Risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: Un grillino del 1867

  1. #1
    Barbaro
    Data Registrazione
    04 Apr 2009
    Località
    L'ultima ridotta
    Messaggi
    48,211
     Likes dati
    9,492
     Like avuti
    18,797
    Mentioned
    615 Post(s)
    Tagged
    56 Thread(s)

    Predefinito Un grillino del 1867

    PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!

  2. #2
    de-elmettizzato.
    Data Registrazione
    29 Jul 2009
    Località
    Piave
    Messaggi
    50,256
     Likes dati
    13,971
     Like avuti
    22,719
    Mentioned
    233 Post(s)
    Tagged
    4 Thread(s)

    Predefinito Re: Un grillino del 1867

    Strano, Verdi era notorio come latifondista sfruttatore.
    Roba che i suoi mezzadri tentavano a tutto spiano di cercarsi altri padroni.
    Insomma direi più un De Benedetti ante litteram.
    Preferisco di no.

  3. #3
    Leggenda
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    abroad
    Messaggi
    106,282
     Likes dati
    13,415
     Like avuti
    19,721
    Mentioned
    2190 Post(s)
    Tagged
    44 Thread(s)

    Predefinito Re: Un grillino del 1867

    Citazione Originariamente Scritto da Miles Visualizza Messaggio
    Strano, Verdi era notorio come latifondista sfruttatore.
    Roba che i suoi mezzadri tentavano a tutto spiano di cercarsi altri padroni.
    Insomma direi più un De Benedetti ante litteram.
    non conosci la storia: certo Verdi era benestante e proprietario di terreni, i proventi delle sue Opere doveva pur investirli da qualche parte e meno male che li investi' in Italia.
    Pero' mi risulta che Verdi fu coi sui coloni un proprietario attento, generoso, fece studiare i figli dei coloni e non gli fece mancare di nulla.
    Non era un padrona nato con la camicia ma uno nato povero

    Ti invito a visitare il museo Verdi a Villa Sant'Agata e vedrai una tenuta ben curata
    Verdi ancora oggi ha una fama di uomo generoso
    Ultima modifica di FrancoAntonio; 19-03-14 alle 10:30

  4. #4
    de-elmettizzato.
    Data Registrazione
    29 Jul 2009
    Località
    Piave
    Messaggi
    50,256
     Likes dati
    13,971
     Like avuti
    22,719
    Mentioned
    233 Post(s)
    Tagged
    4 Thread(s)

    Predefinito Re: Un grillino del 1867

    Citazione Originariamente Scritto da Candido Visualizza Messaggio
    non conosci la storia: certo Verdi era benestante e proprietario di terreni, i proventi delle sue Opere doveva pur investirli da qualche parte e meno male che li investi' in Italia.
    Pero' mi risulta che Verdi fu coi sui coloni un proprietario attento, generoso, fece studiare i figli dei coloni e non gli fece mancare di nulla.
    Non era un padrona nato con la camicia ma uno nato povero

    Ti invito a visitare il museo Verdi a Villa Sant'Agata e vedrai una tenuta ben curata
    Verdi ancora oggi ha una fama di uomo generoso
    La storia non è cieca riproposizione delle vulgate agiografiche di un personaggio che sono il primo a celebrare, ma che comunque non era uno stinco di santo.
    Quindi aldilà del bignami patriottardo è interessante vedere l'altra medaglia di Verdi.

    Giuseppe Verdi: L’altra faccia del grande compositore gli affari, la famiglia, le battaglie politiche, il riconoscimento dei diritti d’autore

    Inserito novembre 4, 2013 Da Fonte: il fatto quotidiano · Commenti













    di Maurizio Chierici Stiamo festeggiando i 200 compleanni di Giuseppe Verdi, autore più rappresentato dopo Shakespeare. Fuori dalla musica lo si ricorda come un santo: occhi trasparenti che osservano il popolo degli innamorati. Padrone dal cuore tenero, benefattore dal cuore largo, marito affettuoso, amante discreto, agricoltore d’avanguardia, patriota senza paura, politico di ragionata virtù, ricco ma modesto nelle abitudini. Ma un signore tanto perbene avrebbe saputo strappare al pianoforte sinfonie che commuovono i secoli? Il dubbio della doppia realtà, schizofrenia mascherata nel teatro del teatro, resta sepolto negli archivi. La benevolenza degli agiografi non fa tremare i cuori. Rallegrarli sì: valzerini e piccole romanze. Per fortuna il Verdi nascosto non somiglia ai profili benevoli che attraversano il tempo. Era un latifondista non diverso dai padroni che gli stavano attorno. Contabile scrupoloso, vigilava sul lavoro dei dipendenti con la pignoleria di un guardiano pignolo. Quando parte per Mosca (1861), nella borsa lo spartito de La Forza del destino, ordina all’amministratore di chiudere le braccia contadine “al loro posto nei poderi fino al suo ritorno. Chi esce non rientra più”. NEL 1884 IL MINISTRO Jacini indaga sullo “stato dell’agri – coltura” e delega l’avvocato Francesco Barbuti a riferire sulla provincia di Parma. Barbuti attraversa le proprietà di Verdi. “I braccianti scaricano sacchi di farina cattiva: è il salario per il lavoro. Odore di marcio. Melica fermentata. Impastano il pane: non lo dimenticherò mai. Sembrava fuligine”. Anche il professor Lombroso rifà gli stessi passi, ricerca sulla follia per pellagra da scarsa alimentazione. Dopo aver dedicato la vita a tracciare il profilo dei criminali per nascita (misurando fronti, labbra, naso) si incuriosisce delle concomitanze sociali che possono accelerare la pazzia. Fame e malnutrizione. Visita i poderi del maestro e annota felice: “Ho la fortuna di poter esaminare il più grande laboratorio d’Europa della degenerazione umana”. Maestro attento agli investimenti. Nel 1874 paga 13.391 lire di imposte dirette. Il censo di chi può candidarsi al senato prevedeva la rendita minima di 3 mila lire l’anno, limite quattro volte più piccolo di una piccola parte delle proprietà. Le sue 21 mila biolche di terra nel 1874 rendono “appena” tre milioni e il latifondo si allarga quando vanno all’asta i beni requisiti alla chiesa: compra case e poderi con dentro chiese e cimiteri. Con saggezza e una certa ironia calcola cosa può guadagnare dalle composizioni che gli vengono richieste: quanto con l’Aida (che inaugura il Canale di Suez), quanto con La Forza del destino, ambizione dello zar di ospitarlo aMosca. L’attenzione agli incassi è il tarlo che lo impegna nella battaglia per il riconoscimento dei diritti d’autore allora disconosciuti e per l’integrità delle opere che andavano in scena. Le censure dei regni e ducati d’Italia sostituivano brani ritenuti “pericolosi per i sentimenti possibili da accendere nella plebe” con romanze di altri compositori smontando l’impianto narrativo. E Verdi si infuria. Vince la lunga battaglia solo alla fine del secolo. In casa che uomo era? Attento alle spese. Le rendite della moglie e dei genitori venivano rigidamente separate dal suo patrimonio. Diffida pubblicamente il padre ad usare il suo nome per ottenere crediti. Nel gioco delle contraddizioni la generosità è l’altra faccia del contadino attento al denaro. Decide le opere di bene e le decide da solo nella speranza di proiettare nel tempo la generosità di un cuore d’oro: costruzione e proprietà all’ospedale di Villanova d’ Arda, costruzione e redditi garantiti alla Casa di Riposo per musicisti di Milano. Come sempre non sbaglia: lo si ricorda anche così. La politica l’annoiava. Nel 1874 diventa senatore, ma “con vergogna e rincrescimento” trascura le assemblee importanti malgrado la convocazione obbligatoria di chi guidava la destra alla quale apparteneva. Alla fine lascia ma attento a non tagliare i rapporti col potere. Appoggia l’amico e avvocato Francesco Piroli consigliere di ogni affare: anche lui di Busseto con la gloria di aver sfidato il duca Carlo di Borbone proponendo l’adesione al regno del Piemonte. Nel 1874: “Un gruppo di amici” (è l’annuncio del tempo) compra la Gazzetta di Parma quotidiano della corte ormai in esilio. Soldi di Verdi. Direttore Parmenio Bettoli in partenza per Milano: è nato il Corriere della Sera e Bettoli ne diventa critico musicale. Redattore Pellegrino Molossi figlio di Lorenzo Molossi segretario della società filarmonica. “Con artifizi che escludono l’ele – ganza” la Gazzetta ogni giorno batte disciplinatamente il chiodo contro il candidato della sinistra la cui campagna viene considerata “denigratoria”: Ronchey, napoletano, antenato di Alberto Ronchey. Piroli non ce la fa e il gruppo di amici regala il giornale a Molossi: comincia la dinastia di una famiglia di direttori. CON LA STESSAautorità il maestro amministra gli affetti familiari. Margherita Barezzi, moglie che lo ha accompagnato alla conquista di Milano, muore con i bambini piccoli: meningite fulminante. Solitudine drammatica che Verdi interrompe quando incontra Giuseppina Strepponi: canta nel suo Oberto e nel Nabucco . Lentamente diventa amore anche se l’equilibrio di Verdi ne è un po’ sconvolto. Perché Giuseppina ha tre figli, padri un impresario teatrale e un tenore. Nel contratto di matrimonio il maestro che canta lo strazio delle madri ai quali strappano i bambini, le impone di non rivedere i ragazzi per tutta la vita. Invecchiando comincia a pensare a chi lasciare il ben di dio. Adotta Filomena figlia di un cugino povero. La ribattezza Maria, la iscrive al Collegio delle Signorine, Torino della nobiltà. Ma Filomena-Maria si innamora di un contadino compagno d’infanzia. Verdi se ne accorge e il giovanotto sparisce. Nessuno l’ha più visto e un poliziotto ex borbonico indaga. La dà in moglie ad Alberto Carrara figlio del suo notaio. Con regio decreto il cognome cambia in Carrara Verdi. Ecco il mistero di un delitto che le cronache nascondono ma che i verbali dei tribunali conservano. Col fucile da caccia carico il figlio di Maria “incespica in casa”: parte il colpo che uccide una giovane cameriera incinta. Il ragazzo corre dal nonno “per farsi consolare” e il tribunale attribuisce la morte alla sbadatezza. Proibisce per un anno a Carrara l’uso del fucile ma un altro regio decreto pochi giorni dopo glielo restituisce. Le abitudini italiane non cambiano mai.



    Giuseppe Verdi: L?altra faccia del grande compositore gli affari, la famiglia, le battaglie politiche, il riconoscimento dei diritti d?autore | Menti Informatiche
    Preferisco di no.

  5. #5
    Leggenda
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    abroad
    Messaggi
    106,282
     Likes dati
    13,415
     Like avuti
    19,721
    Mentioned
    2190 Post(s)
    Tagged
    44 Thread(s)

    Predefinito Re: Un grillino del 1867

    un articolo che non mi fa sminuire di un grammo l'ammirazione per questo GRANDE conterraneo, che malgrado tutto dà lavoro a tanti braccianti altrimenti destinati a cercare lavoro all'estero o a incontrare padroni ancora piu' duri di lui. La vicenda del fucile è abbastanza tipica per l'epoca, si parla di 150 anni fa, i ricchi e potenti avevano sempre ragione, erano i tempi

    Il giornalista malevolo vuole forse sottintendere un'omicidio del giovanotto che amava Filomena mentre piu' semplicemente al giovanotto forse sono stati offerti dei soldi e un biglietto di sola andata su qualche nave oltreoceano...

    La dinastia dei Molossi direttori da molte generazioni dell'amata Gazzetta di Parma ma anche di Radio Parma e TV Parma sono dei benemeriti, giornalisti e amministratori bravi e capaci che hanno fatto aumentare notevolmente le vendite anche grazia alla qualità del giornale e e non certo dei profittatori incapaci, certo quando si critica da esterni e non si sa di cosa si parla è facile
    Ultima modifica di FrancoAntonio; 19-03-14 alle 20:33

  6. #6
    ___La Causa del Popolo___
    Data Registrazione
    23 Nov 2011
    Località
    Sovranità politica, indipendenza economica, giustizia sociale
    Messaggi
    40,685
     Likes dati
    54,131
     Like avuti
    28,251
    Mentioned
    1006 Post(s)
    Tagged
    172 Thread(s)

    Predefinito Re: Un grillino del 1867

    Citazione Originariamente Scritto da Candido Visualizza Messaggio
    ...La vicenda del fucile è abbastanza tipica per l'epoca, si parla di 150 anni fa, i ricchi e potenti avevano sempre ragione, erano i tempi...
    ...i tempi d'oro del liberalismo.
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  7. #7
    Barbaro
    Data Registrazione
    04 Apr 2009
    Località
    L'ultima ridotta
    Messaggi
    48,211
     Likes dati
    9,492
     Like avuti
    18,797
    Mentioned
    615 Post(s)
    Tagged
    56 Thread(s)

    Predefinito Re: Un grillino del 1867

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    ...i tempi d'oro del liberalismo.
    adesso ci siamo tornati...
    PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!

 

 

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito