la “l’ opportunità” di rafforzare l’unità del blocco alternativo. L’evoluzione è in corso, lentamente e gradualmente (nessuno vuole dare un calcio al formicaio destabilizzando improvvisamente il sistema globale), ma ad un tratto tutto va più veloce e l’interdipendenza cambia le regole del gioco. Al G20 a Brisbane sarà interessante vedere cosa farà il Messico, dopo i vertici del G7 a Bruxelles a giugno e dei BRICS in Brasile a luglio. La situazione è molto fluida e si evolverà rapidamente, richiedendo grande flessibilità diplomatica. Se il G7 persiste nella sua intenzione di emarginare o escludere la Russia, il G20 potrebbe disintegrarsi. Il Messico, catturato nelle reti del TLCAN e del futuro TPP, deve scegliere tra il Titanic occidentale che affonda o adottare una linea indipendente seguendo i suoi interessi di potenza regionale dalle ambizioni globali, avvicinandosi ai BRICS. Note

  10. #7090
    Sospeso/a
    Data Registrazione
    20 Nov 2009
    Località
    Miami, FL, USA
    Messaggi
    94,893
     Likes dati
    1,916
     Like avuti
    8,337
    Mentioned
    651 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: 3D unificato - FOCUS UCRAINA

    Citazione Originariamente Scritto da Dogma Visualizza Messaggio
    ignoranti, fatte ridere i polli!!!

    ...fra qualche mese, entrerà in servizio una nuova tecnologia in fase di sperimentazione sulla USS Gerald Ford ... ...ehhhhhh, notizie di prima mano!!!!



    Elon Musk ✔ @elonmusk
    Follow

    Sounds like this might be a good time to unveil the new Dragon Mk 2 spaceship that @SpaceX has been working on w @NASA. No trampoline needed
    7:01 PM - 29 Apr 2014

    Trampoline to Space? Russian Official Tells NASA to Take a Flying Leap - NBC News


    Elon Musk Wants SpaceX to Replace Russia as NASA's Space Station Transport

    SpaceX, the rocket and space exploration company founded by entrepreneur Elon Musk, filed a protest against the U.S. Air Force this week, saying that the military has unfairly prevented it from competing for space satellite launches.
    The following day, Russia’s deputy prime minister, Dmitry Rogozin, who is targeted by U.S. sanctions over Ukraine, suggested that America may need to find a largetrampoline to continue NASA’s access to the International Space Station. Since the space shuttle’s retirement, the U.S. pays Russia about $71 million per seat to fly U.S. astronauts to the station. The current ISS mission, Expedition 39 (pdf), has two Americans among the six-person crew.

    In May 2012, SpaceX’s Falcon 9 rocket successfully sent the company’s Dragon spacecraft into orbit to dock with the International Space Station, which has been followed by subsequent trips to carry cargo to and from the ISS. The ISS crew will send cargo back to earth on May 18 aboard the Dragon. SpaceX plans its first Dragon test flight with humans as early as 2015. The final design is expected to carry seven astronauts to and from the ISS.

    http://www.businessweek.com/articles...tion-transport
    Ultima modifica di Amati75; 30-04-14 alle 21:03

 

 
Pagina 709 di 2390 PrimaPrima ... 2096096596997087097107197598091209 ... UltimaUltima

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito