Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
" la riforma ospita silenzi imbarazzanti. Niente recall , né referendum propositivo, né corsia preferenziale per le leggi popolari. Dunque una buona riforma per quanto c’è scritto, un po’ meno per quanto non c’è scritto. Si tratta d’aggiungervi ancora qualche parolina."
Non esiste miglior controllo della POLITICA, maiuscola, se non quello dei cittadini.
- Votare e scegliere ogni 5 anni
- possibilità di fare REFERENDUM abrogativi o propositivi SENZA QUORUM ( perché chi vuol interessarsi alla politica e decidere lo possa fare, ) il quorum serve ai politici per fare ciò che vogliono
- leggi di iniziativa popolare con obbligo per il Parlamento di calendarizzarlo ,discuterlo ,migliorarlo, al limite sottoporlo a referendum
- possibilità per gli elettori di revocare gli eletti in particolari casi ( assenteismo, cambio di casacca, )
- ci sono le nuove tecnologie che permettono di fare referendum veloci e meno dispendiosi. Sarebbe auspicabile prevedere LA GIORNATA DEI REFERENDUM ogni anno per valutare l'operato degli eletti.
Poi è chiaro che per evitare pasticci o interpretazioni errate le leggi devono essere fatte da competenti e poi ricontrollate
da altri competenti ,non per questo è necessario il bicameralismo perfetto, anzi , una cosa è il significato politico di una legge, altro che non sia in contraddizione con altre norme.
GOVERNABILITA' E DEMOCRAZIA devono convivere, quindi
- una Camera, per fare le leggi , dare la fiducia al governo e altro, anche eletta con premio di maggioranza
- un Senato eletto con proporzionale puro, in modo da rappresentare tutti gli elettori e tutte le Regioni, per fare con la Camera le riforme costituzionali, le leggi elettorali, per coordinare e risolvere controversie delle Regioni
- I costi , basta dimezzare il numero degli eletti e pagarli nella media degli altri paesi europei.
strano, fanno una cosa intelligente?
-Ma dai, sarà la bora..
-Ma non siamo a Trieste!
Pd e riforma del Senato, Chiti non ritira il ddl alternativo a quello del governo Renzi
Resta sul tavolo la proposta avanzata dalla minoranza dem a Palazzo Madama. Il primo firmatario sul nodo eleggibilità: "Per me rimane un valore aggiunto che siano i cittadini a scegliere". Oggi via all'iter in commissione Affari costituzionali. La richiesta del M5S: Rodotà, Zagrebelsky e Becchi vanno ascoltati in qualità di esperti