Torna l'incubo Ebola in Africa, focolai in Guinea e Sierra Leone
LUNEDÌ 24 MARZO 2014, 166
Si tratta di Ebola. L'epidemia di febbre virale emorragica registrata nel sud della Guinea, che secondo un ultimo bilancio avrebbe provocato 49 morti, è causata da questo virus. Lo ha detto all'agenzia France-Presse il responsabile della prevenzione presso il ministero della Sanità a Conakry, Sakoba Keita.
E l'allarme non sarebbe confinato all'interno dello Stato dell'Africa occidentale, ma avrebbe già passato il confine con la Sierra Leone, dove avrebbe ucciso almeno un quattordicenne che era stato in Guinea.
L'ebola è un virus estremamente aggressivo per l'uomo, che causa una febbre emorragica. Il primo ceppo fu scoperto nel 1976, nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Finora sono stati isolati quattro ceppi del virus, di cui tre letali per l'uomo. Fin dalla sua scoperta, il virus ebola è stato responsabile di un elevato numero di morti. Verosimilmente il virus viene trasmesso all'uomo tramite contagio animale, e si diffonde tra coloro che sono entrati in contatto con il sangue e i fluidi corporei di soggetti infetti. Considerati l'alto tasso di letalità, la rapidità del decesso, la localizzazione geografica delle infezioni (frequentemente in regioni isolate), il potenziale epidemiologico è tuttavia considerato di basso livello. Per questo virus, al momento, non esistono né vaccini né cure.
Sul sito "Viaggiare sicuri" del ministero degli Affari esteri, si raccomanda ai connazionali «in considerazione dell’estrema pericolosità della malattia, di evitare assolutamente di recarsi nelle zone colpite dall'epidemia - nelle prefetture della Guinea Forestière di Macenta, Guékédou e Kissidougou, all’interno del Paese e nella Capitale Conakry - e di seguire le indicazioni fornite dalle autorità guineane in materia di comportamenti igienico-sanitari: si consulti al riguardo il sito web dell’Ambasciata d’Italia a Dakar nonché quello dell’Ambasciata di Francia a Conakry, che funge da focal point in loco».