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  1. #1
    cittadina del mondo
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    Predefinito Crisi, addio al ceto medio. Il 52% degli italiani si colloca in classe bassa

    Crisi, addio al ceto medio. Il 52% degli italiani si colloca in classe bassa - Il Sole 24 ORE


    Gli italiani si sentono impoveriti, considerano l'insicurezza economica la principale preoccupazione e temono l'instabilità politica. Il settimo rapporto dell'osservatorio europeo sulla sicurezza della Fondazione Unipolis fotografa per la prima volta, complice il perdurare della crisi, la scomparsa del ceto medio: se otto anni fa vi si collocava il 60% degli italiani, oggi la maggioranza degli interpellati (52%) colloca la propria famiglia nella classe sociale «bassa e medio bassa». Per questo, il 60% dei cittadini ha paura per il futuro dei propri figli e il 67% guarda all'emigrazione come sola speranza per i giovani.

    Politica incapace di risovere i problemi


    L'insicurezza economica, secondo il rapporto realizzato per la fondazione Unipolis da Demos&Pi e Osservatorio di Pavia, è in cima alle preoccupazioni dei cittadini: il 73% degli intervistati la considera un'emergenza e, se la percentuale è di sei punti inferiore a quella rilevata lo scorso anno, il dato rimane ancora di 15 punti più alto rispetto al 2009. Ad alimentare ulteriore sfiducia c'é la politica, considerata incapace di risolvere la crisi e diventata fattore di insicurezza: il 68% degli italiani intervistati si dichiara frequentemente preoccupato per l'instabilità politica nazionale e la crisi di fiducia si estende all'Unione Europea, che ha dalla sua solo un 27% degli italiani. Solo gli spagnoli e in parte i francesi esprimono dati paragonabili mentre britannici e, soprattutto tedeschi, con il loro poco più che 30%, sembrano considerarsi fuori dalla crisi.
    Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
    (Pablo Neruda - Attribuita)

  2. #2
    cittadina del mondo
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    Predefinito Re: Crisi, addio al ceto medio. Il 52% degli italiani si colloca in classe bassa

    I dati pubblicati oggi dal Corriere della Sera a proposito della distribuzione delle imposte sul reddito sono davvero impressionati. La classe media, è la classe in assoluto più tartassata, la classe che mantiene con il suo lavoro e la sua intelligenza tutti gli sprechi dello Stato.

    E’ un dato molto grave, non solo perché dimostra chiaramente come lo Stato italiano sia il nemico pubblico per la classe sociale più produttiva ma perché proprio la pressione fiscale eccessiva sui soggetti che potrebbero essere il motore della crescita danneggia la crescita.

    E’ un serpente che si morde la coda ed è il frutto di un patto scellerato tra politica, sindacati e grandi patrimoni. I sindacati difendono quello che loro chiamano stato sociale e in particolare le pensioni d’oro elargite a chi è già in pensione con il metodo retributivo, la politica sguazza nella corruzione, i grandi capitali riescono a difendersi dall’imposizione fiscale e allo stesso tempo, utilizzano la pressione fiscale eccessiva e l’eccessiva e inutile regolamentazione dello Stato italiano per evitare che dalla classe media possono emergere dei concorrenti.

    Grazie a questo patto scellerato, implicito o esplicito che sia, l’Italia ha perso praticamente tutta l’industria (tanto la cassa integrazione in deroga non si nega a nessuno, quando i sindacati vogliono) e ha perso il suo ruolo nel G8. Fra poco usciremo anche dal G20 e poi l’ultima destinazione sarà il terzo mondo. Nel frattempo anche il paesaggio umano dell’Italia sarà drasticamente cambiato, visto che molti italiani della classe media stanno emigrando (e vengono accolti all’estero con tutti gli onori e le condizioni fiscali che meritano) mentre il paese si sta riempiendo di disperati, provenienti dalle zone più povere del mondo, attratti non dal benessere (dovrebbero andare al Nord Europa) ma dall’ormai tragica situazione del sistema giudiziario e di polizia. In pratica chi viene in Italia ormai lo fa perché qui è più facile delinquere e non ci sono, praticamente, rischi.

    La politica ha fallito completamente, sarebbe necessario rivoltare lo Stato come un calzino, allegerirlo per ridare finalmente speranza e possibilità di lavorare alla classe media. Se la classe media torna protagonista, allora l’economia riprenderà a crescere e tutti ne trarranno beneficio. O almeno tutti coloro che hanno voglia di lavorare, perché chi vive di false pensioni di invalidità, cassa integrazione in deroga che durano decenni e altre amenità probabilmente tanta voglia di lavorare non ce l’ha…
    Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
    (Pablo Neruda - Attribuita)

  3. #3
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    Predefinito Re: Crisi, addio al ceto medio. Il 52% degli italiani si colloca in classe bassa

    se il 35% vota ancora un criminale il 52% è troppo poco, sarebbe meglio arrivare al 90%

 

 

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