22 marzo, 14:21

Le donne che hanno partorito le mummie

Foto: seanmcgrath/flickr.com


Le donne che hanno partorito le mummie… Questo potrebbe essere il titolo di un thriller che aspira a diventare il bestseller mondiale. Tuttavia oggi non si tratterà di un frutto della fantasia di uno scrittore bensì di un reale frutto umano, il quale non era destinato a nascere bensì di mummificarsi nel grembo di sua madre per molti anni. E nessuno ne sarebbe venuto a conoscenza se non fosse stato per l'intervento prodigioso di un caso.


All'inizio del mese scorso all'ospedale della città brasiliana di Natividade è stata ricoverata una donna 84-enne che accusava forti dolori nella pancia. I medici che hanno condotto l'esame radiografico non potevano credere ai loro occhi: nella cavità addominale della pensionata è stato trovato un feto mummificato che corrispondeva al periodo di gravidanza di 20-28 settimane. Gli ulteriori esami hanno svelato che il bimbo, mummificato nel grembo della brasiliana, aveva quasi 44 anni.
Come è possibile una cosa del genere? Perché la donna non si era rivolta prima ai medici e ha potuto vivere una vita così lunga, portando in grembo il feto mummificato? La Voce della Russia si è rivolta per chiarimenti all'ostetrica-ginecologo Ekaterina Semenova:
In questo caso si tratta di lithopedion, un fenomeno medico molto raro che capita in ginecologia nel caso della morte di un feto durante la gravidanza extrauterina. Di regola una madre non può portare a termina la gravidanza al di fuori dell'utero. E qui ci sono alcune varianti dello sviluppo degli avvenimenti – o l'aborto spontaneo nel periodo precoce della gravidanza che comporta l'elevato rischio di letalità per la madre a causa di un'abbondante perdita di sangue se non si prestano soccorsi medici tempestivi. Oppure la donna nei rarissimi casi riesce a portare a termine la gravidanza, ma, di regola, i medici non conservano una simile gravidanza poiché il rischio della morte della madre è molto elevato. Si possono contare sulle dita di una mano i casi della gravidanza extrauterina coronati con il successo. Lithopedion può capitare a una paziente a partire dalla sedicesima settimana della gravidanza e fino al compimento dell'intero periodo. Ripeto che si tratta di un rarissimo fenomeno medico.
Maggiormente i casi simili capitano alle donne che per diversi motivi non potevano farsi seguire da ginecologi durante il periodo della gravidanza perché altrimenti le avrebbero inviato all'aborto per indicazioni mediche. Praticamente in tutti i casi noti le donne che hanno avuto il feto mummificato vivevano nelle aree rurali dove non c'era assistenza medica adeguata.
Così era successo nel caso della 84-enne brasiliana, il cui nome per motivi di privacy per ora non è stato rivelato. Secondo le affermazioni del medico Gesneria Saraiva Kratka, che ha visitato la pensionata, la sua paziente durante il parto doloroso avvenuto 44 anni fa si era rivolta a una locale sciamana del villaggio, la quale le aveva somministrato un infuso di erbe per placare il dolore. Il dolore è cessato insieme con le doglie. Dopodiché la donna poco istruita ha deciso che è avvenuto l'aborto.
Ekaterina Semenova spiega quali processi sono avvenuti nell'organismo della brasiliana:
Il bambino effettivamente è morto, ma per motivi che non sono chiari per la medicina moderna è rimasto in grembo della donna. Poiché il suo feto è stato molto grosso per essere sciolto dall'organismo ha subito la calcificazione ossia è stato ricoperto da uno strato di calcio, diventando duro come una pietra. In tal modo l'organismo della madre ha potuto proteggersi da setticemia e necrosi da parte dei tessuti del bambino.
E' interessante che negli ultimi anni sono stati registrati alcuni casi del ritrovamento dei «bambini mummificati» nel grembo di donne anziane. Cosicché nel dicembre del 2013 è stata diffusa la notizia che nella cavità addominale di una 82-enne abitante della Colombia è stato trovato il 40-enne lithopedion, mentre un anno prima, nel febbraio del 2012 dal corpo di una 70-enne abitante dell'India è stato rimosso 35-enne feto mummificato. Probabilmente però il caso più noto – la storia capitata a Zahra Aboutalib a Rabat, Marocco, la quale per 46 anni ha portato nel suo grembo un figlio mummificato. Questa storia è stata alla base di un documentario straordinariamente interessante prodotto dal Channel 5 nell'ambito del progetto «Extraordinary People».
Traendo le conclusioni, si vuole per l'ennesima volta far notare quanto è sorprendente e poliedrico il nostro mondo. Quante cose straordinarie che vanno al di fuori degli schemi dovremo ancora scoprire. Studiatelo e osservatelo. Ne vale la pena.

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