Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Sono d'accordissimo.
Sono d'accordo che il debito pubblico al 140% circa è un'enorme problema ma sarebbe da approfondire un aspetto: togliendo gli interessi sul debito pubblico (circa 90 miliardi annuali), quanto si potrebbe abbassare la pressione fiscale?
Questo lo dico per capire veramente se il bilancio italiano è attualmente sano, al netto degli interessi sul debito.
Se il bilancio chiude in pareggio, grazie a una tassazione pazzesca, specialmente sulle imprese, allora il bilancio non è sano, anche se chiude in pareggio.
Faccio un esempio: ammettiamo che il bilancio chiuda in pareggio, grazie a una pressione fiscale all'80%. Ok, il bilancio chiude in pareggio, ma è un bilancio sano? No, è il bilancio di un paese fallimentare e praticamente fallito.
Una tassazione troppo alta significa distruggere lo spirito imprenditoriale, QUINDI l'economia. E infatti così è.
In italia l'economia è bloccata, in declino, perché, giustamente, chi ha doti imprenditoriali non le esercita per fare beneficienza allo stato, ma lo fa se ci vede grandi guadagni a fronte del suo rischio imprenditoriale.
I conti saranno "risanati" quando sì il bilancio chiuderà in pareggio, MA con una pressione fiscale massima tra il 35 e il 40%.
Questo è, grossomodo, il limite di buon senso superato il quale lo spirito imprenditoriale viene pesantemente ostacolato, a danno di tutta l'economia.
Chi è che ha voglia di fare impresa, di intraprendere nuove attività, con i grandi rischi e il forte stress che comporta, sapendo che circa la metà, o più, dei propri guadagni, se la intasca lo stato?
Specialmente con tasse alte come l'Irap che le paghi anche se non guadagni?
Ultima modifica di TEBELARUS; 16-03-14 alle 17:22
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Balla enorme.
La verità è proprio il contrario.
L'euro ci ha aiutato molto, certo però, non fa miracoli, è solo una moneta.
I problemi dell'italia vanno risolti dai politici in altri modi.
Per esempio:
- ci ha aiutato con il commercio, perché con una moneta unica e mercati unificati si aiuta il commercio intra-europeo: non ci sono costi di cambio, i rischi delle svalutazioni improvvise, il problema di comparare in modo rapido i prezzi con il proprio potere d'acquisto, ecc.ecc. insomma da che mondo e mondo, avere un moneta comune aiuta l'aumento degli scambi commerciali.
- anche le normative emanate dall'Unione, quelle che superficialmente vengono marchiate dai no-euro come "le leggi che misurano i cetrioli", cioé le leggi che hanno unificato tante questioni sulla vendita dei prodotti (etichette, modo di indicare i valori energetici dei cibi, standard elettrici/elettronici, ecc.ecc.), hanno aiutato lo sviluppo degli scambi commerciali.
- l'euro ci ha protetto dai fenomeni di svalutazioni monetarie tra le monete europee, le quali causano gravi problemi alla bilancia commerciale import/export, e distruggono, con l'inflazione, il valore dei risparmi che ognuno di noi ha in banca;
- essere uno stato membro dell'Unione ci ha permesso di poter risparmiare molti miliardi di euro di interessi sul debito pubblico.
- il fiscal compact, i continui richiami dall'UE di stare attenti al debito pubblico, sono stati e sono degli elementi che fanno un po' a freno quei farabutti dei politici italiani che vorrebbero aumentare a dismisura spesa pubblica e debito pubblico.
Ultima modifica di TEBELARUS; 16-03-14 alle 17:38
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La solita storia: "non abbiamo più soldi... non c'è più lavoro... negli ultimi anni è un progressivo declino... cosa è successo negli ultimi anni? l'euro... QUINDI la colpa è dell'euro..."
Classico ragionamento da bar, per gente da bar.
E ogni volta a riscrivere "ma lo sai che la crisi ha colpito anche paesi come USA e argentina? Lo sai che l'euro invece ci ha aiutato così e così...blablabla... lo sai che l'unione tra gli stati europei è una cosa buona per questo e quell'altro motivo....blablabla... lo sai che l'Unione non è una dittatura ma ci sono elezioni, decisioni prese a maggioranza, diritti di veto, patti liberamente firmati, blablabla"
Ogni volta che la discussione arriva a 2-3 giorni di vita, smettono di scriverci e aprono un'altra discussione ripetendo di nuovo le stesse stronzate.
Oramai sta storia va avanti da oltre un anno... Sarebbe veramente interessante fare il conto di tutte le discussioni che sempre gli stessi hanno aperto contro l'euro...
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Non è possibile fare quelle cosiddette "riforme strutturali" restando nell'area Euro. Chi ha fatto crescere l'avanzo commerciale in questi anni ha fatto si che ora ci sono enormi squilibri nei rapporti di debito e credito nei vari paesi. Non possono riequilibrare solo i cosiddetti PIIGS! significherebbe pretendere da questi una caduta dei salari e dei prezzi tale da creare una potente deflazione dei debiti e il crollo dei redditi, con il rischio di nuove crisi bancarie.
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Dimmelo tu, Cipy: in che razza di modo, essere uno stato membro dell'Unione, impedisce ai governi italiani:
- di fare le riforme costituzionali per modernizzare lo stato (via il bicameralismo perfetto, via almeno un ente locale, ecc.ecc.) e così anche diminuire la spesa pubblica;
- di fare quelle altre riforme per snellire, rendere efficiente e efficace la pubblica amministrazione, la magistratura, le regole del mondo del lavoro, eccetera.
- di fare i tagli al resto dell'enorme spesa pubblica sprecata, così da usare tutte queste risorse per abbassare un po' il debito pubblico e allo stesso tempo far respirare un po' le imprese, con l'abbassamento delle tasse sulle imprese, specialmente il cuneo fiscale sui lavoratori.
Sono queste le riforme strutturali che tutti aspettano, no?
Però lo devi dire in modo chiaro, terra-terra.
Io non vedo nessun motivo razionale per cui l'italia sarebbe frenata a fare queste cose dall'Unione e dall'euro.
Anzi, per dirla tutta, l'Unione regolarmente ci ricorda che dobbiamo fare queste cose, specialmente perché su alcune di quelle cose abbiamo firmato degli impegni e già ci abbiamo preso infrazioni per non aver rispettato i patti...
Ultima modifica di TEBELARUS; 16-03-14 alle 18:35
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Non puoi risolvere gli squilibri con queste politiche di “austerità” perchè abbattono ulteriormente la domanda, deprimono i redditi e quindi deteriorano ulteriormente la capacità di rimborso dei prestiti da parte dei debitori, pubblici e privati. La convergenza non avviene presto con aggiustamenti asimmetrici. CI VUOLE TROPPO TEMPO.
Cosa credi che con il Fiscal Compact il cuneo fiscale diminuisce? ti stai illudendo di brutto amico... sarà decisamente il contrario!
Ultima modifica di Cipollo; 16-03-14 alle 19:00