missione triestina in turchia

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I consiglieri della sesta commissione, capitanati da Piero Camber, hanno pensato bene di organizzare una missione a Istanbul per capire come si diventa capitale europea della cultura. Il tutto per aggiudicarsi, nel 2019, la prestigiosa nomination. Mille euro a testa per il soggiorno
di Roberto Urizio
TRIESTE A Istanbul per capire come si diventa capitale europea della cultura. Il Friuli Venezia Giulia, insieme a Veneto e Trentino Alto Adige, aspira a conquistare il ruolo. E allora i consiglieri della sesta commissione, capitanati da Piero Camber, hanno pensato bene di organizzare una missione per carpire ai turchi i segreti per aggiudicarsi, nel 2019, la prestigiosa nomination. E se più di qualcuno nei corridoi del consiglio fa notare che in tempi di vacche magre le missioni andrebbero evitate, la commissione è pronta a mostrare, carte alla mano e da destra a sinistra, che il viaggio a cui hanno partecipato in nove è stato di lavoro e che tutto si è svolto «con trasparenza e oculatezza».

Un esempio? «Oltre ad ottenere l’autorizzazione dell’ufficio di presidenza del Consiglio – spiega il presidente Camber – abbiamo fatto una piccola gara per selezionare l’agenzia di viaggio con cui partire». A vincere è stata la Naonis viaggi di Maniago.
Il via libera dell’ufficio di presidenza è arrivato dopo un corposo dossier predisposto da Camber «e soprattutto perché alla base c’è un progetto: quello intitolato “Le tre Venezie”, promosso dalla Fondazione Nordest, che ha come obiettivo la candidatura di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige al ruolo di capitale della cultura nel 2019.

Il consiglio regionale - continua il presidente della sesta commissione - aveva già approvato una mozione, si trattava di capire quali requisiti servono per dare forma al progetto e anche quali costi. Da quanto abbiamo avuto modo di capire, e nei prossimi giorni predisporrò una relazione dettagliata, ci vorranno circa 90 milioni di euro. La candidatura va presentata entro il 2013. Non sarà facile perchè l’Italia è in ballo con l’expo e con le Olimpiadi, ma vale la pena provare. Esiste già un progetto con 14 itinerari».

La missione, durata cinque giorni – da sabato 15 a mercoledì 19 – si è articolata in incontri istituzionali, «con gli organizzatori di Istanbul capitale europea, il consolato, l’istituto italiano di cultura, le associazioni che si sono occupate del progetto, ma anche con l’assessore alla Cultura della municipalità di Istanbul che conta 13 milioni di abitanti».

Giornate intense in cui, agli incontri istituzionali, si sono alternate le visite culturali: quella alla moschea blu e a Santa Sofia, ma anche all’ambasciata estiva del governo italiano, progettata dall’architetto friulano Raimondo D’Aronco. Il palazzo, sul Bosforo, cade a pezzi e i consiglieri si sono impegnati, su sollecitazione delle autorità locali, a verificare con il ministero italiano dei Beni culturali, come proceda la legge varata per ristrutturare l’edificio che è tutt’oggi proprietà dello Stato italiano. «Durante le visite nessuno si è dato alla macchia – precisa Camber -. Ci siamo sempre mossi compatti, come una scolaresca».

Il gruppo alla conquista dei Turchi era formato da nove persone: oltre a Camber tre consiglieri del Pd (Paolo Menis, Giorgio Brandolin e Igor Gabrovec), uno dei Cittadini (Piero Colussi), uno dell’Udc (Sasco) e ben due leghisti (Federico Razzini e Mara Piccin che, non essendo della commissione, ha sostituito il collega Picco). Il presidente è partito con la compagna Raffaella Del Punta, consigliere comunale del Pdl e presidente dell’Itis, che si è pagata le spese di viaggio.

«Tutto alla luce del sole – conferma Camber –, tutto documentabile. Era la prima missione organizzata e abbiamo voluto tenere un profilo sobrio: niente alberghi a cinque stelle e niente ristoranti di lusso. Abbiamo preferito locali alla mano, dove si mangiava cucina tipica». Il tutto per un budget che, tra volo, vitto e alloggio, «si aggirerà sui mille euro a consigliere». Oltre a indire una gara per scegliere l’agenzia, il presidente ha preteso che il volo partisse dall’aeroporto di Ronchi «anche se abbiamo fatto scalo a Monaco. Mi pareva giusto, come istituzioni, valorizzare il nostro aeroporto».

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(25 maggio 2010)

ma a che serve?

[PUPO]

forse nelle scuole turke si imparano più cose che nelle scuole italiane???

[ItaliaLibera]

LINK?

[trenta81]

LINK?

REGIONE Nove consiglieri studiano la Turchia Missione da mille euro a testa | Il Piccolo

[trenta81]

forse nelle scuole turke si imparano più cose che nelle scuole italiane???

non si trattava di scuola ma di cultura

come la vedo io a che serve?

[Iannis]

C'è di peggio in giro, ma 9 persone sono troppe, bastavano 3 credo. 1000€ è più di quello che io spenderei come turista. Ma sotto i 700€ è difficile andare se non si è dei giovani backpackers