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Discussione: Le Pen all'asfaltata

  1. #11
    Ghibellino
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    La Gruber rappresenta proprio in maniera sintomatica l'involuzione subita dalla sinistra italiana, io sono solito dire agli ex comunisti italiani: "Siete passati dall'esaltare Stalin all'esaltare Obama". E' una schematizzazione, ma coglie, secondo me, proprio la fine che hanno fatto i sinistroidi. Pensa che io in gioventù mi beccavo del fascista perchè, coi miei amici della sinistra extraparlamentare, sostenevo che Mao e Stalin non erano il massimo della vita, adesso, sempre degli stessi che sono invecchiati, mi becco del bananas, del grullino e del populista (anche un po' fascista) perchè sostengo le ragioni del "popolo" anzichè quelle dei mercati, della BCE e della UE.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  2. #12
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    In Italia abbiamo inventato nuovi termini per camuffare nuovi eprsonaggi che politicamente parlando non sono assolutamente niente di afifne alla destra o alla sinistra, ma sono dei semplici e rispettabili democristiani, se soltanto non si atteggiassero a socialdemocratici della mutua.

    La parte peggiore della cosiddetta sinistra italiana, che ripeto non ha niente a che vedere con nessuna sinistra del mondo in quanto tale, è la spocchia, l'arroganza, la saccenza, il vaffanculo irrefrenabile che scatenano nell'interlocutore con i sorrisini sardonici della signora Bindi, o con la spocchia wretched
    della signora Concita De Gregorio (comunistissima come io sono una ballerina di danza classica....) o lo smaccato e scomposto atteggiamento furbetto e provocatorio della Gruber, o il niente assoluto di Franceschini, o la stoltezza siderale di un Colaninno, vice presidente di Piaggio e membro della direzione del PD, dai discorsi surreali e completamente avulsi dalla realtà italiana.

    Non è evoluzione, è solamente un tentativo di accreditarsi per quello che non si è. Altro che sinistra riformista p sinistra marxista. Questi stanno alla sinistra come un rutto sta alla Divina Commedia.
    Per mia scelta di vita non rispondo a persone idiote, in mala fede, ottuse o volgari, omminicchi e provocatori, presuntuosi e gente senza palle, bugiardi, millantatori, incapaci e psicolabili.


  3. #13
    pervicaci plebicola
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da mad Visualizza Messaggio
    Ma quelli che proponevano di tornare alla lira non erano quelli che venivano stigmatizzati perchè ......

    il debito si raddoppia
    la fame si generalizza
    andiamo 50 anni indietro
    andremo dal benzinaio con una carriola di soldi per un pieno
    i risparmi spariscono
    i debiti raddoppiano
    le donne vanno in menopausa a 22 anni, a causa dell'inflazione
    gli uomini diventano impotenti
    lo spread supera il debito
    la Turchia vince i mondiali di calcio
    ecc...
    ecc...

    A me pare che i pro-lira aumentano ; ovvio, aumentano gli ignoranti. Senza offesa ....
    Quelli che vogliono tornare alla liretta dovrebbero invece tener presente che:

    1. La lira non è la sterlina; e l'Italia non è la Gran Bretagna.
    2. Dovrebbero ricordare le gloriose svalutazioni degli anni 80 e 90, io ho l'età per ricordarmi gli Andreotti e i De Benedetti che comparivano in tv, con mimica facciale di circostanza, a dirci che "adesso siamo tutti più poveri".
    3. E dovrebbero tener presente che se in quelle gloriose svalutazioni, svalutammo del 9-10% per metterci al passo con il marco tedesco; adesso dovremmo svalutare del 60-80% per metterci al passo con i mercati asiatici.
    Amico inimicoque bonum semper praebe consilium, quia amicus accepit, inimicus spernit
    All'amico e al nemico dà sempre buoni consigli, perchè l'amico li accetta il nemico li rifiuta

  4. #14
    Ghibellino
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da TiziusMCMLXVI Visualizza Messaggio
    Quelli che vogliono tornare alla liretta dovrebbero invece tener presente che:

    1. La lira non è la sterlina; e l'Italia non è la Gran Bretagna.
    2. Dovrebbero ricordare le gloriose svalutazioni degli anni 80 e 90, io ho l'età per ricordarmi gli Andreotti e i De Benedetti che comparivano in tv, con mimica facciale di circostanza, a dirci che "adesso siamo tutti più poveri".
    3. E dovrebbero tener presente che se in quelle gloriose svalutazioni, svalutammo del 9-10% per metterci al passo con il marco tedesco; adesso dovremmo svalutare del 60-80% per metterci al passo con i mercati asiatici.
    Quindi andiamo avanti così? Andiamo avanti con l'austerità che ha ammazzato l'economia? Facciamo finta di niente?
    Per me che ho 60 anni, può anche andare bene, tanto che me frega, ma per i giovani? Tutto bene, per i giovani?
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  5. #15
    pervicaci plebicola
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Quindi andiamo avanti così? Andiamo avanti con l'austerità che ha ammazzato l'economia? Facciamo finta di niente?
    Per me che ho 60 anni, può anche andare bene, tanto che me frega, ma per i giovani? Tutto bene, per i giovani?
    Un'ultima considerazione: siamo controllati dal Fondo Monetario Internazionale con le sue propagini, è la nuova leva del colonialismo. Non siamo sovrani. Fattene una ragione.
    Amico inimicoque bonum semper praebe consilium, quia amicus accepit, inimicus spernit
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  6. #16
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da dedelind Visualizza Messaggio
    "INTANTO, IL CAMBIO DELLE MONETE LO DECIDONO I MERCATI E NON I POPOLI, VORREI RICORDARE A SPETTATRICI, SPETTATORI E ANCHE ALLA SIGNORA LE PEN"

    FONTE: LAMEDUCK (BLOG)
    Marine Le Pen - "L'euro sta schiacciando i popoli e le aziende, sta uccidendoci e sta asfissiando le nostre esportazioni. Abbiamo vissuto millenni con la nostra moneta nazionale e oggi ci vengono a dire che dopo dodici anni non possiamo tornare alla nostra moneta? Non si rende conto che stanno prendendoci in giro?"

    Dietlinde Gruber - "Intanto, il cambio delle monete lo decidono i mercati e non i popoli, vorrei ricordare a spettatrici, spettatori e anche alla signora Le Pen."

    Questo scambio di battute è l'abstract ideale dell'intervista andata in onda nella puntata di martedì sera di #canottoemezzo, a colei che potrebbe diventare la prima presidente donna francese, condotta dalla feldmarescialla Gruber in missione per conto di Elysium. E' anche un perfetto specchio dei tempi e dell'inversione dei poli ideali e politici perché, lo sottolineo, quella che ci ricorda che i popoli non contano un cazzo sarebbe una di sinistra.


    L'intervista, pomposamente preannunciata nei giorni scorsi dalla conduttrice a statuto speciale con l'insito messaggio: "vedrete come me la magno martedì 'sta fascistona", si è rivelata invece un perfetto esempio di backfire. Infatti non è stata altro che un insieme di domande del cazzo, s'il vous pardonnez-moi le français, di stampo piddino, in perfetta malafede e di una faziosità quasi commovente, per altro rintuzzate e respinte alla mittente con un filo di gas e con risposte che sono state una serie di ace che nemmeno il Dio Federer dei bei tempi.

    Quella che doveva annare e menare è diventata la piccola Clarice di fronte ad Hannibal Lecter. Uno straordinario animale politico si è mangiato in un boccone e con il rutto finale una campionessa della partigianeria, strappandole di dosso tutta la superbia firmata e mandandola via con il tacco dodici spezzato. E lo ha fatto semplicemente denunciando come pura falsità la sfilza di luogocomunismi pro euro della Gruber, che credeva bastasse arrotare la R di Marrrrine e invece finì arrotata.
    Una spettinata così credo che la Cougar non se la fosse presa da un bel pezzo, abituata com'è alle addomesticate chierichette del renzismo a fuffa frenata.

    La poraccia era partita definendo madame Le Pen "di estrema destra e colei che vuole uscire dall'euro e chiudere le frontiere", che, per piddini e affini di rito boldriniano, equivale ad una specie di incanto Morsmordre, chiosando per giunta: "Perché lei quindi dovrebbe essere simpatica agli italiani?"
    Palla fuori, riproviamo con l'antisemitismo fresco fresco di giornata. "Beppe Grillo ha paragonato l'Italia di oggi al campo di concentramento di Auschwitz, che ne pensa?" (se non ci credete che abbia detto proprio così, qui c'è la prova televisiva, mica cotiche).
    Risposta di Marine: "Grillo, si sa, è un provocatore ma soprattutto ciò che mi preoccupa è che non ha un progetto coerente". Una punizione di Pirlo da trenta metri, gol nelLa7 a portiere immobile.

    Maledetta! Sull'emigrazione, l'Islam e la chiusura ai clandestini la frego io, avrà pensato Belfagor (di profilo è identica). La serie successiva di domande d.c. è stata tanto stupefacente quanto imbarazzante. Cito riassumendo a memoria:

    "Se chiudiamo le frontiere ritiene che gli europei sarebbero contenti di fare di nuovo la fila alle frontiere?" "Cosa ne pensa della nazionale di calcio francese dove i francesi sono la minoranza?" "Ribery si è fatto musulmano. E' un francese che sbaglia?"

    Con calma olimpica Marine ha ricordato alla grande giornalista che: "Le persone che possono permettersi di viaggiare sono sempre di meno; io non guardo il colore della pelle, signora, e in Francia c'è la libertà anche di cambiare religione".
    Ci ha provato allora nominando Berlusconi e Renzi, sperando che la volpona mettesse almeno un piede in fallo nel campo minato, che invece ha percorso e superato in God Mode.
    "Renzi? Mi ricorda Sarkozy. Le sue sono promesse di austerità a svantaggio dei popoli e a vantaggio delle multinazionali."
    Qual puro dannunziano godimento, che estasi da smerdata interstellare!




    Il clou però è stata la parte sull'euro, introdotta dal solito servizio del Pagliaro, il coniglione gigante che solo Lilli può vedere, il suo amico immaginario, che ha definito la critica alla moneta unica "La battaglia contro l'Europa". Non male, eh?
    Per nulla intimorita dall'evocazione di orde di francesi ridotti sul lastrico dopo aver perso tutti i risparmi a causa dell'abbandono dell'euro, Marine Le Pen ha dimostrato di aver studiato, annullando con una disarmante serie di "Ma è una falsità!" le balle spaziali d'ordinanza della Lilli ma anche argomentando con competenza l'inconsistenza logica e teorica del terrorismo ordoliberista e invocando, tra l'altro, il ripristino della separazione tra banche d'investimento e commerciali. Roba da ridurre ad un mucchietto di cenere sul pavimento il Gelindo Boldrin che paragona l'euro alla buona salute "che rimpiangi solo quando la perdi".

    E' a questo punto che il canottoemezzo si è gonfiato e ha rischiato di esplodere, facendosi fuggire dal seno la frase che ho citato all'inizio, quella clamorosa quanto rivelatrice autodenuncia di collaborazionismo:

    "Intanto, il cambio delle monete lo decidono i mercati e non i popoli, vorrei ricordare a spettatrici, spettatori e anche alla signora Le Pen."
    Che volete, Lilli Gruber preferisco ricordarmela come colei che, una sera di luglio del 2001, con il pretesto dello scoop e del millantato giornalismo di denuncia, mostrò agli italiani dal TG1 cosa sarebbe loro successo se avessero continuato ad opporsi al Nuovo Ordine del Capitalismo assoluto.
    Devo comunque, per onestà intellettuale, riconoscerle di avere azzeccato almeno una domanda tra quelle poste alla leader del FN. Quella sul perché Marine dovrebbe essere simpatica agli italiani. Credo che tutti conosciamo la risposta.

    L'intervista completa sul sito de La7.

    Fonte: L'Orizzonte degli Eventi
    Link: L'Orizzonte degli Eventi: Le Pen all'asfaltata
    16.04.2014
    Titolo originale: "Le Pen all'asfaltata"

    ComeDonChisciotte - "INTANTO, IL CAMBIO DELLE MONETE LO DECIDONO I MERCATI E NON I POPOLI, VORREI RICORDARE A SPETTATRICI, SPETTATORI E ANCHE ALLA SIGNORA LE PEN"
    io ho letto e riletto ma quello che avrebbe detto la Le Pen mica l'ho trovato
    “Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
    — Paul Krugman

  7. #17
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Quindi andiamo avanti così? Andiamo avanti con l'austerità che ha ammazzato l'economia? Facciamo finta di niente?
    Per me che ho 60 anni, può anche andare bene, tanto che me frega, ma per i giovani? Tutto bene, per i giovani?
    ma L'austerità non è una scelta, ma quasi un obbligo causato dalle folle del passato

    dove trovi i soldi?

    A) Alti le tasse
    B) Tagli altre spese

    C) Ti indebito ulteriormente

    D) Stampi carta colorata

    SU C), mi dici chi te li presta? tu saresti disposto a prestare i tuoi risparmi ad uno che sai è spendaccione di suo e non è certo che te li ridarà?

    SU D) è quello che faceva Mugabe e un caffé costava 1000 miliardi
    “Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
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  8. #18
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Quindi andiamo avanti così? Andiamo avanti con l'austerità che ha ammazzato l'economia? Facciamo finta di niente?
    Per me che ho 60 anni, può anche andare bene, tanto che me frega, ma per i giovani? Tutto bene, per i giovani?
    No 'spè, vedi che Grillo ora è pro-euro.

  9. #19
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da Grifo Visualizza Messaggio
    I radical chic hanno il terrore di tornare alla lira, gli tocca tornare a Fregene l'estate (la Gruber a Capalbio )
    il terrore di tornare alla lira ce lo ha chi innova, vende valore e tecnologia e sa che senza investimenti si muore

    o l'operaio/impiegato che scivola domani nella povertà assieme a tutto il reddito fisso

    certo, chi vive di imprese a basso valore aggiunto festeggia..vuoi mettere che soddisfazione vedere il ristoratore romano o il bagnino di Rimini che girano in Ferrari e una società di con piu' cameriere e meno ingegneri?
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  10. #20
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    Predefinito Re: Le Pen all'asfaltata

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Oliver Visualizza Messaggio
    io ho letto e riletto ma quello che avrebbe detto la Le Pen mica l'ho trovato
    che bello vedere degli italici che si credono intelligenti sbavare per quella povera donna rifatta , con i labbroni che sembra una maschera dei film dell'orrore, che si becca decine di migliaia di eurini per ogni cazzatina che sparge in tv, fa veramente piacere vedere che esostono degli italici che non trovano niente di male nel sentire questa povera donna dire testualmente :

    NTANTO, IL CAMBIO DELLE MONETE LO DECIDONO I MERCATI E NON I POPOLI, VORREI RICORDARE A SPETTATRICI, SPETTATORI E ANCHE ALLA SIGNORA LE PEN"


    vi siete spappolati il cervellino, sinistrati.
    ed avete delle code di paglia lunghe da far paura.

 

 
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