vedo che quanto scrivo non viene molto letto, ho già scritto un paio di volte che questo tipo di contratto non riguarda solo studenti e poststudi, ma anche lavoratori che non hanno impegni economici pressanti, come famiglia, mutuo ecc. ma lavoricchiano un tot di mesi all'anno e stanno discretamente bene. Ne conosco personalmente diversi così. La distinzione tra tempo indeterminato e determinato deve rimanere e non è né cosa buona né giusta, che si rendano tutti i contratti a indeterminato (proposta ichino) ma con licenziamento arbitrario, o tutti i contratti a determinato sia pur per periodi lunghi come proposto dall'onorevole supermario.
In questo modo si scontentano tutte le categorie, sia quelli che vorrebbero l'indeterminato per una "sicurezza" nel futuro, sia quelli che l'indeterminato non lo vogliono per motivi personali, che sia di crescita intellettuale e carrieristica o altri fatti propri. Peraltro sono favorevole alla cancellazione dell'art. 18, che modifica poco la situazione economica italiana fatta di microaziende sotto i 15 dipendenti che GIA' possono licenziare per motivi economici, il problema secondo me è che il giudice, sentito un perito tecnico, deve poter valutare se questi motivi sussistono o sono solo scuse che magari nascondono mobbing, pretese assurde del datore non soddisfatte ecc. Non si può licenziare perché uno sta antipatico o non fa 10 ore al giorno, pagate 8, e non venite a raccontarmi che sono cose che non accadono. Siamo umani e parliamo pur sempre di rapporti umani. Quindi queste cose accadono e noi dobbiamo cercare almeno di limitare gli abusi che le posizioni di potere concedono.